Comunali Sarzana, Marchi: “Un’alternativa plurale di sinistra per battere destra e centro”

20 novembre 2022, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

Pare ormai certa la scelta del Partito Democratico di appoggiare la candidatura Renzo Guccinelli al prossimo appuntamento elettorale. 
 
Questa scelta va a delineare una coalizione marcatamente centrista, non tanto per il nome del candidato ma per gli appoggi delle forze politiche che lo sosterranno.
 
Come Rifondazione Comunista crediamo che per battere le destre e rappresentare realmente la fasce più deboli della popolazione, soprattutto in una fase così difficile per il nostro paese, ci sia bisogno di un’alternativa realmente di Sinistra; non si possono più continuare a sposare ricette sporcate da centrismo che altro non sono che compromesso di palazzo, nulla di più lontano dalle esigenze dei cittadini e delle cittadine. 
 
Lo confermano le scelte che vediamo in giro per l’Italia, con Italia Viva sempre di più partito delle poltrone al tavolo dei vincitori, che ad esempio a Genova amministra insieme a Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
 
Non è questo il nostro modo di fare politica e nemmeno il modo in cui intendiamo amministrare una città, per questo motivo facciamo un appello in primis a tutte le forze politiche di sinistra (da Sinistra italiana al Partito Comunista Italiano) nel mettersi a disposizione per la costruzione di una coalizione alternativa, ma soprattutto a quei movimenti, associazioni, comitati che hanno rappresentato (molto più dei partiti) un argine alla politiche della destra, per fare un esempio su tutti pensiamo alle battaglie del Manifesto sanità locale. 
 
Ci rivolgiamo anche al Movimento 5 Stelle che pensiamo possa fare parte di questa coalizione d’alternativa, perché l’obiettivo non è quello di una candidatura simbolica o di bandiera ma la costruzione di una proposta politica che possa contendere concretamente il governo della città.
 
Infine ci rivolgiamo ai giovani che in queste settimane si sono mobilitati per costruire una reale alternativa per la propria città, perché siamo convinti che il cambiamento che chiedono si intrecci con la nostra visione di società, e li invitiamo convintamente, fuori da schemi paternalistici o da rottamazioni anagrafiche, a mettersi in gioco in prima persona. 
 
Proponiamo questo mettendoci a disposizione nel lavorare a questo percorso senza nessuna pregiudiziale di candidature, anzi dando spazio a coloro che con noi hanno condiviso piazze, manifestazioni e vertenze sul territorio, per costruire assieme un percorso comune, un campo di sinistra autentica per essere, insieme, davvero competitivi all’incapacità di una destra sempre più fascista e di un centro sempre più distante dai bisogni reali delle persone.
 
 
Luca Marchi,
segretario provinciale di Rifondazione Comunista
 

Prc Liguria: “Con Sansa per un voto critico”

15 agosto 2020, by  
Archiviato in Dall'Italia, Partito, Primo piano

 

Rifondazione Comunista Liguria ribadisce l’alternatività del nostro partito ai poli politici esistenti espressa da anni a livello nazionale e regionale, prende però atto con interesse della candidatura di Ferruccio Sansa, noto per il suo impegno contro la cementificazione del territorio e in difesa dell’ambiente, autore con Marco Preve del libro Il partito del cemento.

Questa candidatura non modifica il nostro giudizio sulla coalizione che lo sosterrà – dopo le tante resistenze del Pd ligure – e all’interno della quale vi sono forze che non garantiscono una reale discontinuità con le scelte sbagliate e antipopolari dell’epoca Burlando come il taglio di 800 posti letto ospedalieri, declassamento di sei Pronto Soccorso, privatizzazioni e tagli di personale soprattutto nella sanità, cementificazione della costa e moltiplicazione di porti turistici spesso incompiuti, sostegno a grandi opere inutili come la “Gronda” e il “terzo valico”, solo per citarne alcune.

Siamo di fronte alla contraddizione tra un buon candidato presidente e una coalizione di cui non ci riconosciamo. Inoltre dobbiamo confrontarci con la legge elettorale iper-maggioritaria e presidenzialistica che non condividiamo in quanto limita la rappresentatività delle assemblee elettive e tende a soffocare le forze politiche autonome e fuori dal coro.

Le/i comunisti/e sono impegnate/i sempre in prima fila nella lotta contro la destra fascioleghista es esprimiamo quindi un giudizio assolutamente negativo sulla giunta Toti, ma al tempo stesso è fortissima la nostra critica alle politiche del Pd e del M5S che nemmeno sul terreno della tenuta democratica e dei diritti sono spesso condivisibili. Basti pensare all’attacco alla Costituzione nuovamente in corso con il taglio demagogico del numero dei parlamentari o alle politiche sull’immigrazione.

