Lettera al commissario 5 Terre, Aldo Cosentino
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di alcuni cittadini al nuovo commissario per il Parco delle Cinque Terre, Aldo Cosentino.
Preg.mo Dott. Aldo Cosentino
Commissario Parco Nazionale 5 terre
Riomaggiore (SP)
Egregio Dott. Cosentino
Siamo i rappresentanti di associazioni nonché singoli cittadini che negli ultimi anni hanno seguito con attenzione la gestione del Parco delle 5 Terre criticandone gli aspetti più negativi in termini di mancanza di trasparenza, di legittimità degli atti amministrativi emanati, di inefficiente gestione delle risorse economiche pubbliche riconosciute all’Ente, di legittimità ed efficienza nella gestione del personale comandato/assunto.
In particolare abbiamo più volte avuto occasione di sottolineare gravi carenze:
- sotto il profilo della trasparenza: mancata pubblicazione dei bilanci del parco, mancanza di regole certe sull’accesso ai documenti del parco, comportamenti arroganti e intolleranti di fronte alle richieste di informazione che provenivano anche da consiglieri comunali dei Comuni interessati.
- Sotto il profilo della gestione del personale: mancato rispetto della normativa in materia di organizzazione degli uffici, piante organiche, mobilità, di modalità assunzioni nei Parchi Nazionali, di coerenza tra gli incarichi di consulenza dati dal parco, della non adeguatezza curriculare dell’attuale Direttore del Parco.
- Sotto il profilo della struttura tecnica a supporto del Parco : ad esempio necessità di riorganizzare e potenziare la struttura tecnica con adeguata formazione ambientale, definire protocolli per le istruttorie tecniche e i procedimenti a rilevanza ambientale di competenza del parco, eliminando la attuale e confusa discrezionalità degli uffici del Parco.
- Sotto il profilo della gestione di alcuni interventi significativi come quello ad esempio del Villaggio Europa, bloccato dalla magistratura amministrativa.
Tutti temi peraltro oggetto dell’attuale inchiesta giudiziaria che ha portato al commissariamento del Parco.
Per il ruolo da Lei ora assunto, facilitato anche dall’esperienza accumulata, Le chiediamo di operare una svolta profonda nella gestione del Parco, a prescindere ovviamente da quelli che potranno essere gli esiti della inchiesta giudiziaria sulla quale non vogliamo intervenire mantenendo piena fiducia nell’azione della magistratura.
Ci auguriamo che tutti insieme Ella e noi, nella distinzione dei ruoli e nel rispetto delle competenze assegnate dalla legge, si riesca nel comune intento di raggiungere il suddetto obiettivo. A tal fine auspichiamo un incontro che ci auguriamo vivamente avvenga il più presto possibile.
Noi continueremo, nell’interesse del territorio delle 5 Terre, a svolgere – come abbiamo fatto fino ad ora – la funzione di controllo sociale e di vigilanza democratica, come compete ad associazioni e a cittadini impegnati, disponibili a confrontarci e collaborare.
Distinti saluti.
Guido Pollice, presidente nazionale associazione VAS onlus, Roma
Claudio Frigerio, presidente associazione AmbientalMente, Riomaggiore (SP)
Gerardo Brancucci, geologo, docente universitario, Genova
Marco Grondacci, ricercatore in diritto ambientale, ex assessore all’ambiente comune della Spezia
Antonia Torchi, sociologa, docente universitaria, Riomaggiore (SP)
Luciana Gelati, ex consigliere comune di Monterosso (SP)
Stefano Lapucci, apicoltore, Riomaggiore (SP)
Nicola Busco, tecnico ACAM Acque SpA, Monterosso (SP)
Ivano Rollandi, componente consiglio di amministrazione Cooperativa Agricoltura 5 Terre, Riomaggiore (SP)
Riomaggiore , 08/1072010
Timbro dell’Ufficio Protocollo del Parco 5 terre presso Stazione di Riomaggiore in data 08/10/2010, protocollo n° . 227/COMM.
anonimo
Scritto mercoledì 13 ottobre 2010 alle 21:17
ma come pubblicate la lettera di quelli che hanno passato i giorni scorsi a criticare il vostro operato? che poi sarebbero 4 persone che rappresentano loro stesse… mah….
PRC La Spezia
Scritto giovedì 14 ottobre 2010 alle 08:20
Abbiamo ricevuto una lettera condivisibile e l’abbiamo pubblicata. Questa è la dimostrazione che noi accettiamo le critiche e le controbattiamo qualora riteniamo siano infondate, ma non abbiamo pregiudiziali per chi le espone. D’altronde l’aspetto critico è un elemento che manca ampiamente nella nostra società assonnata e pervasa dal pensiero unico.
E’ il momento di costruire qualcosa, con chiunque abbia volontà di cambiare e di condividere progetti di giustizia ed equità sociale, rispetto per l’ambiente e sviluppo compatibile, tutela dei diritti di tutti.
bruni
Scritto venerdì 15 ottobre 2010 alle 15:21
riusciremo a recuperare almeno le briciole di tutto quello che si sono intascati?