Diritti negati in un call center, Lombardi: “Solo punta dell’iceberg, ricostruiamo la sinistra”

30 marzo 2015 - Scritto da  
Archiviato in Lavoro, Partito, Primo piano

 

 

Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, interviene su quanto riferito a seguito degli accertamenti condotti dalla Direzione territoriale del lavoro della Spezia su ciò che accadeva in un call center del territorio.
Secondo le indagini – dice Lombardi – sarebbero stati violati i diritti contrattuali di quasi duecento giovani, sottopagati rispetto alle mansioni svolte. Ed oltre a questo risulterebbe che le intimidazioni e le lesioni alla dignità dei lavoratori sarebbero state all’ordine del giorno”.
“Quanto emerso – sottolinea Lombardi – è la punta dell’iceberg di una realtà che, anche nella nostra città. vede i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici messi sotto attacco se non addirittura cancellati, come in quel call center”.
Rifletta la politica – conclude Lombardi – questi sono i frutti avvelenati di anni di scelte sbagliate, di compiacenza e di subalternità nei confronti dei poteri forti dell’economia e del mondo imprenditoriale. Anche per questo c’è bisogno di una sinistra degna di questo nome”.

 

Massimo Lombardi,

segretario provinciale Rifondazione Comunsita La Spezia

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