Non ci rassegniamo al fatto che in Liguria, e nel nostro paese, non vi sia un polo realmente alternativo alle politiche neoliberiste di attacco ai diritti di lavoratrici e lavoratori, di smantellamento del welfare e di saccheggio dei beni comuni. Lavoriamo, a partire dal rilancio delle lotte e guardando oltre il passaggio elettorale, per un’alternativa alle politiche dei poli esistenti.

Rifondazione Comunista continuerà a battersi in Liguria per la soluzione delle gravi emergenze che affliggono la nostra regione dalla disoccupazione al taglio dei servizi per i cittadini, dalle privatizzazioni alla speculazione edilizia che ha come conseguenza un gravissimo dissesto idrogeologico e contro il partito trasversale degli affari, per i diritti di chi lavora.

In questo senso non presenteremo nostre liste alle elezioni regionali in quanto da un lato non vi sono le condizioni per un accordo con la coalizione di centrosinistra dall’altro non intendiamo presentare liste alternative al candidato presidente Ferruccio Sansa che sosterremo in piena autonomia, con un voto critico, di sinistra, ambientalista e antifascista e lo incalzeremo affinché si faccia interprete fino in fondo delle nostre proposte che raccolgono le esigenze di cambiamento in tema di ambiente, sanità, lavoro, lotta alla precarietà.

Rifondazione Comunista – Comitato Politico Regionale Liguria

Acerbo-Consolo (Prc-Se): “E’ in atto una campagna di disinformazione contro il Venezuela”

17 giugno 2020, by  
Archiviato in Dal Mondo, Partito, Primo piano

 

Non abbiamo alcuna informazione sulla notizia dei finanziamenti da parte del Venezuela a Casaleggio. Ma vogliamo essere sinceri: cosa ci sarebbe di male nel ricevere finanziamenti dal Venezuela di Chavez e Maduro quando nel nostro Paese abbiamo partiti come Lega e Fratelli d’Italia che se la fanno con l’ultradestra fascista di Bannon e Bolsonaro?
Come Rifondazione Comunista, che non ha mai ricevuto finanziamenti da governi esteri, se fosse vero quanto rivelato dal giornale spagnolo  del cui anticapitalismo non ci eravamo accorti. Tutta l’operazione dà l’idea di una grande bufala.
Non ci stupirebbe perché da anni a forza di fake news si conduce una guerra contro la democrazia in America Latina. E’ di pochi giorni fa l’ammissione da parte del New York Times che Evo Morales aveva vinto le elezioni in Bolivia e che i presunti brogli con cui si è legittimato il suo rovesciamento erano solo un’invenzione diffusa dai media.
La verità è che si sta approfittando di questo probabile falso per rilanciare la campagna di disinformazione sul Venezuela in corso da anni e che serve a coprire la guerra economica, le sanzioni ed il bloqueo, le azioni di vero e proprio terrorismo e l’opera costante di destabilizzazione realizzata dagli Stati Uniti che non si è allentata neanche durante questi mesi di pandemia. Hugo Chavez e Nicolas Maduro vengono presentati come dittatori, mentre si tratta di presidenti legittimamente eletti.
E come si ricorderà, Chavez è stato anche vittima di un golpe sostenuto dagli USA che fallì per l’immediata reazione popolare. Il popolo venezuelano soffre da anni le conseguenze di questa sfacciata aggressione. Dopo quello che è successo negli ultimi anni in Honduras, Paraguay, Ecuador, Cile, Brasile, Bolivia possibile che si continui a ripetere la propaganda di Washington sull’America Latina?

Basta con le sanzioni e con le fake-news contro il Venezuela!!!

Maurizio Acerbo, 

Segretario Nazionale

Marco Consolo, 

responsabile Area Esteri

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Veruschka Fedi (Prc La Spezia): “Piena solidarietà a Lara Ghiglione della Cgil, offesa come sindacalista e come donna”

31 dicembre 2018, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

Rifondazione Comunista si unisce alla solidarietà a Lara Ghiglione, segretaria della Camera del Lavoro spezzina, insultata pesantemente sui social per aver manifestato contrarietà alla manovra economica governativa. 
 
Il clima è pesante, chi sostiene il governo Lega/5 Stelle non vuole sentire voci critiche e se sei donna la reazione con insulti e minacce diventa ancora più facile e virale. 
 
