Caro Armato…
Questa foto è l’Italia del 2010, un ministro della Repubblica che prende per il bavero un tizio che voleva fare una domanda sgradita al premier, ma non un ministro qualsiasi, il ministro della Repubblica che comanda le Forze armate, e che gode nell’usare la sua forza fisica, con coraggio e impavidità, protetta dai suoi carabinieri, pronto a cacciare da una sala un cittadino disomogeneo, che ha il grave torto di far ciò che all’oggi pare l’ultimo degli atti rivoluzionari: cercare la verità.
L’immagine perfetta del paese in cui viviamo: forza, prepotenza, silenziamento muscolare del dissenso perpetrato in modo disintermediato, diretto, dalle mani e dalla braccia di chi per un giorno torna a sentirsi giovane e per manganellare non ha più bisogno dei Capezzone, dei Feltri, dei Minzolini: può farlo direttamente con le proprie unghie ficcate nel cappotto del dissidente.
Lui stasera ne sarà orgoglioso e lo racconterà ridendo ai suoi camerati, felice di esser tornato agli splendori dell’azione anni ’70. A noi solo la vergogna, anche per lui, di vivere in un paese così.
Centra qualcosa il “malcostume” con lo stato devastante in cui versano le famiglie italiane? Perchè no! Nel’Italia del 2010 si spenderà per armamenti, missioni ed esercito professionale oltre 23 miliardi di euro. In piena crisi, il Governo investe denaro pubblico in fregate e bombardieri.
Ascolta/scarica l’intervista a Francesco Vignarca coautore con Massimo Paolicelli di “Il caro armato. Spese, affari e sprechi delle Forze Armate italiane” (Altreconomia Edizioni).
Liberamente tratto da “Piovono Rane” e “Micromega“
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