Acqua bene comune alla Spezia
Ieri si è tenuto in Comune alla Spezia un incontro tra i rappresentanti del Comitato spezzino “Acqua Bene Comune” ed alcuni Capigruppo del Consiglio comunale per la consegna di oltre 800 firme in calce ad una petizione per cambiare lo Statuto comunale che dichiari l’acqua un bene comune, diritto umano universale e privo di rilevanza economica.
Il gruppo consiliare di Rifondazione comunista ha colto l’occasione per felicitarsi dell’iniziativa del comitato, sottolineando che richiesta del comitato di fatto è già soddisfatta nella mozione presentata dai consiglieri Cossu e Bucchioni nel novembre 2009, che deve essere calendarizzata al più presto, discussa, votata e quindi resa effettiva. “Oggi la nostra azione politica – sostiene la copogruppo di Rifondazione, Simona Cossu – è ancora più rafforzata grazie al sostegno civile di ben 800 cittadini, che grazie all’impegno del comitato per l’acqua pubblica, hanno firmato in tal senso. Dovere di Rifondazione comunista è dare voce a questo impegno e tradurre un impegno politico in un atto concreto, il prima possibile“.
Negli impegni assunti nella campagna elettorale c’è stato quello in difesa dell’acqua pubblica e per Rifondazione comunista questa battaglia continua anche dopo aver spogliato le urne. “Il nostro obiettivo – conclude William Domenichini, resp.Ambiente PRC – è presentare, e far approvare, la mozione di modifica aggiuntiva degli statuti degli enti locali spezzini in tutte le realtà in cui Rifondazione è presente, come peraltro hanno già fatto i compagni di Ortonovo. Occorre impedire lo scempio che sta avvenendo nel nostro paese: il governo Berlusconi decide per decreto legge di privatizzare uno dei beni primari per la vita umana come l’acqua, svendendolo per i prossimi 30 anni al miglior offerente“.
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