Si fermi la barbarie e si torni alla contrapposizione di merito. Siamo accanto alla Cgil per le azioni che intenderà prendere al riguardo.
Veruschka Fedi,
segretaria provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Biodigestore, Lombardi (Prc Vezzano): “Il sindaco Abruzzo porti la discussione in aula, i 5 Stelle prendano una decisione chiara”

9 agosto 2018, by  
Archiviato in Ambiente, Partito, Primo piano

 

In merito alla querelle sul biodigestore Boscalino-Saliceti, il cui piano di realizzazione è stato appena approvato dalla Provincia della Spezia, Rifondazione Comunista chiede al comune di Vezzano di discutere l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Prc Nadia Lombardi lo scorso 25 giugno.

 
“E’ assurdo che il sindaco Abruzzo neghi il confronto con i rappresentanti istituzionali della popolazione, cosa che invece è avvenuta sia a Santo Stefano che ad Arcola” afferma la Lombardi. 
 
A questo proposito desta ulteriore perplessità il comportamento dei consiglieri vezzanesi del Movimento 5 Stelle, che ad oggi non hanno preso una posizione chiara sugli atti ufficiali. Sarà importante, in attesa del decisivo consiglio regionale che avverrà tra circa un mese, avere una risposta univoca dai tre comuni coinvolti e dissipare così tutte le ambiguità emerse sulla vicenda dal Partito Democratico in queste ultime settimane“.
 
Nadia Lombardi, 
 
Consigliera comunale Rifondazione Comunista Vezzano Ligure

Verifica di adeguatezza del Puc 2003 della Spezia: passa l’ordine del giorno di Rifondazione Comunista con astensione del Pd

1 aprile 2015, by  
Archiviato in Partito, Primo piano, Società

 

Lo scorso lunedì 30 marzo è stato approvato l’ordine del giorno presentato dal capogruppo Prc in consiglio comunale spezzino Edmondo Bucchioni, con l’astensione dell’intera maggioranza e il voto favorevole di Giulio Guerri e Movimento 5 Stelle.

Rifondazione, nel contestare punto su punto il documento presentato dall’amministrazione comunale, sottolinea inoltre come la regione Liguria abbia abolito, pochi giorni fa, la legge sul controllo decennale dello stato del Puc, un ottimo modo per coprire le bruttezze territoriali degli ultimi anni nascondendo la testo sotto la sabbia. Nel documento si denuncia il continuo consumo di suolo per fabbricazioni residenziali a discapito del cronico decremento della popolazione e il continuo aumento di opere private privati mascherate da interventi pubblici.

Di seguito il testo dell’intervento di Bucchioni e dell’ordine del giorno approvato:

Riscontriamo la buona fede dell’estensore nella formulazione dei principi ispiratori insiti nella “Verifica di Adeguatezza”, ma non troviamo altrettanto coraggio nel denunciare i limiti, le manchevolezze i danni causati dal precedente PUC, ne tantomeno una ferrea volontà di superare una cultura pianificatoria, quella per intenderci “dell’Urbanistica Contrattata” che è stata particolarmente devastante per il nostro paese e dalla quale non si è sottratto il nostro territorio.

Per punti:

1 ) DISTRETTI DI TRASFORMAZIONE

Nella relazione si evidenzia la scarsa efficacia delle previsioni in quanto ne è stato realizzato solo il 3%. PER FORTUNA, diciamo noi,  ma vogliamo evidenziare in ogni caso il danno che questi hanno arrecato al territorio e la contraddittorietà rispetto a quei principi che vengono ENUNCIATI nel testo. Non concordiamo con la vostra convinzione che tali strumenti avrebbero potuto migliorare la città in termini di dotazioni di aree verdi, spazi pubblici, servizi ne tantomeno con la convinzione che le previsioni insediative siano di per se creazioni di opportunità economiche. Non concordiamo con tali affermazioni perché queste sottendono una concezione del fare urbanistico esclusivamente affidata all’INIZIATIVA PRIVATA, secondo una modalità pianificatrice che ha governato purtroppo questo ventennio e che nella letteratura urbanistica è stata definita “URBANISTICA CONCERTATA o CONTRATTATA”: il pubblico (con la giustificazione dell’assenza di risorse) demanda al privato la realizzazione di interventi pubblici, servizi e l’assolvimento degli standard, ma ciò ha come contropartita la sovrabbondanza di indici edificatori ed inutili previsioni espansive, con grave danno al territorio e a quella ormai imprescindibile necessità di non consumare ulteriore suolo, oltre naturalmente a rinunciare ad un proprio compito istituzionale che è quello di governare lo sviluppo della città secondo i principi del bene collettivo e non dell’interesse privato Lo stato di attuazione dei servizi pubblici, (attuati solo 20% di quelli previsti) e quindi la relativa QUALITA’ URBANA testimonia infatti, nella sua SCARSA realizzazione, questa nefasta concezione della PIANIFICAZIONE (“I distretti integrati sono stati realizzati solo in misura residuale”).

