Il Governo contro i lavoratori pubblici! Ora basta, paghi chi non ha mai pagato
I provvedimenti decisi dal Governo sono una vera mannaia che colpisce i lavoratori pubblici e quel poco che é rimasto in piedi dello Stato Sociale.
Dopo aver preparato il terreno con due anni di vergognosa campagna del Ministro Brunetta contro i lavoratori pubblici, il Governo manda a dire al Paese che la colpa della crisi non é delle Banche, della speculazione, dei super-manager strapagati ed incapaci, della corruzione dilagante ma dei lavoratori e della spesa sociale.
L’attacco é pesantissimo:
- Il blocco dei contratti fino al 2013 provocherà una forte riduzione del potere d’acquisto degli stipendi di fronte all’inflazione e all’aumento dei prezzi.
- I lavoratori che hanno maturato il diritto alla pensione dovranno aspettare più di sei mesi a causa dello spostamento delle “finestre” e subiranno lo slittamento nel pagamento delle loro liquidazioni.
- Il taglio del 50% delle risorse utilizzate nel 2009 per il pagamento dei salari dei precari provocherà un’ondata di licenziamenti. Una scelta scellerata che, oltre a mettere in mezzo alla strada migliaia di lavoratori, produrrà un drastico peggioramento della qualità e dell’efficienza della Pubblica Amministrazione.
- E’ questa, d’altra parte, la scelta del Governo: il forte taglio delle risorse disponibili e dei trasferimenti agli Enti locali provocherà la riduzione dei servizi erogati ai cittadini – a partire da Scuola e Sanità – l’aumento delle tariffe, nuove privatizzazioni e svendite del patrimonio pubblico.
Nessuna misura é invece prevista per contrastare l’evasione fiscale, che é fortemente aumentata nell’ultimo anno, ed anzi gli evasori verranno premiati con un nuovo condono edilizio.
Questa manovra é inaccettabile e non é un caso che abbia ricevuto il plauso di Confindustria, cioè del nemico n. 1 dei lavoratori italiani.
A chi, anche nei partiti di un’opposizione parlamentare assai morbida e nel movimento sindacale, invita a fare sacrifici, occorre rispondere che i lavoratori hanno già dato.
E che le risorse necessarie ad uscire dalla crisi possono essere trovate con misure appropriate nei confronti dei grandi patrimoni, della speculazione finanziaria, dell’evasione fiscale e contributiva e magari riducendo le inutili e dannose spese militari, delle quali nessuno parla, ma che aumentano di anno in anno.
Lavoratori respingiamo con la lotta la manovra antipopolare del Governo.
Volantino contro il governo - (doc - 37.5 KB)
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