Ora i ricchi ridono…
Dichiarazione Irpef del 2010 = 23.057.981 €
Dichiarazione Irpef del 2009 = 14.532.538 €
Differenza 2009-2010 = +8.525.443 €
Ebbene si, otto milioni e mezzo in più rispetto all’anno precedente! Il reddito di Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio, rimane dunque il più ricco tra i parlamentari della Repubblica: è quanto emerge dalla consultazione delle dichiarazioni patrimoniali di parlamentari e membri del’esecutivo, a disposizione del pubblico. Cinque appartamenti a Milano, due box sempre a Milano, e un terreno ad Antigua, alla voce “variazioni in aumento” compaiono l’acquisto di un immobile sul Lago Maggiore a Lesa (Novara), la costruzione di un immobile sul terreno di Antigua e l’acquisto di un altro pezzo di terra sempre nei Caraibi. Insomma, al passo con i tempi!
Per quanto riguarda i ministri, il più “impoverito” risulta essere proprio quello dell’Economia, Giulio Tremonti. Nella dichiarazione del 2009 relativa ai redditi del 2008, infatti, Tremonti ha dichiarato un imponibile di soltanto 39.672 euro rispetto ai 4,5 milioni dell’anno precedente. Il titolare dell’Economia ha iscritto un credito d’imposta di 70.376 euro. Nello specifico, il reddito complessivo di Tremonti è stato pari a 176.897 euro, ma con oneri deducibili dal reddito per 137.225 euro che hanno fatto scendere l’imponibile a 39.672 euro. La notizia, che ha suscitato una certa “curiosità”, è stata chiarita da fonti del ministero dell’Economia, che hanno spiegato come il “calo” sia dovuto al fatto che Tremonti ha lasciato lo studio professionale di avvocato tributarista.
Ma se allarghiamo le nostre vedute alla Camera dei deputati, la top ten è tutta targata Pdl: dopo Silvio c’è Santo Versace (5.190.127 €), poi Antonio Angelucci (3.530.528 €), Amato Berardi (2.788.482 €), Giuseppe Consolo (2.524.904 €), Gaetano Pecorella (1.490.083 €), Niccolò Ghedini (1.345.235 €), Donato Bruno (1.293.235 €), Giulia Bongiorno (1.288.440 €) e Denis Verdini (1.282.034 €).
Crisi economica? Quale crisi economica? Ora si spiega perchè la PdL e il governo sono fissati con l’ottimismo e nel non vedere come vanno le cose nel paese. E’ evidente che disoccupazione e licenziamenti, abbassamento del potere d’acquisto di salari e pensioni e carovità non visibili se si maneggia con dichiarazioni dei redditi di tale portata. Ma la gente non vive con queste cifre, anzi se le sogna di notte insieme ai numeri del superenalotto!
Tutti stanno in crisi, con le pezze al culo o in cassa integrazione, e loro stanno bene, e l’antipolitica non si affaccia più sugli schermi di canale 5.
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