2) STATO di ATTUAZIONE INTRASTRUTTURE.

Sicuramente necessarie ma prive della pur minima sensibilità AMBIENTALE PAESAGGISTICA.

3) AREA EX IP 

Se ne chiede un RIPENSAMENTO complessivo ritenendo inutili e sovra dimensionate le previsioni insediative che stridono con i principi in altri capitoli formulati di volontà di NON consumare il territorio.

4) WATERFRONT

Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una concezione pianificatrice in cui il pubblico svende al privato (URBANISTICA CONTRATTATA) per cui un primo progetto vincitore (e qui dobbiamo dire che pur non concordando con la metodologia dei concorsi di progettazione che affidano al GENIO i destini della propria città, senza preoccuparsi, di fronte ad un intervento di tale portata, di organizzare Concorsi di urbanistica partecipata, era comunque una proposta interessante) viene completamente stravolto NON per adeguarsi al sentire dei cittadini, delle associazioni, comitati ecc. ma per soddisfare gli interessi Speculativi EDILIZI con la vergognosa giustificazione che così i privati poi realizzeranno le opere pubbliche /verdi /servizi previsti dal progetto!! No grazie! (No PASARAN!! Sarà il nostro NO TAV la nostra VAL di SUSA). Troppo poco dire che “più recentemente è apparsa l’esigenza di rimodulare il progetto in chiave più sobria”. Va completamente ridiscusso secondo le metodologie della partecipazione e completamente modificato nelle previsioni edilizie.

4) PROCESSI DEMOGRAFICI

Confermano una tendenza al calo e all’invecchiamento con prevalenza di popolazione non attiva rispetto a quella attiva (ad ogni 100 ingressi nel lavoro corrisponde 200 uscite), dato allarmante. Il non crollo della popolazione è dovuta all’incremento stranieri dallo 0,3% al 10,85%. Un dato che comunque testimonia l’assurdità di nuove previsioni insediative.

5) CONDIZIONE ABITATIVA

61% di famiglie residenti in appartamento di proprietà, 39% in affitto. Dalla media delle domande di casa ARTE emerge che la domanda è in prevalenza espressa da chi vive in alloggi antigenici in misura minore per sfratti e barriere architettoniche,  da cui la necessità sulla quale concordiamo pienamente di concentrare gli obiettivi sul Recupero Edilizio del patrimonio esistente e non su nuove costruzioni, tanto più che risultano libere 1630 unità immobiliari poco meno delle richieste ad ARTE (1848). Apprezziamo la critica che viene fatta sui grandi contenitori Le Terrazze-Porticciolo Mirabello-Megacine-Spazio Expò quali elementi attrattori di flussi ma isolati e in conflitto con la qualità della città circostante. Ma queste critiche paiono lacrime di coccodrillo in quanto interventi recenti che in coerenza dei principi che qui vengono enunciati nonsi sarebbero dovuti far fare. Nella relazione viene espressamente affermato: che “questi modelli di insediamento funzionano più come macchine “ONNIVORE” nei confronti del territorio circostante che come veri propulsori di sviluppo……anzi determinano CRISI nelle attività commerciali della Città“.

6) RETE e SERVIZI

Per la rete fognaria si passa da 67 Km a 156. Sarebbe un dato interessante ma non si vede!! Permangono situazioni di ANTI-IGENICITA’ soprattutto in città, basta passare lungo il Lagora all’incrocio con via Fieschi per verificare la quantità di scarichi fognari che vi arrivano, oppure consigliamo una vista in passeggiata Morin per capire che ci stanno raccontando storie. Questa situazione diventa insopportabile soprattutto nei periodi estivi e non può essere giustificata dicendo i privati non si allacciano!!!!

I lavori li faccia il pubblico e si rifaccia sul privato con le bollette: è dal 1980 che è obbligatorio mettersi in regola. Il nostro mare è ormai una fogna a cielo aperto.

