Piano Casa, ovvero lo strano caso del Dottor Morgillo o Mister Cemento

Stranezze della propaganda berlusconiana: due settimane fa mentre arringava la cittadinanza arcolana vittima dell’alluvione, il consigliere regionale del Pdl Morgillo tuonava contro 40 anni di cementificazione della sinistra spezzina, rea di esser causa dei mali che affliggono i cittadini.
Il Pdl lericino è stato anche in grado di strumentalizzare la mozione proposta dall’assessore di Rifondazione comunista a Lerici, Verusckha Fedi, e approvata dal consiglio comunale che pone una moratoria del cemento.
Oggi si scoprono le carte e, passata la verve ambientalista del Pdl spezzino, Morgillo tuona contro la mancata approvazione di un suo emendamento che avrebbe reso applicabile il piano casa nel territorio del Parco di Montemarcello.
Alla faccia della coerenza o forse più semplicemente la più sincera natura cementificatrice di Morgillo gode delle metamorfosi del famoso personaggio di Robert Louis Stevenson. Rifondazione Comunista non può che esser lieta del fatto che in un’area delimitata da un parco regionale si impedisca ulteriori impermeabilizzazioni di suolo, auspicando che tale linea sia coadiuvata da un’incentivazione al presidio agricolo, panacea contro l’abbandono ed il dissesto del territorio.
Scarica la rassegna stampa 23/2-26/2 sul Piano Casa in Liguria:
- Secolo XIX - 23.02.11 -
(pdf - 776.79 kB)
- Secolo XIX - 25.02.11 -
(pdf - 634.73 kB)
- Secolo XIX - 26.02.11 -
(pdf - 607.69 kB)
- Corriere Mercantile - 26.02.11 -
(pdf - 1.71 MB)
enrico calzolari
Scritto domenica 27 febbraio 2011 alle 14:53
Nella riunione che si tenne in sala consigliare prima della partenza per Cancun, in cui erano presenti Fresco e Fedi, osservai che – per gli argomenti trattati di valenza ambientale – avrebbero dovuto essere presenti tutti i consiglieri comunali ed auspicai che, al ritorno da Cancun, ciò avvenisse.
Ciò non è avvenuto, ma a far riemergere l’argomento, ci ha pensato la bagnata da record del 23 dicembre, superiore in intensità anche a quella di Porto Venere.
In quanto ambientalista da più di cinquant’anni, ed ancorché io sia iscritto al PD dell’altra costa del golfo, plaudo all’operazione di politica ambientale che la compagna Fedi è riuscita ad attuare nella natia Lerici, da troppo tempo feudo degli immobiliaristi più voraci.
Chiedo però all’assessore di non insuperbirsi del risultato politico ottenuto, perché , purtroppo, ciò è stato possibile per la gravità dei danni subiti dal territorio e non per una sana riflessione comune sullo stato dell’ambiente e sui rischi connessi alle variazioni climatiche, problemi che io avevo già denunciato mentre sedevo sui banchi del consiglio comunale in rappresentanza dei Verdi.
Proprio per le mie approfondite osservazioni il mio strano compagno “Verde” Giorgio Tedoldi (forse più rosso che verde) ebbe a dire in seduta consigliare, quando non mi presentai più nella successiva tornata amministrativa, che finalmente un “catastrofista” se ne era andato.
Il catastrofista se ne era si andato, ma purtroppo le catastrofi no.
Enrico Calzolari
Veruschka Fedi
Scritto domenica 27 febbraio 2011 alle 21:29
Ciao Enrico,
concordo assolutamente che il risultato politico ottenuto a Lerici circa la sospensioni delle nuove edificazioni sia stato possibile solo per l’emergenza che si è creata e non tanto per una presa di coscienza della tutela del territorio legata al cambiamento climatico; o meglio, oramai forse anche i più scettici hanno capito che il cambiamento climatico è in atto però sono ancora lontani anni luce dal fatto che la causa principale del cambiamento siano le attività dell’uomo e che pure la pianificazione del territorio contribuisce ad accentuare gli effetti negativi del clima. Basta pensare che nella fase di discussione della nostra proposta di sospensione, l’obiezione più gettonata era quella che molte frane sono avvenute dove non ci sono costruzioni! Il dramma è che molti amministratori, consiglieri e politici ne sono ancora convinti!!! Questo per dire che sono assolutamente conscia che il processo culturale è sicuramente ancora molto lungo, almeno per questa classe dirigente; nello stesso tempo credo questa sia stata l’occasione per discutere e aprire uno spiraglio per un nuovo modo di pianificare nel futuro.
Perchè a questo spiraglio se ne affianchino altri è assolutamente necessario agire anche nella cosiddetta società civile, e questo era stato lo spirito dell’iniziativa “Verso Cancun 2010” e questo sarà lo spirito dell’iniziativa del “Dopo Cancun”…….è vero sono in ritardo e me ne scuso, ma l’iniziativa ci sarà e non sarà l’ultima anche se le altre saranno articolate in modo differente, la crisi ambientale verrà sempre legata a doppio filo alla crisi sociale ed economica globale.
Anche se i miei tempi sono un pò dilatati mi sento di dirti ….a presto!
enrico calzolari
Scritto martedì 1 marzo 2011 alle 12:14
Ringrazio per la risposta e per la promessa di nuove iniziative ambientaliste.
Debbo annotare che nel PD spezzino si è proceduto a nominare un responsabile dell’ambiente (Adriana Pellegrini) che spero voglia iniziare a far qualcosa.
Purtroppo non sarà facile, data la presenza di una vischiosità anti-ambientalista che risale alla logica operaista.
In una recente riunione svoltasi fra circoli del PD sulla presentazione del bilancio comunale della città ho chiesto perché non si sia mai pensato di trasformare a metano gli autobus cittadini, specie quelli che effettuano servizi in pianura, partendo dal fatto che ACAM vende metano alla Spezia e quindi si realizzerebbe una diminuzioni dell’inquinamento in città e contemporaneamente un aumento dei ricavi ACAM, distraendo il flusso di questi ricavi alle Sette Sorelle.
Cosa se ne pensa nel Vostro partito?
Saluti.
enrico