Fiasella, al suo primo ed ultimo mandato, chiude con la Sinistra e porta a destra il Governo provinciale
Così si è concluso l’ulteriore incontro odierno tra PRC, Pdci, PSI e il Presidente della Provincia Fiasella che già ha ignorato la volontà degli elettori estromettendo dalla sua giunta tre Assessori eletti con la nomina di un esponente di Confindustria e ora pensa anche di poter calpestare ed umiliare la cultura politica, l’identità e i referenti sociali di forze quali la Federazione della Sinistra.
Inoltre non è accettabile il mancato rispetto del voto degli elettori, mancato rispetto che si evidenzia particolarmente nell’estromissione del PSI dalla Giunta Provinciale e con la consequenziale mancanza di rappresentanza ad una forza che invece le urne avevano fortemente premiato. Tutto ciò accade nel bel mezzo di una crisi occupazionale che ha provocato in provincia la chiusura di 150 aziende, l’aumento della cassa integrazione del 400%, l’espulsione dal ciclo produttivo di oltre 2000 lavoratori a causa del mancato rinnovo dei contratti a termine.
In questo territorio, che paga al lavoro e all’assenza di condizioni di sicurezza pesanti contributi di vite umane, la scelta di campo fatta dal Presidente è inaccettabile.
Il tentativo di comprarci con eventuali compensazioni e inaccettabile. Si tratta di contrastare quella che a noi appare una svolta confindustriale nella politica della Provincia. Una svolta che avviene peraltro proprio mentre Confindustria detta al Governo inique misure per far pagare la crisi ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati ed agisce per cancellare diritti, garanzie, sicurezze ed eliminare i contratti nazionali. Per tutte queste ragioni non intendiamo essere né complici né alleati di Confindustria.
Anche nel merito della persona continuano a permanere tutte le valutazioni di inopportunità.
L’arroganza di Fiasella nei confronti delle sensibilità del nostro territorio non si ferma neppure di fronte a conflitti di interesse rispetto ad un imprenditore del settore idrico, creditore di Acam, in un momento in cui è in itinere la nuova legge regionale che prevede di assegnare tutte le competenze prima in capo all’ATO alla Provincia, compresa la definizione delle tariffe. Questo elemento politico pone in evidenza l’ambiguità del Partito Democratico su un tema centrale come l’acqua, ammiccando alla società civile quando si tratta di difenderne la pubblicità ma poi portando avanti disegni privatistici.
Alla luce dell’odierno deludente incontro, rispetto al quale la Federazione della Sinistra ed il PSI hanno avanzato responsabilmente ulteriori proposte in grado di salvare la coalizione, proposte che sono attualmente al vaglio del PD, se il quadro rimanesse immutato (entro il Consiglio di domani) è ovvio che non ci potrebbe essere altra soluzione che abbandonare la collaborazione di governo ed uscire dalla maggioranza.
Naturalmente Fiasella è responsabile di questo cambio di maggioranza che inevitabilmente avrà ripercussioni anche nelle altre Amministrazioni a partire dalle necessarie e urgenti VERIFICHE politiche da tenere in tutti i Comuni.
I segretari provinciali
per il PRC – Chiara Bramanti
per il PdCI – Pier luigi Sommovigo
per il – PSI Giacomo Giannello
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