Stiamo tutti con Emergency
Domani, sabato 17 aprile dalle ore 17 alle 19 in Corso Cavour angolo via Rattazzi, in concomitanza con la manifestazione nazionale che Emergency ha indetto a Roma, alla Spezia è organizzato un presidio per chiedere la liberazione dei tre compenti italiani di Emergency arrestati nei giorni scorsi dalla polizia afghana.
L’Italia che ripudia la guerra, come scritto nella nostra Costituzione, non può accettare l’occupazione militare di un altro stato, ne la complicità alle peggiori nefandezze di un conflitto sempre più sporco e di cui siamo totalmente all’oscuro. L’Italia che impiega 2 milioni di euro al giorno per spese militari e inganna gli italiani parlando di “guerra in nome della pace”, lascia che il governo afghano, fantoccio della CIA, arresti gli unici autentici operatori di pace che operano da anni in quella terra martoriata da sempre da occupazioni e guerre di ogni tipo.
Dove a pagare è sempre lo strato più basso di una popolazione poverissima e mai i potenti locali signori della guerra e dell’oppio, i veri padroni, assieme a USA e Regno Unito, dell’Afghanistan. Emergency è in Afghanistan da prima dell’occupazione americana e da sempre salva vite umane, senza guardare al colore della pelle, ne alla religione, ne alla provenienza di quanti chiedono ricovero nei loro ospedali. Spesso sono bambini, donne e vecchi colpiti da cluster bombs e mine seminate in lungo e in largo nei decenni.
Il governo italiano, complice di questa vergognosa e criminale guerra dove i nostri VERI operatori di pace sono diventati scomodi testimoni da eliminare, dimostra un’increbiblie incapacità politica nel non riuscire ad ottenere il ritorno in patria di propri cittadini arrestati.
Delle due l’una: o il governo è scandalosamente complice di questa operazione, e sta lasciando loro in pasto i nostri medici ai suoi stessi alleati, oppure non ha la benchè minima forza politica di farsi loro sentire.
Per questo, oltre che mostrare solidarietà a Gino Strada e a tutta Emergency, chiediamo con forza l’uscita immediata dell’Italia da ogni guerra in cui è coinvolta e la liberazione immediata dei tre ostaggi, prigionieri questa volta non delle forze “del male” ma degli stessi “amici” americani.
La Federazione della Sinistra della Spezia chiama a raccolta tutta la cittadinanza spezzina al presidio di domani e chiede dimissioni del ministro Frattini e di tutto il governo Berlusconi, ormai al capolinea.
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