Acerbo (Prc-UP): “Solidarietà a Massimo Lombardi, dirsi comunista non è reato”

5 aprile 2023 - Scritto da  
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Con sprezzo del ridicolo il gruppo di Fratelli d’Italia al Comune della Spezia chiede le dimissioni del nostro valoroso consigliere Massimo Lombardi, reo di aver rivendicato il suo essere comunista.
Non prendiamo lezioni di democrazia dai nostalgici del fascismo. Facciamo presente ai nipotini di Mussolini e Almirante che in Italia dichiararsi comunista non è ancora reato.
Lo è stato per un ventennio che si concluse con centinaia di migliaia di morti e il paese in macerie.
Nel nostro paese per la Costituzione e le leggi vigenti continuano a essere reati l’apologia del fascismo e la ricostituzione del partito fascista.
Il compagno Massimo Lombardi, figlio di Aldo che fu tra i fondatori del nostro partito, rappresenta al meglio nel consiglio comunale della Spezia i valori dell’antifascismo e della sinistra. Sono sicuro che Massimo non si farà intimidire da queste provocazioni.
A Massimo la solidarietà di tutto il partito.
Maurizio Acerbo,
segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
Coordinamento di Unione Popolare

Carriera alias, Lombardi e Marchi: “Ancora una volta la maggioranza tace, così svuotano il senso delle Istituzioni”

5 aprile 2023 - Scritto da  
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Ieri sera è andato in scena per l’ennesima volta lo spettacolo dello svuotamento completo del consiglio comunale. Il consigliere Cenerini ha esposto la sua mozione contro le carriere alias nelle scuole, ennesima dimostrazione della distanza dalla realtà da parte di questa amministrazione e della necessità della destra di ledere i diritti altrui a prescindere.

Le carriere alias rappresentano senza dubbio un passo avanti importantissimo all’interno degli spazi scolastici di fronte al problema, sempre più dilagante, dell’abbandono scolastico, della depressione, degli atti autolesionistici e anche suicidari da parte di studenti e studentesse in transizione. Un problema che esiste anche nella nostra città, dove sono stati proprio gli studenti a muoversi perché le scuole si facessero carico anche delle loro necessità.
Peraltro, la decisione dell’Itis Capellini-Sauro non rappresenta certo un caso isolato nel panorama nazionale, sono molto numerosi i casi scuole e università, anche prestigiosissime, che hanno deciso da anni di intraprendere questa strada.
La mozione di ieri sera è destinata a rimanere priva di qualsiasi effetto ma mostra il volto retrogrado e reazionario della destra al governo in questa città che, per strizzare l’occhio a qualche gruppuscolo ormai fuori dalla storia, non si fa scrupoli a calpestare i diritti delle persone e ad esporre a gravi rischi la salute dei ragazzi di questa città, dando un pericoloso segnale politico di acquiescenza alle peggiori istanze omotransfobico.
Il consigliere Cenerini ha sproloquiato per tutto il tempo a disposizione sulle colpe della “sinistra” riferendosi in particolare ai ministri dell’istruzione del Pd e del M5S rendendo la sua esposizione sui diritti di studenti e studentesse, ma anche di tutto il personale scolastico, una pantomima senza rispetto giocando davvero sulla pelle degli altri.

Un diritto, quello della carriera alias, che di certo non lede la sua libertà e il suo diritto di essere un uomo liberamente eterosessuale che si riconosce nel suo genere maschile. Da parte della maggioranza non un intervento, non una parola, solo il voto favorevole ad un dispositivo che, fortunatamente, è inapplicabile.

Massimo Lombardi, Consigliere Comunale Spezia Bene Comune

Luca Marchi, Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista

Dantedí 2023: all’Arci Canaletto presentazione del libro di Uberto Scardino sul maestro di Dante Brunetto Latini

