Burlando ed il patto di ferro con la Sinistra
Presentiamo un breve rassegna della conferenza stampa programmatica tra la Federazione della Sinistra ed il candidato alla presidenza della Regione Liguria, Claudio Burlando.
Burlando sceglie i compagni e cancella gli annunci dell’Udc. Il Giornale – Diego Pistacchi
Per carità, giocavano in casa i comunisti, con l’arbitro comunista per sua stessa definizione. Ma neppure loro forse pensavano di stracciare così l’Udc. O meglio di stracciare il programma dell’Udc, appena sbandierato dal leader regionale Rosario Monteleone. Alla presentazione della Federazione della sinistra Claudio Burlando affianca il segretario di rifondazione Sergio Olivieri, che parla anche per i compagni del Pdci. E chiarisce subito che l’alleanza con il candidato presidente non è stata difficile, perché tutte le scelte sono state condivise, perché i programmi coincidono. E che tiri brutta aria per l’Udc lo si capisce quando lo stesso Olivieri indica la bandiera che ritrae il nuovo logo di Rifondazione e Pdci insieme: «l’unica falce e martello che gli elettori troveranno sulle schede». Burlando interviene con una battuta: «Sì, l’unica, anche perché Casini due non le avrebbe rette». Sorride, ma i compagni in platea non scherzano. Si alza una voce applauditissima: «Speravo che non ne reggesse neppure una».
Il problema è che dalle battute si passa ai punti qualificanti del programma: «Lavoro, energie alternative, acqua pubblica», snocciola Olivieri. E ancora della platea si chiedono garanzie su scuola e trasporti pubblici che più pubblici non si può. Garanzie che arrivano dallo stesso Burlando che invita all’unità della sinistra e alla chiamata alle armi perché «senza bisogno di sondaggi, se portiamo tutti a votare si vince».
Per evitare che un vecchio 78 giri attacchi l’Internazionale, arrivano inevitabili le domande. Tratte direttamente dal programma dell’Udc, con quei punti salienti su cui Monteleone si è impegnato personalmente (con tanto di brochure scritta) per dimostrare di avere scelto Burlando per i programmi e non per altre convenienze di bassa politica. Le promesse, anzi gli impegni che si è preso il segretario per convincere il popolo Udc a votare con i comunisti, però vengono smentiti, spazzati via dal leader della coalizione.
Alla garanzia della «copertura di parte della retta scolastica per gli studenti delle scuole paritarie» e dell’introduzione di «buoni scuola regionali sul modello della Lombardia» Burlando mette da parte la diplomazia e i giri di parole: «Abbiamo già approvato una legge (quella che cancella i buoni scuola istituiti da Biasotti, ndr) e ci pare una buona legge, che non necessita di modifiche. L’abbiamo approvata con l’accordo e l’impegno di tutti, per intenderci da Nesci a Monteleone». La precisazione ha il sapore della stilettata supplementare, per ricordare che chi oggi promette il buono scuola ne è stato in realtà l’affossatore.
La «costituzione di un circuito di campi da golf» sostenuta nel programma Udc provoca allergia ai compagni? Burlando non esita a dire che «si tratta di un’attività di privati, che di certo non verrà sostenuta con interventi pubblici». Il terzo schiaffone arriva sul nucleare, sulla promessa Udc di «sostenere il ruolo di riferimento nazionale per il settore energetico di Ansaldo Nucleare». Burlando non scarica la società genovese, ma precisa che si tratta di scelte nazionali e che comunque, «per sua convinzione, non varrebbe la pena correre dietro a chi è già partito 25 anni fa sul nucleare per poi restare comunque indietro e puntare piuttosto su energie alternative».
E le infrastrutture? Quelle che addirittura «aprono» il programma di Monteleone con una «proposta di legge regionale per incentivare gli investimenti privati nelle infrastrutture stradali, portuali, aeroportuali e nei lavori pubblici»? Burlando: «Abbiamo già approvato alcune infrastrutture e ciò che è già appaltato non è in discussione». Di altro non c’è bisogno. Si potrebbe continuare. Ma ormai i compagni sono in visibilio per Burlando. Meglio non far vedere troppo all’Udc che l’arbitro è «venduto».
Burlando, patto di ferro con la sinistra: Grosse koalition, paletti all´Udc su scuola, privatizzazioni e nucleare. Presentata l´alleanza: Comunisti Italiani, Rifondazione, Socialisti e Sinistra Europea. Repubblica – Ava Zunino
«A volte le esperienze pratiche valgono più della teoria»: è un Claudio Burlando pragmatico quello che presenta l´accordo di programma con la federazione della sinistra, composta da Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000 e Sinistra europea. Ed è la risposta di Burlando ad una militante della sinistra («Unico simbolo con falce e martello sulla scheda delle Regionali», osserva il segretario di Rifondazione, Sergio Olivieri) che ieri ha partecipato alla presentazione di un accordo: «Che se non sbaglio è l´unico in Italia ad abbracciare una coalizione così ampia, dalla sinistra all´Udc – dice Burlando – senza preclusioni neppure alla partecipazione nell´esecutivo di tutte le forze».
Liguria laboratorio di un´esperienza che potrebbe tradursi sul piano nazionale contro il Pdl. «La vicenda laziale dove la lista del Pdl viene esclusa, ricorda quella di Savona alle Amministrative: a Savona hanno avuto un certo aiuto altrimenti sarebbe finita nello stesso modo», dice Burlando. Con l´esclusione del Pdl a sostegno del candidato presidente Vaccarezza. E se la sinistra ieri ha siglato il suo accordo di programma su tre cardini come il lavoro, il no alle privatizzazioni con il ritorno all´acqua pubblica in
primo piano, e le energie alternative prima del nucleare, Burlando come spiega l´accordo con l´Udc?
Rosario Monteleone ha presentato il programma dell´Udc dicendo: si darà il buono scuola a chi manda i figli alle private. Burlando: «Per la scuola noi abbiamo fatto una legge, approvata anche dai rappresentanti dell´Udc, che mi sembra molto equilibrata: lascia alle famiglie la facoltà di utilizzare come credono l´aiuto della Regione. La legge c´è». Rafforzare le politiche per il nucleare, dice l´Udc. «Qui abbiamo un insediamento importante che noi abbiamo anche aiutato con i master, ma siccome è molto costoso, dopo 25 anni, riposizionare il paese sul nucleare arrivando ultimi, bisogna chiedersi se non sarebbe più opportuno investire quella valanga di risorse per cercare di essere i primi sulle nuove energie». Poi, i campi da golf: «L´Udc propone di creare un circuito ligure? I campi da golf sono un´attività di tipo privato, non si realizza con investimenti pubblici e nessuno ha mai posto questo problema. Per il golf mi ricordo solo gli studi pagati due volte», dice Burlando, riferendosi alla giunta Biasotti, quando una consulente venne pagata per uno studio e poi si scoprì che era stato copiato da un precedente studio commissionato e pagato dalla regione ad altri. Sulle privatizzazioni Burlando annuncia una retromarcia sulla privatizzazione dell´acqua: «Daremo vita a atti e delibere che favoriscano la possibilità per i Comuni di mantenere il servizio pubblico per far pagare tariffe eque».
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