“Si al dialogo interreligioso, no alla cultura della paura seminata dalla destra spezzina”

20 settembre 2014 - Scritto da  
Archiviato in Partito, Primo piano, Società

 

Riteniamo profondamente ingiusto associare la creazione di un centro culturale islamico nel quartiere del Canaletto le parole “paura” e “terrorismo”, come fanno certi rappresentanti della destra cittadina, sempre pronti a soffiare sul fuoco delle differenze etniche e religiose della nostra società.
Questo allarmismo strumentale alimenta la cultura del sospetto, della diffidenza e del razzismo, quelli si elementi dannosi per la convivenza pacifica nella nostra città.
Sono invece il dialogo e il reciproco rispetto i veri motori di una società più giusta e aperta nelle differenze.
La libertà di culto è garantita dalla nostra Costituzione e non si capisce perchè le persone che vivono, lavorano e hanno figli che frequentano le scuole cittadine, non debbano avere un luogo dove riunirsi e poter pregare.
Per questo diciamo no alla cultura della paura e si al dialogo interreligioso nel reciproco rispetto che deve sempre esserci e che finora, a Spezia, non è mai mancato. 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

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