Il neo-ambientalismo elettorale di Morgillo è vergognoso

24 febbraio 2010 - Scritto da  
Archiviato in Ambiente, Primo piano

 

Con una nota stampa degna degli equilibrismi peggiori della sua politica, Morgillo riesce a dire tutto e niente in nome della propaganda elettorale. Il centrodestra brucerebbe i rifiuti ovunque, ma senza mai usare la parola inceneritore, meglio impianti o altre finzioni politiche. Il centrodestra pretende di fare la morale politica parlando di “partiti del no” ma quando si va a toccare i propri bacini elettorali Morgillo viene colto da uno straordinaria sindrome NIMBY.

E’ un caso che Morgillo si faccia paladino della Val di Vara orfana del candidato Galante? Certo che no: dopo la notte dei lunghi coltelli che ha falcidiato le candidature locali dei berlusconiani, guardacaso valdivaresi, quale migliore occasione per ammiccare a quel bacino elettorale? Ma ancora una volta, il PdL dimostra quante chiacchere sa fare e quante poche idee mette a disposizione della collettività, favorendo i costruttori di impianti nocivi e fingendosi paladini degli interessi dei cittadini: vergogna!

Morgillo promette che, se conquisterà la Regione, non permetterà che la Val di Vara diventi la sede di una discarica, ma garantisce ad un bacino di oltre 100.000 cittadini che respireranno le diossine prodotte da un inceneritore! Un ottimo programma elettorale.

Rifondazione Comunista, per la Federazione della Sinistra continua la sua battaglia contro l’incenerimento in favore della salute dei cittadini. Lo ha dimostrato la straordinaria partecipazione al No CDR Party organizzato a Melara Sabato scorso, in cui abbiamo ribadito l’unica opzione sostenibile per la salute della gente e lo sviluppo del nostro territorio: Rifiuti Zero.

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