Giù le mani dall’acqua!

10 novembre 2010 - Scritto da  
Archiviato in Ambiente, Primo piano

 

Un consorzio alternativo ad Acam tra i comuni della Val di Vara per gestire l’acqua e i rifiuti.

E’ la proposta emersa durante un’iniziativa pubblica organizzata dalla federazione spezzina di Rifondazione Comunista a Torza di Maissana per discutere del prossimo referendum nazionale “Acqua bene comune” che intende abolire tre dispositivi della legge-Ronchi sulla privatizzazione del servizio idrico. Ad avanzare l’idea è stato il sindaco di Maissana Egidio Banti, contrario a all’aggregazione della società di via Picco con il colosso bolognese di Hera, operazione data pressoché per certa dall’establishment politico spezzino dopo i gravi dissesti finanziari dell’azienda.

All’iniziativa erano presenti numerosi altri sindaci della Val di Vara: Michela Marcone di Varese Ligure, Giovanni Lucchetti Morlani di Sesta Godano, Riccardo Barotti Rocchetta Vara, Carlo Mazza di Riccò del Golfo e l’assessore Mario Scampelli per Calice al Cornoviglio. Rifondazione Comunista ha sostenuto la campagna referendaria promuovendo la modifica allo statuto degli enti locali dove è presente con i propri consiglieri.

La modifica, che impegna l’amministrazione a dichiarare l’acqua come bene comune e privo di rilevanza economica, è stata finora approvata nei comuni di Vezzano, Santo Stefano, Arcola, Ortonovo, Castelnuovo e Follo. Pur non avendo ancora modificato il proprio statuto comunale, i sindaci si sono tutti espressi a favore della totale pubblicizzazione dell’acqua pubblica.

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