Rifondazione sempre al fianco dei portuali, fin dal primo momento
La lettera dei lavoratori portuali apparsa lo scorso 7 agosto sul Secolo XIX che chiama in causa Rifondazione Comunista spezzina ci permette un interessante spunto di riflessione e di denuncia politica rispetto alla delicatissima situazione lavorativa creatasi nel porto spezzino in termini di assenza di condizioni di sicurezza, turni e orari massacranti, straordinari non riconosciuti oltre al clima intimidatorio di ottocentesca memoria operato dalle aziende nei confronti di quei lavoratori che si sono permessi di avere un rapporto una comunicazione con Rifondazione Comunista.
Il lavoratore che più di tutti aveva reclamato per le pessime condizioni a cui sono sottoposti i portuali ha pagato in prima persona le vergognose ripicche padronali che animano il porto spezzino. Tale lavoratore licenziato ha subito ricevuto copertura legale dal compagno Massimo Lombardi e ci sono ottime possibilità che ottenga il reintegro nel proprio posto di lavoro. Rifondazione è stata la prima a dare voce ai portuali e ribadisce la sua continua presenza al loro fianco nelle lotte per i diritti, le condizioni di lavoro e la loro sicurezza.
Abbiamo organizzato con loro assemblee nella nostra sede di via Lunigiana e, lo scorso giugno, i nostri consiglieri comunali Simona Cossu ed Edmondo Bucchioni hanno presentato una mozione che invitava il Sindaco a far luce su preoccupanti segnalazioni raccolte da alcuni lavoratori sulle loro condizioni nella movimentazione merci in Porto.
Ma tale mozione che non è stata approvata perché non votata dai consiglieri del Partito Democratico: è importante sottolinearlo, come avevamo allora prontamente denunciato a mezzo stampa.
Dopo il primo licenziamento ne sono seguiti altri quattro di carattere esclusivamente politico ed è lì che abbiamo contattato la Cgil, che ci ha chiesto di attendere per meglio vagliare la situazione e non esporre al rischio ulteriori lavoratori. D’accordo con la Cgil, Rifondazione ha lasciato volutamente spazio in prima persona all’organizzazione sindacale ma, ci teniamo a precisare, mai abbandonando i lavoratori e le loro vertenze.
Prova ne è stata l’iniziativa organizzata alla festa provinciale di Liberazione lo scorso luglio a Falconara di Lerici dove sono intervenuti tra gli altri lo stesso segretario Cgil Lorenzo Cimino, il sindaco della Spezia Massimo Federici e alcuni portuali spezzini. ll nostro impegno in loro difesa rimane forte e proprio in quest’ottica ribadiamo il nostro contrasto con la linea del Pd che in provincia ha preferito scegliere Confindustria, la nemica nuemro uno dei lavoratori e dei loro diritti, specie in questo periodo storico. Per questo la nostra uscita dalla giunta provinciale ha come elemento rafforzativo i problemi del lavoro in tutti i suoi aspetti, e non va dimenticato.
Rifondazione Comunista della Spezia agirà su tutti i canali possibili: da quello istituzionale a quello sindacale, ma anche utilizzando la mbilitazione e la lotta dei lavoratori e dei cittadini perché NEL PORTO TORNINO AD ESISTERE CONDIZIONI di LAVORO UMANE E LEGALI.
Chiara Bramanti
segretaria prov.le PRC La Spezia
Maurizio Fontana
responsabile prov.le Lavoro PRC La Spezia
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