Caso Ciancimino-Ortonovo: “Pd e Pdl vergognosa censurato su intrecci tra mafia e politica”
La federazione spezzina di Rifondazione Comunista ritiene gravissimo il comportamento censorio del sindaco di Ortonovo Francesco Pietrini, dell’onorevole Andrea Orlando e di tutto il Partito Democratico che hanno deciso unilateralmente di annullare l’attesa iniziativa pubblica di domani pomeriggio assieme a Massimo Ciancimino, autore del libro “Don Vito”, scritto a quattro mani con il giornalista Francesco La Licata.
Ci sembra incredibile che, per pressioni del Pdl, che forse teme che si scoperchino del tutto i pericolosi intrecci già in parte emersi tra mafia e politica a partire dalle ultime indagini sulle stragi del 92-93, il Pd pavidamente cancelli, senza alcuna consultazione con l’amministrazione locale, un’iniziativa pubblica molto importante e di stretta attualità e interesse, alla luce anche di quanto afferma in merito lo stesso Orlando, che, da membro della commissione parlamentare antimafia, da tempo parla di infiltrazioni mafiose anche in Liguria.
E’ bene dunque che si parli di una sanguinosissima storia contemporanea che ci riguarda tutti da vicino e in particolar modo proprio la Val di Magra. Infatti non dimenticheremo mai che nella strage mafiosa di Via dei Georgofili del 27 maggio 1993 morì un ragazzo di Sarzana, Dario Capolicchio, “colpevole” solo di studiare all’università in quel di Firenze. Sottolineiamo anche l’incredibile coincidenza con l’apertura del processo sulla stessa strage che coinvolge direttamente la ormai famigerata trattativa tra mafia e stato: nell’aula bunhker fiorentina lunedì scorso era assente proprio l’avvocatura dello stato, ennesima offesa ai familiari delle vittime e a tutti i cittadini italiani.
Proprio per questo riteniamo scandaloso che si censuri tale iniziativa. Facendo così, invece del dibattito, vicono gli esponenti del Pdl già condannati per mafia come il senatore Dell’Utri, che il suo partito evidentemente contina a difendere a spada tratta, anche in questa provincia.
Il Pd ha paura di parlar di questi argomenti e fa fare una pessima figura all’intera amministrazione comunale di Ortonovo, che, tramite l’assessore alla cultura e vicesindaco di Rifondazione Comunista Massimo Marcesini, aveva organizzato da mesi l’evento.
Inoltre lo stesso libro di Ciancimino è stato presentato per tutta l’estate da numerosissimi enti locali d’Italia amminisitrati dal Partito Democratico, e addirittura nella festa dell’Unità di Bologna del luglio scorso.
Per noi resta l’ennesimo episodio di malcostume politico che il Partito Democratico locale compie ai danni di Rifondazione e dell’operato dei suoi uomini nelle amministrazioni.
Gianfranco Criscenti
Scritto giovedì 25 novembre 2010 alle 23:04
La pochezza del Pd non è, purtroppo, una novità!
gianfranco
Scritto venerdì 26 novembre 2010 alle 13:33
Va bene condannare il Pd per questa immonda censura bipartisan rispetto al libro e alla presenza di Ciancimino Junior a Ortonovo…però ” memento vobis” che i dirigenti del PRC locale ( sopratutto quelli cadregati con stipendio istituzionale) sono sempre stati subalterni in tutta la provincia assieme agli altri parolai falcematetellati e similverde, non solo al Pd ma al suo infame sistema di potere la cui punta dell’iceberg è rappresentata dalla banda del basilico e dello sciachetrà che era ai vertici del parco delle 5 terre per passare alla distruzione finanziaria della ASL 5 , DELL’ACAM per non parlare di Pitelli in cui il coordinatore provinciale PD se non erro è sotto processo in questo periodo……quindi..ma da quale pulpito viene la predica?? se vedemu “ad minora”