Allarmanti condizioni dei lavoratori del porto spezzino

21 maggio 2010 - Scritto da  
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Il Porto della Spezia dal punto di vista dei traffici è il secondo porto d’Italia, superato soltanto da Genova. Nel primo trimestre 2010 si sono consolidati  i positivi segnali di ripresa dei traffici nel porto della Spezia: da gennaio a marzo sono stati infatti movimentati un totale di 276.773 contenitori (TEU), con un incremento dell’11,6% rispetto al 2009. I contenitori in import sono stati 138.082 TEU (+10,5%) mentre quelli in export 138.691 (+12,3%). Sul Porto spezzino sono previsti importanti investimenti sia dal Piano Triennale (370 milioni di euro di investimenti) sia dal progetto di Water Front.

Gli importanti risultati economici e le altrettanto significative prospettive di sviluppo – anche occupazionale – non devono tuttavia portare la comunità spezzina ed in particolare i livelli istituzionali competente ad abbassare la guardia nei confronti delle attuali condizioni di lavoro esistenti nel Porto a partire dalle condizioni di sicurezza.

In particolare segnaliamo, nel caso di alcune ditte:

  • il mancato rispetto di quanto previsto dai contratti di lavoro sul lavoro notturno e festivo;
  • la mancanza di una adeguata programmazione dei turni di lavoro che in molti casi vengono addirittura comunicati al lavoratore il giorno prima;
  • la mancanza di un sistema elettronico di timbrature quale elemento di garanzia circa l’effettività delle ore di prestazioni lavorative anche ai fini della determinazione dello stipendio mensile;
  • la mancanza di corrispondenza tra le ore effettivamente lavorate e quelle pagate (ovviamente con retribuzioni inferiori rispetto alle ore effettivamente lavorate);
  • l’organizzazione del lavoro su tre turni, anziché su quattro come fanno altri operatori (tra cui la stessa Contship) comporta orari di lavoro molto pesanti (7 – 16; 16 – 1; 1 – 7) con possibili conseguenze sulla condizioni di sicurezza in cui si svolgono le operazioni di trasporto delle merci;
  • un eccessivo ricorso ad ore di lavoro straordinario tali da determinare turni di lavoro anche fino a 12 ore giornaliere; anche in questo caso con possibili conseguenze sulla condizioni di sicurezza in cui si svolgono le operazioni di trasporto delle merci;
  • condizioni di carico dei container sui rimorchi dei camion in condizioni di scarsa sicurezza per tutti i lavoratori coinvolti (es, scarico diretto del container sul rimorchio con presenza di lavoratori attorno al rimorchio stesso);
  • mancata applicazione delle pause per i lavoratori;

Tali segnalazioni, soprattutto per quanto concerne gli aspetti relativi alla sicurezza appaiono di particolare gravità anche alla luce di recenti eventi drammatici avvenuti in aree portuali comprese quella della Spezia.

AL FIANCO DEI LAVORATORI PORTUALI SPEZZINI, PIU’ SICUREZZA E DIRITTI SUL LUOGO DI LAVORO!

Maurizio Fontana
Resp. politiche del Lavoro
Rifondazione Comunista La Spezia

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