Assemblea pubblica delle Fasce Rosse: sabato 10 Marzo al CAMeC della Spezia

Un’assemblea pubblica e una mostra fotografica per celebrare la straordinaria esperienza dei volontari delle Fasce Rosse nel territorio spezzino dopo l’alluvione del 25 ottobre scorso. L’iniziativa si terrà sabato 10 marzo dalle ore 10 presso il museo Camec di piazza Battisti 1 alla Spezia.

Le tragiche vicende accadute il 25 Ottobre 2011 nella Provincia della Spezia, da Ameglia alle Cinque Terre e nella vallata del Vara (Borghetto Vara, Brugnato, Pignone, Cassana) hanno messo in discussione tematiche che parzialmente si conoscevanocome il consumo del territorio, e che tutt’ora sono all’ordine dell’agenda politica delle amministrazioni comunali e dei partiti di governo e di opposizione.

Il nostro compito è quindi cercare di intervenire su queste tematiche creando un percorso partecipativo coinvolgendo i territori alluvionati e non solo. La nostra presenza sui territori alluvionati sin dall’inizio dell’alluvione e grazie al contributo vero delle Brigate di Solidarietà Attiva, ci ha permesso per la prima volta di entrare in contatto con una realtà a noi conosciuta ma distante dalla nostra pratica politica.

Lo sforzo organizzativo che si è fatto ha trovato riscontro sia sul territorio locale che su quello Nazionale. In tutto sono stati coinvolti più di 1500 volontari che con passione e competenza hanno portato un vento d’aria nuovo sul modo di stare insieme ma anche sul modo di fare politica.

Il nostro compito oggi è quello di cercare di dare continuità a quel percorso facendo tesoro dell’esperienza.

Per queste ragioni vogliamo richiamare tutti i volontari non solo delle Fasce Rosse e delle BSA, ma anche coloro che sono intervenuti autonomamente autoorganizzandosi, all’assemblea del 10 marzo dove verrà inaugurata una mostra fotografica dei lavori svolti sul campo.

Programma in aggiornamento

  • 10.00 Inaugurazione mostra fotografica
  • 10,30 Introduzione di Massimo Carosi
  • 11.00 Interventi e saluti
  • 13.00 Pausa con rinfresco rosso offerto dai compagni Rifondazione Comunista
  • 14.30 Ripresa interventi
  • 17.00 Intervento di Francesco Piobbichi
  • 18.00 Conclusioni

***Alle ore 20:30 cena e pernottamento da Ruggero a Brugnato***

Prc La Spezia: “Al sequestro del cantiere di Romito occorrono conseguenze politiche”

29 febbraio 2012, by  
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Esprimiamo soddisfazione per l’atto di confisca preventiva del cantiere del complesso commerciale e residenziale in costruzione a Romito Magra, nel comune di Arcola. Il sequestro evidentemente legittima le preoccupazioni espresse in queste settimane da associazioni e cittadini circa la necessità di cementificare ulteriormente una porzione di territorio che è stata soggetta ad esondazione.

Da Arcola alla Val di Vara occorre rivedere le politiche di gestione del territorio in salvaguardia, evitando di stigmatizzare chi chiede da tempo un’inversione di tendenza rispetto al modello cementificatorio, approntando iniziative globali di messa in salvaguardia dal rischio idrogeologico e strutturando sistemi economici che siano redditizi per il territorio e non lo sfruttino lasciandoci in eredità capannoni vuoti e disoccupazione.

Chi contesta il progetto sul piano formale ha la nostra solidarietà, tuttavia la discussione deve essere su ben altro. Il problema non è se il progetto avesse superato conferenze dei servizi, vagli di enti, commissioni e quant’altro, perché tutto ciò è avvenuto prima del 25 ottobre.

Oggi il comune di Arcola deve assumersi la responsabilità di prendere atto che le condizioni post alluvionali impongono una riflessione sull’opportunità di impedire certe scelte.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Prc La Spezia: “Sabato 10 marzo al Camec assemblea con i volontari delle Fasce Rosse. Per lottare contro la speculazione del nostro territorio”

25 febbraio 2012, by  
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Un’assemblea nazionale si terrà sabato 10 marzo al Camec della Spezia per ricordare la straordinaria esperienza delle “Fasce Rosse” durante l’alluvione spezzina del 25 ottobre scorso. Nell’occasione sarà inaugurata anche una mostra fotografica con gli scatti più significativi di quelle incredibili giornate tra Borghetto, Fiumaretta, Brugnato, Aulla, Vernazza.Dopodichè tutti a Brugnato a porre una significativa “ultima pietra” sul cantiere del famigerato outlet, ancora difeso dalle amminsitrazioni locali nonostante quanto accaduto quattro mesi fa.

