Il nucleare ennesimo fallimento di un governo inesistente, Berlusconi si dimetta subito!
La Corte Costituzionale ha bocciato una parte del decreto legislativo per il ritorno all’energia nucleare, stabilendo che è necessario il parere della Regione interessata dall’ubicazione di un impianto. Un secondo segnale dopo aver accolto l’istanza presentata da alcune Regioni, aveva bocciato la parte della legge relativa all’urgenza del nucleare. Un’altra sconfitta sulle regole per il governo Berlusconi e per l’operazione anacronistica, di sudditanza e scellerata del nucleare.
Questo governo non da risposte concrete ai lavoratori, avallando le peggiori operazioni di sciacallaggio come a Pomigliano e a Mirafiori, dove la dignità dei lavoratori non si è piegata ed ha dimostrato che la vita non è in vendita. Questo governo è succube dei poteri forti e multinazionali avallando la svendita dei servizi pubblici attraverso l’obbligo di privatizzazione dell’acqua sonoramente bocciata da una raccolta di 1.400.000 firme referendarie, una partecipazione mai vista nella storia repubblicana che dovrà essere onorata con la partecipazione al voto referendario. Questo governo svende il territorio tra federalismi demaniali e una totale assenza di una politica energetica di prospettiva. Mentre mezzo mondo dismette impianti pericolosi, costosi, impattanti e vetusti, Berlusconi li acquisce.
Le tante firme raccolte per la proposta di legge sulle energie rinnovabili è l’ennesima prova che il popolo italiano ha più lungimiranza di un governo il cui presidente pensa solo ai suoi bassi istinti o alla sua salvezza giudiziaria. Ora anche la Corte costituzionale dimostra che questa sciatteria non è solo politica ma anche formale. E’ la conferma del fallimento del governo Berlusconi che ha ridotto il nostro paese ad un postribolo. Si dimetta!
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