Acqua pubblica, manifestiamola!
L’indignazione popolare non è stata sufficiente a bloccare, per ora, il processo di privatizzazione dell’acqua. Rifondazione comunista, che da sempre si batte in favore dell’acqua come bene comune, per una gestione pubblica e contro ogni tentativo di privatizzazione, non si fermerà di fronte alle decisioni prese da Berlusconi, impartite dalle multinazionali dell’acqua e da qualche spregiudicato speculatore.
La mobilitazione dal basso, che abbiamo visto crescere negli ultimi mesi insieme alla consapevolezza della posta in palio, deve proseguire e l’acqua deve essere sottratta alle logiche mercantili fatte a scapito della collettività.
La giunta regionale ligure, su proposta del nostro dell’Assessore all’Ambiente Franco Zunino, ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto legge 135 che prevede, all’art. 15, ulteriori e decisive spinte privatizzazione dei servizi pubblici locali tra cui anche il servizio idrico. Una scelta importante, fortemente voluta dal nostro partito, che ha una grande rilevanza politica: la Regione Liguria con questo atto dice un chiaro no alla privatizzazione di un bene comune essenziale come l’acqua, che per la Regione deve essere sottratto alla logica del profitto.
Una vittoria importante per chi, dentro e fuori le istituzioni, lotta per affermare che l’acqua non è una merce, una battaglia di civiltà andata a buon fine grazie alla presenza di Rifondazione Comunista. Ma questa battaglia sta continuando anche nei consigli comunali della provincia spezzina in cui siamo presenti, con la presentazione di mozioni consiliari in cui chiediamo che il servizio idrico integrato venga dichiarato pubblico e privo di rilevanza economica.
Ecco perchè aderiamo con convinzione all’appello lanciato dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, costruendo e partecipando alla grande manifestazione che si terrà il 20 marzo a Roma. Dopo il 5 dicembre 2009, con la splendida partecipazione al No BDay, Rifondazione comunista rilancia un appello a tutte le realtà associative, a tutti i movimenti, a tutti i cittadini mettendo a disposizione le proprie strutture per il prosieguo di questa importante battaglia, per l’organizzazione della manifestazione del 20 marzo, in prima linea per bloccare ogni ipotesi di privatizzazione, insieme a tutte le forze politiche e sociali che condividono il percorso referendario, che partirà dal mese di aprile.
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