La lotta alla mafia è una lotta comune, fondamentale l’informazione ai cittadini
Caro Andrea,
ti rispondo sperando anch’io di mettere fine a una querelle ormai troppo strascicata, proprio perché penso in maniera convinta che la lotta alla mafia sia una battaglia comune delle nostre rispettive forze politiche, una battaglia che vede innanzitutto coinvolti cittadini, persone della società civile che non hanno il diritto di trovare informazioni e partecipazione e non ulteriori elementi di divisione.
Tu sai bene che nell’iniziativa dell’assessore Marcesini ad Ortonovo non c’era nessun intento santificatorio nei confronti di Massimo Ciancimino ma solo la volontà di aprire un dibattito a 360 gradi sulla mafia che ci permettesse di parlare anche delle possibili infiltrazioni nel nostro territorio oltre che cominciare una seria discussione storica sui tragici fatti che sconvolsero il nostro Paese tra il 1992 e il 1993, eventi ancora oscuri e indecifrabili che minarono e segnarono profondamente la nostra Democrazia.
La difesa della stessa Democrazia passa anche nel non accettare quelle pressioni o intimidazioni che il Pdl e le destre hanno esercitato a Ortonovo nei confronti del Sindaco portandolo a scegliere di annullare un incontro di forte impatto, da tempo concordato.
Apprezzo la tua disponibilità ad un confronto diretto sul tema della mafia e della Democrazia per cui colgo l’occasione per invitarti all’iniziativa che la Federazione della Sinistra spezzina organizzerà a gennaio con la discussione sul libro “ Don Vito” alla presenza degli autori Ciancimino e La Licata.
Sarà anche l’occasione per un sereno chiarimento in cui la pregiudiziale che poniamo è, e rimarrà, la libertà di espressione.
Cari saluti
Chiara Bramanti
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