Paolo Asti e le careghe del Pdl spezzino
Il consigliere comunale Pdl Paolo Asti si nasconde dietro un dito volendo mascherare il golpe in atto nel nostro Paese a colpi di decreto. Se Asti si chiede perchè i candidati di altri partiti non si dimettano dalle cariche ricoperte, Rifondazione comunista chiede le immediate dimissioni dei consiglieri comunali Asti, Cenerini e Gatti, del sindaco e consigliere provinciale di Beverino Andrea Costa candidato nel listino di Biasotti e dell’assessore follese Giacomobono candidato con il Nuovo Psi, e che a secondo il pensiero di Asti non rispettano, per primi, i cittadini spezzini, follesi, beverinesi e della provincia tutta.
Come Asti chiediamo infatti se è lecito che consiglieri comunali e provinciali, assessori e sindaci continuino a mantenere il proprio incarico, anzichè autosospendersi perchè candidati, ma soprattutto è lecito che continuino ad incassare anche lo stipendio da assessori, sindaci ed i gettoni da consiglieri provinciali e comunali per tutti i 45 giorni della campagna elettorale.
Rifondazione non pone sommessamente queste domande, visto che per eludere le regole di questo Paese si fanno dei decreti ad acta, riammettendo in corsa liste presentate illegalmente, si arriva alla demagogia più sconcertante e vergognosa andando a ricercare la pagliuzza nell’occhio altrui piuttosto che la trave nel proprio, sperando che la scelta di autosospendersi di Asti sia estesa a tutti i candidati della Pdl che ricoprono cariche pubbliche.
La replica stizzita di Asti e la nostra risposta:
Il faut parier caro Asti…
Asti legga prima di farsi prendere dal nervosismo delle repliche, non sono i comunisti ad essere bugiardi, ma è lui stesso a rivelare l’ennesima bufala della destra spezzina, perché cos’ha chiesto Asti a noi come ai cittadini poco importa. Noi chiediamo le dimissioni immediate di Asti e di tutti i paladini della moralità del centrodestra che mantengono le proprie “careghe” e fanno la morale, pur appartenendo a quel Pdl che avvalla quello scandalo democratico che è il decreto interpretativo, uno strumento lesivo della dignità dei tanti cittadini che hanno firmato per la presentazione delle liste elettorali correttamente e senza trucchi.
Il Pdl si dimostra ancora una volta pretestuoso e incoerente, oltre che arrogante e vacuo: se Asti vuole davvero fare la morale a qualcuno, la faccia a se stesso e ai candidati del suo partito, che le “careghe” se le tengono ben strette. Uno su tutti il sindaco-consigliere provinciale beverinese Andrea Costa, che ha accettato la candidatura nel listino Biasotti senza neppure fingere le dimissioni, ne tantomeno la sospensione.
Allora diciamo al caro Asti che prima di parlare, e poi accusare, legga bene le nostre note e si dimetta, se ha coerenza, da tutte le cariche pubbliche che ricopre. Come direbbe quel tale “il faut parier“, con coraggio e coerenza, evitando di strumetalizzare tutto e tutti, ma ogni tanto facendo qualche proposta politica sui cui confrontarsi in una dialettica seria e non con le solite pagliacciate elettorali.
Scarica il Volantino Questione morale - (doc - 267 KB)
Marco Vanello
Scritto mercoledì 10 marzo 2010 alle 10:44
Risposta adeguata!!! Bene!! Ma qualcosa di più popolare tipo volantinaggio di tale risposta durante le nostre iniziative?
PRC La Spezia
Scritto mercoledì 10 marzo 2010 alle 14:13
Hai pienamente ragione Marco. In giornata lo prepariamo e lo metteremo da scaricare proprio in questa pagina.