Registro delle unioni civili, un passo verso la Civiltà

3 febbraio 2011 - Scritto da  
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Lo Statuto del Comune della Spezia è il documento prioritario che stabilisce quali sono le linee guida che ispirano l’azione dell’Ente, per questa ragione abbiamo voluto che fosse sancito nella parte relativa ai principi il riconoscimento e la tutela della famiglia ma anche di altre forme di convivenza. L’approvazione di questa modifica diventa importante per i futuri atti amministrativi che il Consiglio Comunale dovrà compiere, il primo fra tutti deve essere la costituzione del registro delle unioni civili che assicuri una serie di servizi che il Comune ha il dovere di dare, senza discriminazioni.

In un momento drammatico per questo paese in cui si fa un gran parlare del rispetto per la vita privata dei cittadini ,riteniamo intollerabile che non sia rispettata la volontà di potere avere legami affettivi e di reciproca solidarietà anche fuori dal matrimonio, senza che questo comporti discriminazioni o insopportabili vessazioni come quella di non poter assistere e prendere decisioni nel caso di malattie del convivente o di non poter usufruire di permessi lavorativi per l’assistenza. Questi elementari diritti nulla tolgono alla famiglia tradizionale ma sono soltanto elementi di civiltà.

L’accesso a contributi comunali o agli alloggi popolari devono essere concessi sulla base delle necessità dei nuclei familiari, siano essi tradizionali o di fatto.

Le dichiarazioni dei consiglieri di centro destra sono soltanto demagogia spicciola, infatti se loro fossero veramente interessati alla tutela della famiglia dovrebbero in primo luogo condannare i comportamenti del Leader del loro partito, il Consigliere De Luca sempre pronto a portare il punto di vista dei Cattolici in Consiglio Comunale dovrebbe uscire immediatamente dal Pdl e invitare i cattolici a non votare quel Partito. Berlusconi con la sua politica economica sta affamando le famiglie e con i suoi comportamenti “privati” stà demolendo l’idea stessa di famiglia tradizionale.

Ritengo quindi che sull’ approvazione delle modifiche allo Statuto il Pdl riesca ad avere solo una posizione ipocrita, il Gruppo di Rifondazione Comunista subito dopo l’approvazione del riconoscimento di altre forme di convivenza comincerà a lavorare perché nei limiti dell’ordinamento comunale siano estese le tutele anche alle famiglie di fatto.

Simona Cossu

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