Soccorso sanitario urgente, Bucchioni (Prc La Spezia) chiede la convocazione della Commissione Sanità

26 gennaio 2017, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

Si richiede la convocazione della Commissione Sanità per affrontare le problematiche inerenti il soccorso sanitario urgente, in particolare il 118 La Spezia.

Sono evidenti le difficoltà del Pronto Soccorso nel reperire le barelle per sistemare i pazienti in attesa di visita con il relativo fermo delle ambulanze, prive  della lettiga occupata e di conseguenza non operative.

A questo proposito riporto la personale esperienza lavorativa: la scorsa domenica mattina in via Carducci si è verificato un incidente stradale e rimaneva coinvolta una donna in stato interessante al quinto mese con forti dolori alla pancia.

Dopo circa dieci minuti dalla prima chiamata al 118 sollecitavo l’arrivo dell’ambulanza: mi si rispondeva che al momento non vi erano mezzi disponibili e che sarebbero giunti da Brugnato.

Penso che sia un fatto grave far attendere una donna incinta per circa venti minuti l’arrivo del soccorso sanitario.

Chiedo che i responsabili possano venire in commissione per valutare le possibili soluzioni affinché simili situazioni non abbiano a ripetersi.

Edmondo Bucchioni,

capogruppo Prc comune La Spezia

Chiusura del 118 spezzino: riduzione di costi in cambio di ritardi sui soccorsi. Ecco come ci vogliono accorciare la vita

9 luglio 2012, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

I tagli alla sanità continuano ad essere ipotizzati esclusivamente da un punto di vista economico non tenendo minimamente in considerazione la qualità e la professionalità dei servizi messi a disposizione dei cittadini.

La Regione Liguria non sembra fare eccezione ora che propone un unico coordinamento delle chiamate con le richieste di aiuto per le emergenze a Genova, sopprimendo così la centrale operativa della Spezia (oltre quelle di Lavagna e una sul ponente).

Questo aumenterà il rischio di ritardi nella gestione delle emergenze oltre a disperdere tutto il lavoro di formazione su medici e infermieri in funzione dell’emergenza che alla Spezia ha ottenuto peraltro ottimi risultati, tanto che il 118 spezzino ha il minor tasso di mortalità nel soccorso dei casi di cardiologia. Ci si chiede con quale logica si debba chiudere ciò che funziona, in una situazione della sanità locale oramai al limite della sostenibilità, con il numero di posti letto al di sotto della media regionale e nazionale.

La provincia spezzina, così come tutta la Liguria, ha una conformazione del territorio assolutamente difficoltosa, con entroterra poco raggiungibili (pensiamo solo alle Cinque Terre e alla Val di Vara) per non dire del fortissimo aumento della popolazione nella stagione estiva e della popolazione anziana. Per questo pensare di dirigere le operazioni di soccorso da Genova diventa una vera assurdità.

Il diritto alla  salute non può continuare ad essere paragonata ad una merce. Il recupero delle risorse il governo le deve andare a recuperare con una lotta alla corruzione efficace, settore a cui la Sanità non è certo esclusa così come la lotta all’evasione fiscale deve essere affrontata con una vera riforma e non con blitz mediatici di facciata.

Rifondazione Comunista/Fds La Spezia