Anche alla Spezia una moratoria per l’acqua, tutt’Italia oggi si mobilita per il no alla privatizzazione dei beni comuni
Oggi 4 dicembre 2010 in tutta Italia i movimenti per l’acqua pubblica tornano in piazza per chiedere un provvedimento di legge immediato che posticipi le scadenze previste dalla legge Ronchi e per la soppressione degli Ato.
Anche alla Spezia la Federazione della Sinistra è stata uno dei pochi soggetti politici a muovere attivamente sul territorio i propri rappresentanti istituzionali sia per la raccolta delle firme per il referendum abrogativo (che ha raccolto un milione e quattrocentomilaadesioni in tutto il Paese) sia per cambiare lo statuto degli enti locali per dichiarare l’acqua come bene comune universale privo di rilevanza economica.
“Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese hanno firmato i tre quesiti referendari per la ripubblicizzazione dell’acqua. Hanno posto la loro firma per una battaglia di civiltà, per la tutela e l’accesso universale ad un bene comune, contro ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita” si legge nel comunicato del Comitato promotore per la giornata di oggi.
“Con la loro firma, quelle donne e quegli uomini hanno posto un’imprescindibile questione di Democrazia: sulla gestione di un bene fondamentale per la vita: questa importante decisione non può essere delegata ad alcuno, ma deve appartenere a tutti attraverso il referendum”.
L’acqua è un diritto. La privatizzazione ce lo toglie. Fermiamoli.
Commenti
Facci sapere che cosa stai pensando, lascia un tuo commento...
e oh, se si desidera una foto per mostrare con il proprio commento, vai ottenere un gravatar!