5 aprile 2023 - Scritto da  
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In occasione del Dantedì, domani 25 marzo alle ore 18 presso l’Arci Canaletto della Spezia si terrá la presentazione del libro di Uberto Scardino “UN SAGGIO LETTERATO. BRUNETTO LATINI. Tra rettitudine, tolleranza e bene comune”.
Sarà lo stesso autore, già consigliere provinciale di Rifondazione Comunista, a illustrare la sua opera saggistica. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Latini é il maestro di Dante e si trova in mezzo alle lotte politiche del XIII secolo. Pur parteggiando per una delle due fazioni in lotta, si reca in Spagna per un’ambasciata di pace. Nel corso del viaggio tra Firenze, Toledo e poi Parigi, incontra culture diverse e tanti intellettuali che contribuiranno a far maturare il suo progetto politico e culturale.
Il libro ha inizio da un’indagine su una presunta contaminazione da parte del pensiero alchemico e cabalistico dell’ epoca di Latini. La ricerca si allarga via via alle influenze culturali provenienti da intellettuali arabi e islamici, intellettuali ebrei e del pensiero greco e quello medio orientale, che in parte attraversa il pensiero latino classico e cristiano.
Il libro adotta un linguaggio semplice e comprensibile anche quando vengono utilizzati termini latini e mette in risalto alcune tematiche storiche, politiche e culturali del XIII secolo e del Medioevo in genere, di estrema attualità e aderenza ai tempi moderni.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“Da Frija dichiarazioni sconcertanti sulle aggressioni fasciste”

5 aprile 2023 - Scritto da  
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Nella giornata di ieri abbiamo appreso dalla stampa che finalmente si è giunti al termine del processo per le aggressioni fasciste avvenute a Ceparana e a Sarzana. Oltre alla gravità delle pratiche squadriste messe in atto, dalle indagini sono emersi elementi inquietanti che dimostrano la presenza nel nostro territorio di una pericolosa rete dedita a propagandare idee naziste e becero razzismo, con tanto di strategie di radicamento.
Di fronte a questo inquietante scenario, appaiono assolutamente sconcertanti le dichiarazioni rilasciate dall’Onorevole Frija volte a minimizzare i fatti e ad escludere la loro matrice fascista. L’esponente della destra è apparsa assolutamente ferma nel negare la sussistenza di un pericolo fascista nel territorio ed intenta a colpevolizzare le vittime invitandole a non cercare vendetta per ricondurre il tutto alla solita teoria degli opposti estremismi e alla povertà culturale.
Negare che da anni il nostro territorio è afflitto da squadracce nere dedite a pestaggi di giovanissimi, veri e propri arsenali in covi eversivi scoperti dalle forze dell’ordine e assalti e danneggiamenti alle sedi delle realtà antifasciste è alquanto grottesco.
Se l’onorevole intendeva dire che il fascismo attuale ha caratteri diversi rispetto a quelli del ventennio ha semplicemente detto l’ovvio senza capire il pericolo rappresentato dalle organizzazioni neofasciste, circostanza curioso visto che il suo partito ha fatto delle politiche securitarie il suo biglietto da visita, se invece la sua intenzione è negare la presenza di realtà al limite dell’eversione nera le sue dichiarazioni sono gravissime e indegne di un altissimo rappresentante delle istituzioni.

Segreteria Provinciale di Rifondazione Comunista

Bilancio, Lombardi, Marchi (Sbc-Rifondazione Comunista): “Voto contrario al bilancio che farà pagare la crisi ai cittadini”

