Grande successo per l’iniziativa con Massimo Ciancimino, la società civile chiede partecipazione
Grande successo di pubblico per l’iniziativa di giovedì scorso organizzata dalla federazione provinciale di Rifondazione Comunista con Massimo Ciancimino per la presentazione del libro “Don Vito. Le relazioni segrete tra stato e mafia nei racconti di un testimone d’eccezione” edito da Feltrinelli e scritto a quattromnai con il giornalista Francesco La Licata. Dopo l’introduzione di Chiara Bramanti, segretaria provinciale di Rifondazione Comunista e Massimo Marcesini, vicesindaco RC di Ortonovo, il figlio di “Don Vito” Ciancimino, potente sindaco mafioso della Palermo anni ’70, è stato intervistato dal giornalista Renzo Raffaelli per poi rispondere alle numerose domande dei tanti presenti in sala.
Il centro Allende della Spezia si è infatti riempito in ogni ordine di posto soprattutto di giovani a testimonianza del grandissimo interesse sull’argomento che il libro di Ciancimino analizza raccontando gli inquietanti retroscena di un accordo oramai dato quasi per certo tra stato italiano e Cosa Nostra tra il 1992 e il 1993.
L’inizativa ha dimostrato che c’è bisogno di discutere da parte della società civile di temi tanto delicati e importanti e che riguardano la vita di tutti i cittadini italiani e che non devono esssere in alcun modo censurati. Le verità scomode che emergono da fatti tanto recenti quanto oscuri e che gettano ombre sinistre sulla politica nazionale passata e presente, devono essere conosciute in fondo dalla cittadinanza.
Presente tra il pubblico anche Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Via dei Georgofili, avvenuta a Firenze nel maggio 1993 ad opera di Cosa Nostra.
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