8 giugno 1920-2020, in ricordo del comandante partigiano Luigi Fiori, simbolo incessante di Resistenza

9 giugno 2020 - Scritto da  
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Cento anni fa, l’8 giugno 1920, nasceva a Sarzana il comandante partigiano Luigi “Fra Diavolo” Fiori, indimenticato presidente onorario della federazione spezzina di Rifondazione Comunista dal 2011 al 2015. Luigi fu un giovane dal forte talento artistico, cresciuto “a pane e fascismo”  perché allevato dal regime, come tutti i ragazzi della sua età, a “credere, obbedire, combattere e non pensare”, come amava ripeteva a coloro che ascoltavano incantati i suoi racconti.
 
A vent’anni la guerra e la presa di coscienza politica antifascista sul fronte yugoslavo da tenente dell’esercito italiano, poi sbandato nel 1943 a Roma. Qui cominciò la straordinaria avventura della Resistenza sull’appennino parmense, dopo una rocambolesca fuga verso il Nord da “bandito” in abiti civili. Nel dopoguerra la militanza nel Pci e il lavoro a Milano, dove incontrò di nuovo la drammatica storia d’Italia rimanendo testimone dell’attentato neofascista di piazza Fontana del 1969.
Iscritto fin dal 1991 a Rifondazione, Luigi è stato un integerrimo dirigente politico, ricoprendo anche la carica di assessore comunale all’urbanistica di Lerici nella prima giunta Tedoldi.
 
La sua incessante attività di difensore della Costituzione nata dalla Resistenza lo ha portato, infine, a una vera e propria seconda giovinezza. Per tutti gli anni 2000, fino a poco prima della morte, Luigi girò nelle scuole, nelle piazze e nelle sedi istituzionali d’Italia per portare ai giovani e meno giovani il messaggio della carta costituente, rimasta più volte sotto attacco dalle quelle forze che lui non esitava a definire eversive. 
Lo ha fatto con una forza e un vigore indimenticabile, fino agli ultimi istanti della sua vita. Ha lasciato a tutti noi una testimonianza di inestimabile valore, quella della lotta contro il fascismo, braccio armato dell’iniquità e della violenza del capitalismo sull’essere umano.
Ci chiediamo cosa potrebbe dire oggi della situazione attuale dell’Italia e della sua Sarzana, in mano a individui che senza vergogna si sono permessi di infangare a più riprese il 25 aprile e la Resistenza partigiana.
Noi non abbiamo dimenticato e non lo dimenticheremo.
Hasta siempre, comandante!
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

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