Burlando si faccia interlocutore del governo su Fincantieri

16 luglio 2010 - Scritto da  
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La cassa integrazione decisa per i primi dipendenti di Fincantieri Muggiano a partire da lunedì 5 luglio 2010, è l’ennesimo prezzo che i lavoratori pagano in prima persona a una crisi economica creata da altri e che scarica su di loro le proprie gravi colpe.

I lavoratori avevano già subito il peggioramento delle condizioni di lavoro, con un processo di ristrutturazione strisciante che scarica solo sulla prestazione lavorativa tutte le contraddizioni del sistema produttivo dell’azienda. Ora tutta Fincantieri, non solo quella spezzina, rischia di avere, da qui alla fine dell’anno, circa 2.000 lavoratori in Cassa Integrazione. Per questo motivo tutte le istituzioni e le parti sociali devono attivarsi, nei confronti del Governo Nazionale, affinchè a Fincantieri vengano almeno garantite le commesse pubbliche.

Il Governo, fino a questo momento, non ha mantenuto nessuna promessa a proposito delle commesse pubbliche che avrebbero dovuto garantire adeguato lavoro a tutti i cantieri del Gruppo a partire dai 50 milioni per la progettazione di una nave multiruolo.

Da parte della FIOM CGIL era stata richiesta una convocazione da parte della Presidenza del Consiglio per affrontare nel merito i problemi di Fincantieri ed in particolare degli aspetti occupazionali: finora da parte del Governo non è pervenuta nessuna risposta.

Chiediamo che il presidente della Regione Liguria Burlando si faccia forte interlocutore del Governo affinché si sblocchi la situazione e si interrompa questo vergognoso giro di vite sulla pelle dei lavoratori Fincantieri Muggiano, cuore pulsante della vita lavorativa della nostra città.
Infine che Rifondazione (assieme alla Federazione della Sinistra) ci abbia visto bene, lo dimostrano le dichiarazioni dell’RSU Fincantieri in seguito al cassaintegramento di ben 178 lavoratori dell’azienda, così come la conflittualità su Acam e le sorprese che ci attenderanno sul ciclo dei rifiuti.

Con buona pace del presidente della provincia Fiasella e di chi sostiene la svolta politica del Pd a destra, è necessario tornare indietro e riporre al centro dell’agire i temi politici, a partire dalla difesa e la tutela dei lavoratori, cosa impensabile da lasciar gestire ad un rappresentante dei padroni. Ma non possiamo nemmeno accettare ambiguità su temi centrali come l’acqua ed i rifiuti. Sono problemi serissimi per i quali Rifondazione si batterà duramente in ogni luogo al servizio dei cittadini e degli elettori.

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