Come sempre vogliono colpire pensionati e lavoratori: costruiamo l’opposizione politica e sociale contro il Governo della banche e della finanza
L’illusione che il Governo Monti cambiasse registro é durata poco. Le avvisaglie della nuova stangata che verrà decisa nei prossimi giorni sono chiare: si parla di nuovi innalzamenti dell’età pensionabile, di abolizione della già insufficiente copertura dagli effetti dell’inflazione del potere d’acquisto delle pensioni, della reitroduzione dell’Ici sulla prima casa.
Nessuna misura seria che colpisca i santuari della ricchezza, gli speculatori, quelli che la crisi l’hanno provocata: ancora una volta a pagare saranno lavoratori e pensionati. E sarà solo l’inizio perché questo Governo, prono agli ordini del Fondo monetario internzionale e della Banca Centrale Europea, intende procedere come uno schiacciasassi nella demolizione di ciò che resta dello Stato sociale e delle tutele per i più deboli.
Vuole farlo in sintonia con Confindustria e con i poteri forti, contando sull’acquiescenza dei partiti presenti in Parlamento, compresi Pd e Idv che fanno parte della maggioranza che sostiene il Governo. Occorre dunque costruire nel Paese quell’opposizone che non c’é in Parlamento. Per questa ragione rivolgiamo un forte appello ai lavoratori, ai giovani, ai pensionati, ai sindacati, alle forze coerentemente di sinistra oggi purtroppo divise: alle scelte antipopolari si risponda con le lotte sociali, gli scioperi, la mobilitazione popolare. Il Governo delle banche e dalla finanza può essere fermato.
Sergio Olivieri
Segretario regionale ligure di Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra
Augusto
Scritto venerdì 6 gennaio 2012 alle 10:53
Non deve esistere l’ipotesi che il governo delle banche e della finanza POSSA essere fermano, questo goveno infame DEVE essere fermato, è un dovere in nome della giustizia e dei principi della democrazia.