Una tragedia che ha creato una ferita profonda nella nostra comunità, a partire dalle persone che hanno perso la vita”  -ricorda Massimo Lombardi, segretario provinciale spezzino di Rifondazione Comunista- “ma ciò ha fatto emergere anche il grande spirito di solidarietà. La nostra presenza sui territori alluvionati ci ha fatto toccare con mano il dolore della nostra gente, l’umanità dei tanti volontari che abbiamo coordinato.

Le “Fasce Rosse”, per ricordare quegli operai che alla fine dell’800 lavoravano con un pezzo di stoffa rossa al braccio al cantiere della Pontremolese, – prosegue Massimo Carosi, responsabile PRC del Partito Sociale- sono i quasi 400 volontari che con passione e competenza sono arrivati alla Spezia e hanno portato un vento d’aria nuovo sul modo di stare insieme ma anche sul modo di fare politica. Il nostro compito oggi è quello di cercare di dare continuità a quel percorso facendo tesoro dell’esperienza acquisita, ricostruendo così un protagonismo sociale che intreccia la questione di classe col rafforzamento dei legami tra le persone e la costruzione di comunità solidali che contrastino ’lindividualismo e la solitudine come fatto culturale e concreto del modello capitalistico. Di questo discuteremo sabato 10 Marzo al CAMEC.

Questa tragedia ha dimostrato” – conclude William Domenichini, responsabile Ambiente e Territorio del PRC – che è impensabile continuare a operare scelte nella logica dell’urbanistica contratta, senza coniugare con saggezza le necessità economiche di una comunità con gli equilibri ambientali del territorio. Le politiche cementificatorie hanno fallito consentendo la distruzione del territorio: smettiamola con gli accanimenti terapeutici, occorre pianificare un modello economico compatibile. Per queste ragioni le Fasce rosse si incontreranno per discutere come proseguire gli interventi e per posare una simbolica pietra tombale a Brugnato, insieme ad ogni partito o associazione che contrasterà l’outlet. Perciò sosteniamo pienamente la richiesta di Legambiente alla Regione Liguria di riaprire la procedure di Valutazione di Impatto Ambientale relativa all’outlet, in virtù delle prescrizioni poste dall’Autorità di bacino.

Rifondazione Comunista/Fds La Spezia

Fasce Rosse e Rifondazione: “Felici di vedere Borghetto rinascere. Un grazie di cuore al signor Ivani per la grande ospitalità”

20 febbraio 2012, by  
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Una delegazione delle Fasce Rosse era presente sabato scorso a Borghetto Vara, invitata alla riapertura del bar del paese a quattro mesi dalla terribile alluvione del 25 ottobre 2011.

Un momento di commozione e felicità dopo tanta sofferenza, ancora visibile negli occhi delle persone che hanno vissuto da vicino la tragedia. Ma abbiamo visto anche tanta voglia di ricominciare e di rialzarsi, quella voglia che crediamo di aver contribuito a far rinascere, armandoci di guanti e pala, in quei dramamtici giorni.

Desideriamo quindi ringraziare tutta la comunità di Borghetto e in particolare il signor Italo Ivani per la sua gentilezza e ospitalità, a nome di Rifondazione Comunista e di tutti quei ragazzi delle Fasce Rosse giunti in aiuto da ogni parte d’Italia che porteranno sempre nel cuore questa incredibile esperienza di solidarietà.

 

Rifondazione Comunista La Spezia e Fasce Rosse

Si muovono i mezzi nell’area dell’outlet? Non c’è più buon senso!

17 febbraio 2012, by  
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Il sindaco Galante ha dato il via libera, la Regione ha posto l’alt demandando all’autorità di Bacino, quest’ultima ha rimbalzato dicendo decidano i sindaci, ma la vicenda Outlet non può essere ridotta ad una questione tra passacarte ed azzeccagarbugli: è una questione politica.

E’ accettabile secondo ragione continuare a pensare che un’area alluvionata, dove il 25 ottobre ha visto la distruzione e l’esondazione dei corsi d’acqua presenti, venga destinata alla cementificazione di decine di negozi e asfaltata per migliaia di posti auto?

E’ accettabile che in un territorio martoriato dall’abbandono e dall’incuria si trascuri bellamente il rilancio dell’agricoltura, di attività boschive e di tutte quelle nuove opportunità tecnologiche ed ambientalmente più compatibili e più efficienti?