5 aprile 2023 - Scritto da  
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In un contesto di grande difficoltà e di insicurezza che coinvolge il nostro tessuto occupazionale, con grave sofferenza per le imprese che insistono sul territorio spezzino e per i lavoratori si è discusso il Consiglio Comunale sul tema del Bilancio di Previsione 2023/2025 nonché delle cinque deliberazioni connesse.
La grave crisi economica che attanaglia il nostro paese è evidenziata da indicatori specifici nella nostra città, dove il tasso di disoccupazione dei giovani (fascia sino a 24 anni) è il più elevato della Liguria, con un tasso del 50,8 %, nonché con un’applicazione enorme degli ammortizzatori sociali; occorre altresì rilevare che la cassa integrazione a La Spezia è maggiore di oltre il 200% rispetto al 2019.
Il D.U.P (Documento Unico di Programmazione) fotografa una situazione economica gravissima, illustrando come la nostra città perda posizioni significative sulla ricchezza, sui consumi, sull’ambiente, sulla giustizia e sulla sicurezza: alla luce di ciò doveva essere attuata una politica economica volta a non far pagare l’evidente crisi ai cittadini, soprattutto a quelle fasce deboli della popolazione che già risentono pesantemente lo stato di cose presente.
Al contrario si è voluto schiacciare l’acceleratore imponendo l’aumento dell’aliquota addizionale comunale all’Irpef per portarla allo 0,8%, contrariamente a quanto sbandierato in campagna elettorale, con fascia di esenzione solo sotto i quindicimila euro, rigettando sdegnosamente, quanto immotivatamente, le proposte avanzate dall’opposizione su una determinazione progressiva dell’aliquota sulla base dei redditi.
Noi di Rifondazione Comunista rivendichiamo il dettato Costituzionale ed il sancito principio di progressività fiscale: chi più ha più deve pagare e soprattutto non ci lasciamo irretire da raffronti con città vicine: imparagonabile è l’offerta di servizi a parità di condizioni.
Riteniamo profondamente inique le politiche sulla casa, a fronte di oltre quattrocento alloggi popolari sfitti di cui ben centoventi comunali.
Non si è previsto lo stanziamento di fondi per la ristrutturazione ma si è scelta la strada fallimentare delle alienazioni che portano ad un depauperamento ed ad un’incertezza assoluta: dal rischio di un mancato realizzo non possono che generarsi incertezza e precarietà sociale, con un ennesimo duro colpo per le fasce deboli.
E’ totalmente assente la previsione “sul che fare” per rimediare alla scellerata scelta del Governo Meloni, che da un lato aumenta a dismisura le spese militari, per sottrarle totalmente anche al sostentamento e alla valorizzazione del diritto all’abitare e alla casa.
Noi rivendichiamo che non debbano più esserci case senza gente, né possa esistere gente senza casa.
Sono stati eliminati i fondi governativi per il sostegno agli affitti e alla morosità incolpevole
Temi quali l’ambiente e le bonifiche sono stati completamente svuotati della portata necessaria per una città come la nostra in cui le nocività diffuse sul territorio richiederebbero al contrario un impegno straordinario.
Le periferie sono state abbandonate a se stesse, se si esclude qualche intervento sporadico, mentre si è lasciata alla creazione di eventi una vera politica organica sulla cultura.
A fronte di una tassa di soggiorno significativa non sono state previste idonee ricadute specifiche nel settore del turismo, sempre più lasciato allo spontaneismo degli operatori e dei soggetti stessi che suppliscono alle carenze del nostro Ente.
Ci lascia sbigottiti l’implementazione pantagruelica e smodata degli emolumenti di chi governa il Comune, frutto di vergognose politiche nazionali si è balbettato sulla destinazione dell’aumento del gettito economico degli introiti che non possono essere giustificati soltanto da rincari dovuti alla situazione globale ma che invece necessitano di una puntuale rendicontazione che non è in alcun modo avvenuta.
Il trasporto pubblico locale è stato completamente trascurato fino a tacciare di inammissibilità nostri interventi volti a favorire la gratuità di alcuni collegamenti necessari per utenti e cittadini.
Riteniamo che dietro una correttezza solo meramente formale si sia evidenziata la totale assenza di una politica programmatica strategica futura, facendo pagare la crisi economica solo ai cittadini, già vessati dai costi dell’aumento della benzina e dell’energia, esponenzialmente elevati per effetto dell’inflazione, frutto anche degli effetti della guerra
Per tutte queste ragioni abbiamo votato convintamente contro il Bilancio di Previsione.
Massimo Lombardi
Consigliere Comunale Spezia Bene Comune/Rifondazione Comunista
Luca Marchi
Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista

Ciao Paco! Rifondazione Comunista spezzina piange il compagno Aldo Pigoni

27 febbraio 2023 - Scritto da  
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Rifondazione spezzina piange la prematura scomparsa, avvenuta ieri, del compagno Aldo “Paco” Pigoni, per tanti anni generoso militante del circolo XXI luglio di Sarzana (di cui ha ricoperto anche il ruolo di segretario) e tra i fondatori del partito a livello provinciale.
Architetto del comune di Ameglia, compagno leale, duro e spigoloso, Aldo é stato un vero comunista, combattivo e sanguigno, dotato di intelligenza fine che a volte volutamente mascherava in movenze rudi per mostrarci il suo esser del popolo ribelle.
L’ultimo saluto ci sarà domani pomeriggio alle 14, quando partirà dalla RSA Regina Elena (Via Don Minzoni 2-Carrara) dove era ricoverato nell’ultimo periodo, per raggiungere il cimitero di Turigliano.
In questo momento di estremo dolore ci stringiamo forte alla sua famiglia e a chi gli ha voluto bene.
Ciao Paco, hasta siempre!
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“In piazza a Spezia e Genova per la pace e contro la guerra, abbassiamo le armi, alziamo i salari”

25 febbraio 2023 - Scritto da  
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Venerdì 24 febbraio parteciperemo alla fiaccolata per la pace organizzata da Europe for Peace con ritrovo alle 18 da Piazza Garibaldi e sabato al corteo nazionale indetto a Genova “Abbassiamo le armi, alziamo i salari” promosso dai portuali che hanno bloccato  le navi che trasportano armi con ritrovo alle ore 14:30 a Largo Etiopia.