Per quanto sopra CONSIDERATO, che nella stessa relazione si evidenzia “inadeguatezza, squilibri e incompiutezze del PUC 2003 rispetto agli obiettivi, tale da richiedere un ripensamento con una più mirata attenzione alle problematiche sociali e ambientali, la necessità da una parte, di un’apertura del piano al metodo partecipativo, all’ascolto e al coinvolgimento della cittadinanza, e dall’altra alle tematiche ambientali ed ecologiche (entrambi totalmente assenti nel precedente PUC)“,

chiediamo che tale metodologia, così come declinata nella relazione di “verifica” non si limiti ad aspetti marginali del territorio (colline, sentieri, rete escursionistica, fortificazioni), ma sia rigorosamente applicata nelle scelte strategiche del Piano, quelle che davvero interessano i cittadini e delle quali ne sono direttamente o indirettamente coinvolti.

chiediamo che tale metodologia (partecipativa/ambientale) sia applicata in primis sulle grandi aree di trasformazione urbana per il ruolo strategico che hanno e le conseguenti ricadute sui cittadini -ci riferiamo è evidente al Primo Bacino Portuale (Waterfront) all’Area Ex-IP- alla individuazione delle aree dei distretti a destinazione produttiva e per servizi, all’assetto infrastrutturale relativo alla grande viabilità,

chiediamo che i cinque punti da voi citati come metodologia insieme alle metodologie partecipativecostituiscano la GRIGLIA SU CUI VAGLIARE RIGOROSAMENTE E RIVEDERE TUTTE LE TEMATICHE SU CUI SI BASERA’ IL NUOVOM PUC, con riferimento particolare a: 1) Limitazione del consumo di suolo e riqualificazione urbana; 2) Infrastrutture dei trasporti e mobilità sostenibile; 3) Strategia europea in materia di clima ed energia (meno 20% delle emissioni di gas a effetto serra, più 20% di efficienza energetica, almeno il 20% dei consumi di energia da fonti rinnovabili).

 

Edmondo Bucchioni, 

consigliere comunale Rifondazione Comunista La Spezia

Bucchioni e Vergassola: “Il consiglio comunale spezzino non contrasta i licenziamenti degli insegnanti, inaccettabile”

30 maggio 2014, by  
Archiviato in Istituzioni, Lavoro, Partito, Primo piano

Finalmente Rifondazione ha avuto modo, dopo mesi, di presentare la sua mozione sui tagli dei posti dei lavoratori della scuola operati dalla riforma Gelmini.

Una sentenza del Tar del Lazio confermata dal Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di centinaia di migliaia di lavoratori della scuola licenziati di fatto dalla riforma Gelmini, che ha agito senza interpellare la conferenza Stato-Regioni, passaggio obbligatorio, e interrogandola solo dopo aver approvato il decreto (e andando comunque avanti benchè avesse ricevuto parere negativo: una presa in giro doppia, come doppia fu l’illegittimitá).

Nella mozione di Rifondazione si chiedeva un atto politico al Comune: costituirsi parte civile in quella vicenda, come molti comuni già hanno fatto.

Edmondo Bucchioni, consigliere comunale Prc, ha spiegato le ragioni della mozione, sottolineandone l’importanza in un momento tanto difficile per la scuola e l’istruzione pubbliche : “Andiamo a creare i presupposti dell’ignoranza continuando a tagliare risorse e posti di lavoro” ha detto, evidenziando come a livello nazionale il Pd abbia invece aderito all’iniziativa: “siamo sconcertati dalla decisione del Pd che ha fatto un odg inconsistente nel contenuto: ciò che vi è scritto è un’assurditá. Quello che è accaduto è molto grave, il Pd si assume la responsabilitá di un fatto incredibile”.

Filippo Vergassola, responsabile provinciale scuola e università del Prc commenta: “Il Pd ci ha chiesto di ritirare la mozione per approfondire in commissione, ma non c’era nulla da approfondire. Abbiamo deciso di andare avanti e loro hanno fatto a quel punto un odg copiando il nostro testo e cambiando il dispositivo finale: chiedono di sollecitare la Regione Liguria, peccato che la Regione sia l’ente leso, avendo la Gelmini saltato il passaggio della conferenza Stato-Regioni, pazzesco. La forza dei numeri in consiglio, non certo la forza della logica, ha fatto approvare il loro odg e respingere la nostra mozione. Vorrei ringraziare i consiglieri del Movimento 5 Stelle Mirenda, Bertagna, Colombini e Iannello, il consigliere Guerri, il consigliere Sommovigo, il consigliere Masia e il consigliere Corsini per averci sostenuto. Sulla maggioranza meglio stendere un velo pietoso”.

