Giornata della Memoria: Ricordiamo tutte le vittime del più grande massacro del genere umano

1 febbraio 2010 - Scritto da  
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Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, i carri dell’armata rossa sovietica liberavano il campo di sterminio di Auschwitz, che più di ogni altro è divenuto simbolo dell’orrore della Shoah ordita dai nazisti nei confronti del popolo ebraico e non solo. Shoah in ebraico significa “Catastrofe”. Per la popolazione Rom, anch’essa quasi cancellata del tutto dalla lucidissima, scientifica, follia sterminatrice nazista, la stessa Shoah diventa Porrajmos, ossia “Divoramento“.

Perchè il nazismo aveva in programma l’annientamento totale di chiunque fosse diverso, per colore della pelle, per religione, per credo politico, per menomazioni fisiche o mentali, per o solo perchè semplice detenuto per reati comuni. Hanno pagato un immenso tributo di sangue non solo 6 milioni di ebrei, ma anche dai  2 ai 3 milioni prigionieri di guerra sovietici, dagli 1,8 ai 2 milioni polacchi non ebrei, circa 600.000 omosessuali, tra 220.000 e 500.000 rom e sinti, tra i 200.000 e 250.000 disabili, tra gli 1 e gli 1,5 milioni dissidenti politici, tra i quali moltissimi comunisti.

Le vittime della mattanza nazista, l’orrore più grande generato nella storia dalla “bestia umana” sono state in tutto dai 12 ai 17 milioni circa.
E a questo macabro conteggio vanno aggiunte tutte le vittime dell’intera Seconda guerra mondiale, strettamente correlata e figlia dell’ideologia fascista e nazista che ha causato in tutto circa 59 milioni di morti in sei anni di cui ben 39 milioni solo nel continente europeo.

Cifre che non si possono commentare. Occorre solo riflettere e ripeterle all’infinito, specie nelle scuole, perché non si cancelli mai la Memoria del più grande massacro del genere umano causato dalla follia nazi-fascista.

RICORDIAMOLI TUTTI!

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