Canzio (PRC Levanto): “L’Azienda Speciale deve rimanere al 60% pubblica, conosciamo i disastri delle privatizzazioni che vuole il centrodestra”

2 gennaio 2011 - Scritto da  
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In merito alla discussione in Consiglio Comunale sulla trasformazione dell’Azienda Speciale siamo amareggiati per la mancata partecipazione al dibattito del maggior gruppo d’opposizione.

Riteniamo, infatti, che tutti i cittadini abbiano il diritto di conoscere la posizione di chi li rappresenta attraverso il confronto politico che, grazie alla democraticità dello strumento elettorale, non può che avvenire che nelle apposite sedi istituzionali.

Non è accettabile che tale confronto venga sostituito dalla più comoda strada degli attacchi a mezzo stampa o delle battaglie legali: è del tutto evidente come l’elaborazione del lutto dopo la sconfitta elettorale sia in una fase che lascia ben poco spazio alla capacità di formulare proposte politiche che non siano la denigrazione dell’avversario.

La responsabilità di avallare l’imposizione legislativa del peggior governo dell’Italia repubblicana, quello dell’annullazione del dissenso e dei diritti di lavoratori, studenti, pensionati, quello che attacca ogni giorno lo stato sociale per arricchire gli evasori, quello della privatizzazione selvaggia, dunque, è toccata alla nostra amministrazione di centro-sinistra.

Abbiamo cercato di recepire una normativa che permetta all’Azienda Speciale, che per anni ha offerto sia servizi economici addirittura migliori del privato che importanti livelli occupazionali, di trasformarsi in un nuovo soggetto sul quale avere il controllo massimo previsto dalla legge, il 60%.

Sappiamo che il centro-destra avrebbe voluto la cessione totale al privato: noi siamo contrari perché valutiamo strategicamente importante avere il controllo su servizi così importanti per la collettività, ma anche perché conosciamo gli effetti negativi che hanno avuto le privatizzazioni dei servizi pubblici nel nostro Paese, così come quella attualmente in corso sull’acqua.

Ci limitiamo qui a semplici considerazioni sul metodo della discussione in Consiglio Comunale, consapevoli che una pratica così complessa, di forte impatto socio-economico, di potenziale cambiamento del fronte a mare e di progettualità trasversale necessita del contributo di tutte le forze politiche, e non di un chiacchiericcio di basso livello ideologico.

Siamo fiduciosi che nel paese, nelle forze politiche e nelle associazione di categoria ci siano soggetti che vorranno portare il loro contributo propositivo al momento della costituzione della società.

Olivia Canzio, Rifondazione Comunista
Capogruppo di Maggioranza – Comune di Levanto

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