 

Edmondo Bucchioni,

capogruppo prc in consiglio comunale la Spezia

 

Filippo Vergassola

Responsabile provinciale Scuola e Università Prc La Sepzia

 

La soddisfazione per la lista Tsipras, Ricciardi: “Adesso occorre che la sinistra si unisca”

27 maggio 2014, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

La soddisfazione per la lista Tsipras, Ricciardi: Adesso occorre che la sinistra si unisca

Prima la tensione, lunghissima. Poi, i sorrisi e gli abbracci. La nottata elettorale al point della lista “L’altra Europa con Tsipras” è stata lunga, sino oltre le 6 di questa mattina.
“Sapevamo che i primi exit poll e le prime proiezioni che ci davano al 4,5 per cento non tenevano conto di molte sezioni del Sud, dove avremo avuto difficoltà. Così – spiega, Jacopo Ricciardi, portavoce provinciale della lista di sinistraabbiamo atteso sino alla certezza matematica”. Una sicurezza che è arrivata solamente all’alba e che ha fatto tremare i polsi sino all’ultimo, visto che il risultato finale della lista è stato del 4,03 per cento.
“Abbiamo rischiato l’infarto, la tensione si tagliava con il coltello, poi finalmente è esploso l’entusiasmo. Dopo un mese in cui non abbiamo mai mollato – prosegue Ricciardi – insieme a tanti volontari e senza nemmeno un soldo pubblico, siamo stati ripagati, anche grazie all’ottimo risultato del candidato locale Stefano Sarti, che ha visto premiati i suoi trent’anni di battaglie”.
E a proposito della perfomance di Sarti, viene spontaneo chiedere quale sia il giudizio sul dato locale che si discosta molto dalla somma di Sel e Rifondazione alle ultime Amministrative, ma si avvicina a quella delle ultime Politiche.
“Siamo soddisfatti, abbiamo raccolto una parte del voto utile anti-Grillo, mentre altri sono andati al Pd, a mio avviso. Ma si fronte alla campagna elettorale impostata dal candidato locale del Pd, è stato come lottare contro i mulini a vento. Ma abbiamo resistito bene: la sinistra dimostra di esserci anche nella provincia spezzina. Se ne tenga conto e si capisca che ora occorre una sinistra che si unisca e superi le divisioni”.
Sugli esiti sorprendenti del voto Ricciardi non nasconde la meraviglia.
“Siamo rimasti di sasso nel vedere il risultati. Quella del Pd è in realtà una netta vittoria di Renzi, mentre il Movimento 5 stelle, nonostante che il 20 per cento sia un ottimo risultato, non ha rispettato le attese ed è arrivato ben lontano dal #vinciamonoi. Forse un po’ del voto di protesta che aveva accumulato nel 2013 è ritornato a sinistra. Voglio ringraziare tutti i militanti, i volontari dei seggi e chiunque ci abbia aiutato. Per la prima volta abbiamo creato nella sinistra un gruppo armonico e giovane, e sono certo che la nostra esperienza andrà ben oltre”.
da www.cittadellaspezia.it

Moni Ovadia alla Spezia: “Tsipras è il buonsenso, gli altri dicono cose da pazzi”

 

Non siederà sulle poltrone di Bruxelles, come ha annunciato da tempo insieme a Barbara Spinelli e Adriano Prosperi, altri due nomi di spicco del panorama intellettuale italiano. Ma Moni Ovadia, attore, drammaturgo e tanto altro, non si risparmia certo nel sostenere la lista “L’altra Europa con Tsipras”‘. L’identità di pensiero con la sinistra è nota, la capacità oratoria è un marchio di fabbrica, sorprende la semplicità con la quale si destreggia in argomenti complessi come le politiche economiche degli Stati e dell’Unione europea. “Sono laureato in politica economica”, svela nel corso dell’incontro con la stampa che si è svolto questa mattina negli spazi del Distrò, locale di Via Marsala. Il primo pensiero dell’incontro, espresso da Jacopo Ricciardi, va alla famiglia di Federico Aldrovandi, verso la quale viene espressa solidarietà per gli applausi tributati ai poliziotti condannati per la morte del ragazzo.

