Chiudere gli occhi non salverà la vita ai lavoratori
Rifondazione comunista aveva denunciato tre mesi fa le condizioni di lavoro nel porto spezzino ma il consiglio comunale della Spezia ha fatto finta di niente
Il Gruppo Consiliare comunale di Rifondazione Comunista della Spezia esprime cordoglio e solidarietà alla famiglia della vittima di questo ennesimo incidente sul lavoro al porto spezzino. Il rammarico per questa morte è fortissimo, così come la consapevolezza che le Istituzioni, a partire dal nostro Consiglio Comunale, sottovalutano la gravità delle condizioni dei lavoratori portuali.
Solo due mesi fa il nostro gruppo aveva presentato un ordine del giorno in cui si denunciavano condizioni di lavoro, in particolare degli addetti alla movimentazione merci, di grave rischio e si chiedeva al Sindaco di approfondire tali tematiche. Purtroppo grazie al voto contrario del PDL e all’astensione del Partito Democratico l’ordine del giorno veniva respinto. Siamo coscienti che probabilmente anche con la sua approvazione non si sarebbe evitata questa tragedia, ma di certo avremmo potuto dare ai lavoratori del Porto almeno la dimostrazione di interesse alle loro problematiche e poteva essere l’occasione per iniziare un percorso di controllo e di denuncia capace di incidere nella realtà lavorativa di tutte queste persone.
Alla ripresa dei lavori del Consiglio Comunale il nostro gruppo lavorerà affinché questo tema sia affrontato con l’ urgenza che merita. Riteniamo prioritario che si riunisca subito la Commissione lavoro per procedere all’audizione del Presidente dell’Autorità Portuale e dell’Assessore Pollio per capire quali sono le iniziative che intendono prendere. Ad oggi abbiamo un nuovo Presidente dell’Autorità Portuale, ma il modo di agire è vecchio e conosciuto: attenzione esclusiva alla produttività a discapito delle problematiche del lavoro e del territorio. Questa situazione non è più tollerabile.
Per questo invitiamo Forcieri a rispettare il Piano regolatore Portuale, chiediamo delle scelte immediate e convincenti sulla fascia di rispetto, chiediamo che sia riunito il tavolo permanente e che le decisioni in materia Portuale siano partecipate e condivise, chiediamo maggiore vigilanza sull’applicazione del contratto unico dei Porti, chiediamo che sia diminuito l’utilizzo di contratti precari e atipici. Riteniamo che queste siano le basi minime per avere un’integrazione tra Porto e città capace di soddisfare le esigenze di tutti.
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