La destra al governo e il centrosinistra sono uniti nella violazione dell’articolo 11 della Costituzione.
Meloni come Draghi prosegue sulla linea dell’obbedienza ai diktat di NATO e Stati Uniti. Abbiamo condannato immediatamente l’invasione di Putin ma riteniamo folle continuare a sostenere e fomentare Zelensky nel suo proposito di proseguire la guerra “fino alla vittoria”.

E’ ora di dire basta all’escalation e di esigere un immediato cessate il fuoco e l’apertura delle trattative.

Riteniamo il governo e le forze politiche italiane che hanno votato e continuano a votare per il proseguimento della guerra responsabili del massacro in corso. Centinaia di migliaia di esseri umani sono morti. È ora di dire basta.
La pace non si costruisce con la guerra.
Rifondazione Comunista Liguria

Sostegno revoca protocollo d’intesa Iren-Mekorot: “No a chi sostiene apartheid idrico”

25 febbraio 2023 - Scritto da  
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Rifondazione Comunista sostiene la campagna per la revoca del protocollo d’intesa fra Iren spa, la multiutility italiana attiva in Emilia-Romagna, Liguria e Piemonte, e la compagnia idrica nazionale Israeliana Mekorot.

Diverse organizzazioni internazionali, fra cui anche Amnesty International, hanno documentato il ruolo di Mekorot nel controllo delle risorse idriche palestinesi contribuendo ad alimentare l’apartheid israeliana contro i palestinesi attraverso l’appropriazione dell’acqua. Aspetti che contrastano con lo stesso codice etico di Iren che si impegna al rispetto dei diritti umani e della dignità della persona e a “non collaborare con partner, anche internazionali, che violino tali principi.

L’intesa è finalizzata allo sviluppo e alla condivisione delle rispettive conoscenze industriali nel settore idrico, con una particolare attenzione alle soluzioni per affrontare la sfida alla scarsità d’acqua, e non ci sembra il caso che Mekorot possa essere presa a modello e tanto meno che Iren spa presti il fianco alle politiche di insediamento illegale nei territori occupati della Palestina.

Riteniamo inaccettabile che una multiutility a partecipazione pubblica come Iren spa sottoscriva un’intesa con una compagnia che pratica l’apartheid idrica e contribuisce all’oppressione dei palestinesi, e riteniamo necessario che i comuni soci pubblici di Iren spa intervengano per la revoca immediata del protocollo di intesa.

Questa vicenda porta all’attenzione anche il ruolo delle multiutility come Iren spa, in cui società per azioni che si presentano come un modello gestionale formalmente pubblico agiscono seguendo le regole speculative della borsa estromettendo di fatto i comuni soci da qualsiasi decisione. Lo stiamo vedendo in questo periodo di crisi economica, in cui le grandi compagnie energetiche si sono arricchite facendo extraprofitti d’oro grazie a bollette insostenibili imposte a famiglie e aziende senza alcun effettivo controllo pubblico. È questa una ragione in più affinché sindaci e consigli comunali tornino protagonisti nella gestione di quelli che sono beni comuni indispensabili al buon funzionamento delle comunità e si attivino affinchè Iren recede da un accordo che discredita le stesse amministrazioni pubbliche.

Il Partito della Rifondazione Comunista è da sempre impegnato a fianco del popolo palestinese e chiediamo anche a livello locale un impegno a non essere complici della segregazione dei palestinesi e a non fare affari con chi pratica l’apartheid idrico.

 

Maurizio Acerbo, segretario nazionale

Sergio Dalmasso, segretario regionale Liguria

Stefano Lugli e Paola Varesi, co-segretari regionale Emilia-Romagna

Alberto Deambrogio, segretario regionale Piemonte

Demilitarizziamo il mondo, solidarietà ad Alessandro da Rifondazione Comunista

6 febbraio 2023 - Scritto da  
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Camec, centro di Arte Moderna e Contemporanea. La condanna a 3 mesi commutata in 3300 euro che ha colpito Alessandro, artvistx reo, nel giugno scorso, di aver scritto su di una parete del Camec, *Demilitarizza la Spezia”. Una performance autorizzata, ma evidentemente non piaciuta nel contenuto, che ha fatto sì che ne nascesse un caso politico e a quanto pare giudiziario.