Quindi la parola passa a Ovadia che spiega le ragioni della sua decisione di candidarsi in appoggio alla lista Tsipras: “Siamo di fronte a un orizzonte aperto per l’Europa. Purtroppo i nostri media l’hanno fatto diventare una burletta, con Berlusconi che ripete sempre lo stesso meccanismo: offende i giudici, rilascia dichiarazioni vergognose e si lascia andare a buffonate prevedibili. E intanto le televisioni e i giornali ne parlano, ne parlano, ne parlano. Ma i temi veri dell’Europa sono gravi, importanti. Se possiamo fare qualcosa di buono oggi, è in Europa, l’Italia è troppo compromessa. Per questo aderisco alla lista, non voglio fare carriera politica, sono un attivista e non ho mai avuto una tessera di partito”.

Perché proprio ora Moni Ovadia abbia deciso di scendere in campo appoggiando l’elezioni di Alexis Tsipras e dei candidati italiani è presto detto. “In questo momento è comparsa una novità enorme: un gruppo di sinistra è divenuto il partito di maggioranza relativa in Grecia e probabilmente vincerà le prossime elezioni. E’ un fatto che non si verificava dai tempi di Berlinguer. I greci, devastati dalle porcherie ideologiche della Troika, si fidano di un progetto di sinistra”. Secondo l’attore, infatti, la sinistra può governare. “Non quella che si avvita sul suo ombelico, quella dei nostalgici. Così non si va da nessuna parte. Abbiamo un passato, ma dobbiamo guardare al futuro”. A questo punto sorge spontanea la domanda sulla sinistra italiana e sull’eventualità che l’appoggio unitario delle forze politiche di area alla candidatura di Tsipras non possa essere prodromo di un’unificazione tra Sel, Rifondazione comunista e Comunisti italiani.

“Mi sono candidato per l’Europa, ma se in Italia qualcuno vorrà fare qualcosa, io sarò disponibile. Ma sarà necessario che queste formazioni politiche – risponde Ovadia – facciano non uno, ma cinquanta passi indietro per fare un’unica formazione. Che si presentino parlando del presente e del futuro, trovando un nuovo linguaggio. Non è più possibile pensare ad alleanze con il centrosinistra. In Europa ci sono possibilità di collaborazione in alcuni Paesi, ma le alleanze sono possibili solo se i socialdemocratici riconoscono alcuni punti, se vengono dalla nostra parte”. Nel tracciare un quadro del panorama politico nazionale e continentale, Ovadia parte da una considerazione rivolta agli organi di stampa e di comunicazione.

“Siamo soli, nessuno parla di noi. A me personalmente hanno cancellato tre spettacoli per rispettare la par condicio, mentre Renzi e Berlusconi sono costantemente in televisione. A Marescotti hanno tagliato la parte nello sceneggiato… Non sono mai stato invitati a partecipare a nessun talk, tranne a ‘Che tempo che fa…’. Ma lo hanno fatto nei giorni precedenti la Giornata della memoria, quando è facilmente immaginabile che la mia agenda è stracolma di impegni. Ma almeno potranno dire di avermi invitato. L’immagine che si vuole dare di noi è distorta. La sinistra le ha sbagliate tutte, d’accordo, ma ora dobbiamo lavorare per portare la vera democrazia in Europa. Sono tornati in auge gruppi neofascisti in Ungheria e in Francia. Ovunque ottengono consenso le forze populiste, in cui è impropriamente inserito il Movimento 5 stelle: è movimento complesso, da guardare con attenzione e rispetto. E al centro c’è il grande partito unico con l’ala di destra e sinistra: nei fatti Popolari e Socialdemocratici sono la stessa cosa. E più questo ‘partitone’ andrà avanti con le scelte scellerate della Troika, più si darà forza alle destre e ai populisti”.
I socialdemocratici – prosegue – hanno perso l’anima. Don Gallo, che mi manca immensamente, diceva: ‘Ci sono cattolici così cattolici che si sono dimenticato si essere cristiani’. Schulz è così progressista che si è dimenticato di essere socialdemocratico. Vorrei sapere qual è l’identità del nostro Partito democratico. Tra il programma di Cuperlo e quello di Renzi c’è l’oceano di mezzo. Mentre Civati continua a dire che è un partito che non ha senso di esistere. Ma rimane lì. Il Pd non è mai nato come partito, è un raggruppamento di forze che stanno insieme per gestire la politica. Noi siamo il buonsenso, quelli che hanno la testa sulle spalle. Gli altri dicono cose da pazzi. Mi vergogno quasi di essere così ragionevole, sono sempre stato dalla parte dei ribelli. Renzi in realtà non è pazzo, ma un bugiardo patentato. Signori, aprite gli occhi! Ma vi rendete conto di che cosa parlano i nostri politici? Per incrementare il lavoro hanno detto che occorreva più flessibilità e il risultato è stato la disoccupazione. Conosco imprenditori che assumono da sempre a tempo indeterminato, che hanno attenzione al sociale. Tra questi, in Italia, c’è Ferrero. Chi disloca all’estero lo fa perché vuole guadagnare di più, non perché non guadagna. Non si interessano delle condizioni dei lavoratori. Questo è un covo in cui la gente non ha ossigeno. Con a lista Tsipras vogliamo evitare tutto questo”.

