La sinistra ligure contro il Piano casa: “Una cambiale per la speculazione. Fermare il consumo di suolo”

20 ottobre 2015 - Scritto da  
Archiviato in Ambiente, Partito, Primo piano

 

 

Lunedì 19 ottobre 2015 sarà un’altra data da ricordare, una data nella quale la giunta regionale di centrodestra, guidata da Giovanni Toti, garantirà ulteriore cemento e speculazione in un territorio martoriato e devastato da frane ed alluvioni. Probabilmente il centrodestra passa all’incasso, dopo aver vinto le elezioni, favorendo lobby di costruttori e speculatori, nonostante dovrebbe apparire ovvio che la priorità della nostra regione sia rilanciare occupazione ed economia attraverso pianificazione di recupero e di presidio del territorio. Pareva difficile e del tutto irrazionale pensare che qualcuno, al di là del colore politico, potesse anche minimamente immaginare di emanare un provvedimento come questo. Soprattutto in una regione come la Liguria, afflitta negli ultimi anni da eventi drammatici di dissesto idrogeologico. 

La situazione ligure è tale per cui, con le sconsiderate scelte del passato, sarebbe auspicabile un cambio di rotta. Tuttavia la scelta di Toti e della sua giunta appare del tutto contigua con gli errori passati, attraverso anacronistiche motivazioni prive di ogni ragionevolezza, oltre ai monotoni quanto fasulli leitmotiv sul presunto rilancio del settore edilizio.

Lo stato delle cose è drammatico: la Liguria vanta primati di unità immobiliari invendute (la Provincia della Spezia si colloca stabilmente al primo posto nazionale in questa classifica, con 26 abitazione invendute ogni mille) e non è con nuove cementificazioni che si aiuta l’edilizia, non è con l’azzeramento dei controlli e delle autorizzazioni da parte dei Comuni che si rilancia l’economia, non è levando ogni vincolo nel Parco delle Cinque Terre, Montemarcello-Magra, Portovenere che si risolvono problemi legati all’occupazione.
Siamo di fronte ad un provvedimento demagogico, miope, scellerato: così si pagano esclusivamente delle cambiali in bianco alla speculazione, in una terra che frana e si innonda ad ogni pioggia.
Per fermare questa deriva, oltre alla nostra ferma opposizione, faremo una nostra proposta semplice e chiara: che venga fermato il consumo di suolo, che vengano sostenuti piani di recupero dell’edificato esistente, attraverso l’esigenza del miglioramento sismico ed energetico.
Così, realmente, il settore edile potrebbe ritrovare ossigeno ed innovazione.
In quest’ottica ci faremo promotori, nelle prossime ore, di presentare mozioni in tutti i Consigli Comunali della Provincia della Spezia finalizzate ad impedire l’attuazione del Piano Casa della giunta Toti, legando tale opposizione alle nostre proposte. Auspichiamo che il maggior numero di Consiglieri Comunali facciano propria questa iniziativa, a prescindere dalle appartenenze: la sicurezza e l’incolumità dei cittadini deve essere una priorità per tutti, per ogni schieramento politico o civico, guai a chi osa mercificarla e usarla come strumento di ricatto economico, sociale ed occupazionale.

 

Rifondazione Comunista,

Sinistra Ecologia e Libertà,

Partito Comunista d’Italia,

Possibile

Commenti

Facci sapere che cosa stai pensando, lascia un tuo commento...
e oh, se si desidera una foto per mostrare con il proprio commento, vai ottenere un gravatar!