Salviamo la Sanità pubblica!

24 marzo 2010 - Scritto da  
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Cinqua anni fa Liguria la giunta Biasotti ci ha lasciato un’eredità di conti in rosso e di inefficienza spaventosa.

Ma il governo Berlusconi ha tagliato enormi fondi in ricerca e sviluppo della sanità pubblica favorendo le cliniche private e i potentati delle case farmaceutiche. Per la nostra città il centrodestra al governo della regione aveva ipotizzato di far realizzare il nuovo ospedale Sant’Andrea ai privati pagandolo di più del previsto e dimostrando di non essere nemmeno capace a fare la gara d’appalto.

Giustamente punito alle elezioni regionali del 2005, il centrodestra ligure nei successivi cinque anni all’opposizione ha perso inutile tempo nella più pura demagogia “ciurlando nel manico” sui ritardi nelle liste d’attesa per i cittadini, un problema effettivo ma dovuto anche alla carenza di strutture e mezzi per i nostri ospedali causata proprio dai disastri della gestione precedente.

Nel frattempo la giunta Burlando finalmente trovava i finanziamenti interamente pubblici per la realizzazione del nuovo e moderno ospedale del Felettino, dopo aver colmato l’enorme dissesto economico causato dallo stesso Biasotti.

La Federazione della Sinistra si batterà perchè la sua realizzazione avvenga entro la fine della prossima legislatura: per ottenere questi risultati è necessario sconfiggere Biasotti, il vecchio che torna e far vincere Claudio Burlando, rafforzando la nostra presenza in consiglio regionale.

Inoltre non vogliamo solo l’abbattimento delle liste d’attesa e il miglioramento dei servizi sanitari erogati ma anche l’incremento dei servizi di prevenzione, specialmente quelli sugli infortuni e le malattie sul lavoro, e l’incremento dell’offerta extraospedaliera con maggior attenzione ai servizi domiciliari per gli anziani.

Infine occorrono seri investimenti sulla ricerca che si sviluppino in tutto il territorio regionale per migliorare la risposta alla domanda di salute dei cittadini e sviluppare occupazione di qualità, in rapporto sempre più stretto con l’Università.

Fa specie che proprio nel paese della sanità privata, gli USA, sia appena passata la storica riforma che garantisce a milioni di americani un servizio sanitario pubblico dopo tre secoli di assoluto individualismo mentre solo in Italia il centrodestra continua imperterrito la logica del profitto e del mercato per togliere il diritto alla salute ai poveri e meno abbienti.

«Il neoliberismo è alle corde anche in quella che è stata la propria patria – ha dichiarato Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista – grazie anche all’audacia e la tenacia con cui il presidente Obama ha sostenuto la riforma sanitaria contro le pressioni di lobby, interessi corporativi e oltranzismi ideologico-religiosi».

E allora siamo noi i veri anticorpi del berlusconismo devastante che ha intaccato ogni ganglio della vita pubblica di questo paese, tentando di privatizzare tutto, democrazia (e sanità) compresa.

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