Insieme a Ovadia, al Distrò erano presenti Luigi Fiori, il comandante partigiano ‘Fra Diavolo’, Eva Di Palma del coordinamento provinciale “La Spezia per Tsipras” e il candidato spezzino Stefano Sarti.
“Occorre un cambiamento radicale della politica europea. Oltre al lavoro, tema che ha giustamente affrontato Moni, l’ambiente è la questione fondamentale. Anche per l’occupazione: ci sono professioni ambientali che potranno essere messe in campo. Supereremo il 4 per cento, senza dubbio, e proporremo linee di sviluppo delle rinnovabili energie (che producono molti più posti di lavoro), la riduzione dei combustibili fossili e del nucleare e un piano per la tutela del territorio. Se dovrò affrontare le questioni ambientali con Franco Bonanini? Su alcune tematiche ci può essere convergenza con chiunque. Ma devo aggiungere che nella sua posizione non mi sarei candidato con Forza Italia”.

da www.cittadellaspezia.it

Otto nuovi filobus, poi torneranno anche i vecchi. Battesimo un po’ turbolento

15 marzo 2014, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Primo piano

 

Quattro gli esemplari dati in fiero pasto a stampa, curiosi, autorità e scolaresche. Altrettanti quelli tenuti ai box, per un totale di otto mezzi che entreranno in servizio sulle linee 1 e 3 dal 20 marzo. Filobus realizzati da un’azienda polacca, lunghi 12 metri, in grado di ospitare 85 persone e dotati di un motorino ausiliario diesel. Investimento complessivo: circa 5.5 milioni di euro, un terzo a carico di Atc, il resto fondi regionali. I filobus tornano alla Spezia, dove sono una tradizione centenaria, dopo circa un anno e mezzo di digiuno, durante il quale è stata curata e mantenuta la filovia (scambi, sottostazioni ecc.) che, complici l’allungamento dal Canaletto a Fossamastra e sull’asse Migliarina-Felettino, porterà la rete a un’estensione di 30 Km. I 14 filobus attivi in precedenza ora riposano al deposito di Mazzetta, spodestati da quello del Canaletto, dove il progetto biblioteca ha suscitato qualche malumore tra addetti ai lavori e appassionati, che con buone ragioni avrebbero preferito vedervi sorgere un museo dei trasporti.

Ma attenzione: la vecchia guardia tornerà in servizio quando il cantiere di piazza Verdi sarà concluso – non avendo motore ausiliario come i nuovi arrivati, non possono aggirare certe spinose situazioni – andrà a unirsi agli otto Solaris, per un totale di 22 veicoli, fiore all’occhiello green del parco Atc, che conta in tutto circa 150 unità. “Finalmente i filobus. – ha detto Renato Goretta, fresco presidente e Ad di Atc Esercizio – È un momento particolare, i tagli alle risorse in questo settore sono stati importanti. Occorre evitare ulteriori contrazioni e incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico. I Solaris sono un primo passo in questa direzione: confortevoli, sicuri e soprattutto poco inquinanti“.

Tuttavia, ieri non son state tutte rose e fiori. Movimento 5 Stelle, Cobas e Rifondazione si sono fatti sentire parlando di “passerella” e “foglia di fico ambientale”. Al grido di “Meno poltrone, più corriere”, i manifestanti hanno puntato il dito contro le nomine del gruppo Atc (Goretta stesso e il presidente Atc spa Flavio Cavallini), gli stipendi d’oro e l’agenzia regionale del Tpl. I contestatori hanno espresso dubbi anche sui mezzi: “Con il motorino diesel attaccato, potrebbero non funzionare riscaldamento e condizionatore. Consumeranno tantissimo, e saranno lenti”. Secca la replica di Goretta. “Abbiamo ridotto costi e poltrone. È una protesta strumentale e confusa”.

da www.gazzettadellaspezia.it

Pagina successiva »