Bramanti: “Sull’acqua alla Spezia il bicchiere è mezzo pieno”
L’emendamento bocciato lunedì sera in consiglio comunale, presentato da Rifondazione Comunista e sostenuto anche Cavallini e Bornia, voleva assumere le istanze del comitato “Acqua bene comune”, agendo nell’ottica di non affidare a privati la gestione dell’acqua anpartendo da una dichiarazione molto semplice da inserire nello statuto comunale: “l’acqua è un bene comune, privo di rilevanza economica”. Così non è stato fatto, nonostante l’impegno di Rifondazione Comunista nel presentare già a novembre 2009 una mozione poi richiesta dal comitato stesso, poche settimane or sono in sede di conferenza dei capigruppo, e che di fatto è stata disattesa.
Ci chiediamo dunque che a gioco si vuole giocare? Il comitato ha presentato una raccolta di 800 firme a sostegno della mozione, ed in conferenza dei capigruppo si è paventata concordemente la possibilità di approvare tale documento. Poi, alla resa dei conti, solo 2 consiglieri l’hanno sostenuto, oltre ai nostri Cossu e Bucchioni: Bornia (Pd) e Cavallini (PSI).
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