Tutto questo a pochi mesi da quell’evento catastrofico! Non abbiamo alternative: o si punta ad uno sviluppo compatibile con i territori, oppure questa classe dirigente, se è possibile definirla così, detterà il declino inesorabile del nostro tessuto produttivo e sociale. E’ l’ora di mobilitarsi e lo faremo con tutti coloro i quali hanno portato la loro solidarietà, il loro contributo e la loro energia per aiutare la gente della Val di Vara a superare il 25 ottobre. Lo faremo contro chi pensa di poter usare il nostro territorio come una merce.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Brugnato: strumentalizzazioni indecenti dell’Adoc, sicurezza e rilancio economico anche senza outlet

8 dicembre 2011, by  
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Siamo sgomenti di fronte alla strumentalizzazione politica della rappresentante dell’Adoc Elisabetta Sommovigo. Se avesse avuto l’accortezza di leggere attentamente il nostro documento avrebbe potuto cogliere l’occasione di aprire un dibattito serio e responsabile sul destino del territorio valdivarese, invece ha preferito prestare il fianco a chi, incurante di ciò che è accaduto il 25 ottobre scorso, continua a pensare che il modello economico che punta su cementificazione e precarizzazione del lavoro sia l’unico possibile. Bene ha fatto la Regione a congelare il progetto, bene farà l’Autorità di Bacino a rendere più restrittivi i vincoli.

Rifondazione Comunista non accetta lezioncine da chi evidentemente preferisce evitare la realtà, pur di consentire speculazioni sul territorio e sui lavoratori. La nostra proposta politica passa in primo luogo per la salvaguardia della vita della gente: se il 25 ottobre scorso l’outlet fosse stato aperto sarebbe stata una carneficina. Ora se la Sommovigo non si rende conto di un dato tanto elementare è sconcertante.

Se le amministrazioni locali portassero avanti una proposta incentrata sulla tutela del territorio, dall’agricoltura biologica alla manutenzione, dal recupero edilizio a quello urbanistico, dalla silvicoltura allo sviluppo di sistemi di filiera corta, parliamo di un modello che va ben oltre 500 posti di lavoro. Ma la miopia di chi vede la val di Vara come un territorio da colonizzare è imbarazzante, così come la grave menzogna proposta nel tentativo di nascondere la verità: l’area dell’outlet non solo è stata spazzata via dal Vara, ma evidentemente la Sommovigo non ha nemmeno mai visto le carte del PAI, dove era già stato previsto nel 2003 ciò che è avvenuto il 25 ottobre.

Per questo motivo riteniamo che tali dichiarazioni siano, oltre che miopi, lesive ed insultanti. Rifondazione ha organizzato centinaia di volontari che hanno spalato fango, lo stesso che la Sommovigo tenta di gettarci addosso maldestramente. Ma si sbaglia di grosso: la nostra proposta politica fonda sulla coscienza di chi ha visto con i propri occhi quella tragedia e strutturando un modello economico diverso da quello che viene difeso con le unghie da banche e speculatori.

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Blocco dell’outlet di Brugnato: vittoria della ragione!

7 dicembre 2011, by  
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La delibera della giunta ligure che «congela» i lavori per l’outlet di Brugnato è una vittoria di chi, come Rifondazione Comunista, ha chiesto all’indomani della tragedia del 25 ottobre scorso, di invertire totalmente la rotta contro la cementificazione del territorio.

Rifondazione confida che la revisione dei piani di bacino sia la più restrittiva possibile, ma il vero nodo è che i vincoli c’erano già prima dell’alluvione, mentre le amministrazioni locali hanno sempre tentato di aggirarli.

La battaglia di civiltà per la difesa di un bene comune come il nostro territorio non è certo chiusa qui. Plaudiamo ad una decisione saggia della giunta Burlando, che deve dare segnali innovativi su ciò che di sbagliato è stato fatto fino ad oggi in tema di pianificazione territoriale. Rifondazione ha già dato il primo segnale e grazie ai nostri consiglieri comunali Ortonovo ha già deliberato la moratoria del cemento.

Rifondazione Comunista, dopo aver organizzato centinaia di volontari, le fasce rosse” che tutt’oggi lavorano nei luoghi del disastro, aprirà un’azione politica seria di rilancio di un’economia di riproduzione: agricoltura sostenibile, silvicoltura e rimboschimento, ristrutturazione e recupero edilizia ed urbanistico. Altro che grandi opere, servono piccole opere ma che cambino in meglio la qualità dell’occupazione e della vita della gente.

Federazione provinciale PRC La Spezia

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