Domenichini: “Basta con i proclami, occorrono interventi strutturali per mettere in sicurezza la cittadinanza”

5 novembre 2010 - Scritto da  
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Mentre a Napoli vige l’ennesima emergenza-rifiuti, la Lunigiana è diventata simbolo della fragilità del territorio, le cui condizioni idrogeologiche sono a dir poco indecenti. Ciò nonostante l’agenda politica di certa classe dirigente è imperniata su “grandi opere”, mentre la priorità dei cittadini è far si che ogni qualvolta piove non vi siano disastri a cose o a persone.

E’ inutile che governi centrali sperperino soldi in micro interventi emergenziali che fino ad ora non hanno risolto nulla, perché l’unica strada per fermare questa vergogna è un intervento strutturale sul territorio locale, a partire dal bacino idrografico del Magra, dalla laminazione delle piene con casse d’espansione a monte ad interventi sull’arginatura e sulla pulizia degli alvei, naturalmente sotto lo stretto controllo delle autorità.

L’ora dei proclami è finita e quei sindaci che intendo risolvere la questione diano piena disponibilità a portarla fino in fondo con l’attuazione immediata di programmi di ripristino delle agricolture locali e di interventi strutturali sulla gestione delle acque meteoriche, sotto la regia dell’autorità di Bacino e delle regioni Toscana e Liguria.

Ogni parola in più è solo demagogia di un teatrino politico che non ha ragione d’esistere quando decine di persone soffrono materialmente e moralmente l’assenza dell’attuazione di una pianificazione seria e coscienziosa.

William Domenichini
Resp. provinciale Ambiente Rifondazione Comunista La Spezia

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