L’arte, le svariate forme d’arte spesso nella storia hanno fatto discutere e sentenziato condanne, mettendo in discussione la libertà d’espressione nel suo senso più ampio, ma che questo oscurantismo possa avvenire anche nel 2023, lascia sgomenti.
La solidarietà ad Alessandro ed al Collettivo Dada Boom è totale e siamo a disposizione per supporti che si pensano necessari. 
Il tema della DEMILITARIZZAZIONE a Spezia e’ di fatto un tabù.
Un tabù per le Istituzioni e per i tanti benpensanti che con il militare sono conniventi, ma non lo è per le tante Associazioni presenti in città che da anni chiedono di poter affrontare il tema. Dal coordinamento che chiede la riconversione di Seafuture, al tema dei Murati vivi, al presidio per la Pace del Lunedì che oramai da un anno si ritrova in Piazza Mentana, nascerà un nodo della Rete di Pace e Disarmo spezzina.
Alla spettacolarizzazione della guerra e del sangue che ne consegue, preferiamo sempre il lavoro per la Pace e per questo diciamo che il tema della DEMILITARIZZAZIONE è un traguardo che non si arresta.
Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista

“Biodigestore di Saliceti è grande preoccupazione per la salute pubblica del territorio. Toti, Peracchini e Giampedrone hanno difeso solo gli interessi di Recos/Iren”

6 febbraio 2023 - Scritto da  
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Senza entrare nel merito delle ragioni giuridiche che hanno portato il Consiglio di Stato a ribaltare la sentenza del Tar Liguria inerente alla realizzazione del biodigestore di Saliceti, esprimiamo grande preoccupazione per le sorti di un territorio già ricco di criticità che, con l’arrivo del biodigestore, andranno ad aggravarsi ulteriormente.
 
Siamo preoccupati dalla deriva politica del presidente della Regione Toti e del suo assessore Giampedrone insieme col presidente della Provincia Peracchini che hanno difeso e portato avanti gli interessi di ReCos/Iren senza mai nemmeno confrontarsi con i sindaci di Vezzano e Santo Stefano (che si sono visti costretti ad intraprendere la via legale per cercare di avere voce in capitolo e difendere il proprio territorio) e totalmente sordi alle richieste della popolazione che ha più e più volte manifestato il proprio dissenso alla realizzazione dell’impianto, arrivando a bloccare la via Cisa con un corteo che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone.
 
Anche il ministero si é reso complice di questa scelta nefasta, finanziando con 40 milioni il progetto, nonostante in quel momento l’autorizzazione a procedere con i lavori  fosse bloccata dalla sentenza del Tar Liguria.
 
Il ciclo dei rifiuti doveva chiudersi ma per farlo non era necessario realizzare un biodigestore sovrastimato per il fabbisogno provinciale su un territorio fragile che oltretutto già ospita l’impianto Tmb del rifiuto indifferenziato. Evidentemente a Provincia e Regione non solo poco importa di trasformare Saliceti, località di confine tra Santo Stefano e Vezzano, nella pattumiera della Liguria ma dimostra ancora una volta il suo disinteresse per la Val di Magra nel suo insieme.
 
Giampedrone auspica che i lavori partano nel più breve tempo possibile senza preoccuparsi e predisporre azioni di controllo speciale sul funzionalmente di un impianto che sorgerà sulla falda acquifera collegata ai pozzi di Fornola e senza tenere conto dei risvolti viabilistici in una zona a traffico già congestionato su cui incombe anche l’assurdo progetto della bretella Ceparana – Santo Stefano che manca totalmente di una visione d’insieme.
 
Siamo pronti a sostenere azioni concrete di protesta qualora associazioni, comitati e popolazione decidessero di agire in tal senso ed esprimiamo solidarietà alle amministrazioni comunali di Santo Stefano e Vezzano, anche a loro va il nostro sostegno per le nuove sfide che purtroppo si troveranno a dover affrontare vista l’ amara  sentenza del Consiglio di Stato.
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

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