9 marzo 2005-2014: giornata speciale in ricordo di Aldo Lombardi con il concerto di Marco Sabbione dei Litfiba e Matia Bazar

8 marzo 2014, by  
Archiviato in Appuntamenti, Partito, Primo piano

Il 9 marzo 2005 ci lasciava imporvvisamente Aldo Lombardi, indimenticato segretario provinciale di Rifondazione Comunista, operaio, sindacalista Cgil, poeta, scrittore, antifascista. A nove anni di distanza gli amici di Aldo organizzano per una giornata per ricordarlo, alla quale sono invitati a partecipare tutti i compagni e le compagne che hanno condiviso con lui lotte, sofferenze, gioie e conquiste.

Saranno due gli appuntamenti previsti: alle 10.30 presso il Cimitero della Pieve alla Spezia si terrà una commemorazione alla presenza di Bruno Casati, amico fraterno di Aldo, Fabrizio Solari della segreteria nazionale Cgil.

Alle 16.30 al Termo, presso la sede del circolo “Prc XXV Aprile-Aldo Lombardi” di Vezzano (di fronte alla Cassa di Risparmio), si terrà un concerto concerto di Mauro Sabbione, tastierista di fama nazionale di Litfiba e Matia Bazar, che eseguirà musica resistente con letture delle più emozionati poesie del compianto Aldo.
Rifondazione Comunista, circolo “XXV Aprile-Aldo Lombardi” – Rifondazione Comunista Vezzano Ligure

Lombardi (Prc/Fds): “Da Sinistra l’unica vera opposizione a Monti. Dalla Spezia a Roma al fianco della Fiom il 9 marzo”

21 febbraio 2012, by  
Archiviato in Appuntamenti, Lavoro, Partito, Primo piano

 

Il capitalismo mondiale sta erodendo tutti gli spazi democratici e civili conquistati in Europa dal dopoguerra a oggi. La caduta del fronte comunista di venti anni fa, salutata con tanta esultanza dai cantori del liberismo reaganiano che contagiò il resto del mondo e anche parte della sinistra, ha aperto scenari che cominciano a delinearsi in tutta la loro pericolosità. Gli stati hanno consegnato al turbocapitalismo (che ora eufemisticamente viene chiamato “i mercati”) il potere di decidere. Sono dunque delegittimati e trasformati in meri esecutori di ordini che, nel nome di fantomatica “crescita”, distruggono ogni cosa, compreso lo stesso ecosistema terrestre.

Le cosiddette “riforme” del governo Monti non solo altro che le applicazioni dei tali dettami, quelli che già venivano contestati a Genova nel 2001 e che furono per questo repressi nel sangue. Banche, finanza e “grande” industria come la Fiat che ricatta lavoratori, sindacati e governi per soddisfare i propri diktat: sono loro i padroni da combattere, legati da un unico filo. La popolazione mondiale si sta dividendo in due blocchi: l’alta società padronale, che domina appunto “i mercati” (e quindi gli stessi stati), e un grande proletariato sempre più “suddito” a cui viene detratta qualsiasi conquista civile in una condizione di schiavitù moderna che avvolge precari e migranti, lavoratori e pensionati, studenti, popolo delle partite iva e i sempre più numerosi nuovi poveri.

L’azione di Monti è ciò che il capitale non ha potuto realizzare con la maschera pagliaccesca del berlusconismo in picchiata. Ma il montismo è fenomeno ben peggiore, perché con l’apparente serietà dei suoi “tecnici” oserà laddove nessuno ha mai voluto osare, facendo da facciata a una classe politica indecente che ha ceduto il loro il passo.

Per questo un partito come la Lega Nord emerge nella sua piena demagogia: dopo aver votato i trattati europei e sostenuto politiche liberiste che hanno devastato l’Italia con il malgoverno di Berlusconi, ora contesta Monti su tutte quelle misure che in questi anni ha bellamente approvato, compresa la manovra agostana di Tremonti, fotocopia di quella novembrina del nuovo governo. Lo farà con la consueta pochezza per il vuoto di proposte, tornando ad alimentare la solita arma del razzismo.

Dov’era la Lega quando votò l’obbligo di privatizzare acqua e servizi pubblici? Dov’era quando si smantellava il contratto collettivo nazionale e quando si è destrutturata l’università italiana? Dov’era quando la casta votava per il mantenimento dei propri indecenti privilegi?

Per parte nostra siamo impegnati a costruire l’opposizione da sinistra al governo Monti, contro le politiche neoliberiste della BCE e della Merkel che hanno portato la crisi in Europa e stanno favorendo la speculazione finanziaria sull’Italia.

Tutto questo deve partire dal basso e quindi anche dalla provincia spezzina. Rifondazione e la Federazione della Sinistra lo farà  anzitutto preparando una grande mobilitazione dalla Spezia al fianco della Fiom per la manifestazione di Roma del 9 marzo, per fare un fronte comune contro l’attacco indecente all’articolo 18 che, in caso di abrogazione, sancirà il licenziamento indiscriminato in Italia. Ci sarà poi da difendere il risultato referendario contro la svendita dei servizi pubblici, costruendo un modello partecipativo che superi gli errori dello statalismo burocratico, impegnandoci in una rinascita che elimini lo sfruttamento che ci vogliono imporre.

Massimo Lombardi, segretario provinciale Prc/Fds La Spezia

Federazione della Sinistra: “Vogliamo l’opinione della città: pronti 5000 questionari per gli spezzini”

20 febbraio 2012, by  
Archiviato in Appuntamenti, Dalla Provincia, Partito, Primo piano

Rifondazione e Comunisti italiani propongono un questionario propedeutico alla stesura del programma elettorale

di Thomas De Luca, Cittadellaspezia.it

La Spezia – Ascoltare l’opinione dei cittadini nella formazione del programma elettorale. E’ l’obiettivo che si sono posti Rifondazione Comunista e Comunisti italiani, riuniti nella Federazione della Sinistra insieme a Socialismo 2000 e Lavoro-solidarietà, con l’iniziativa ‘Partecipo!’ che vedrà i militanti dei due partiti nelle piazze della provincia spezzina per la distribuzione di cinquemila questionari con i quali verrà recepita la posizione degli abitanti sui grandi temi del territorio che saranno protagonisti della campagna elettorale e dell’agenda politica dei prossimi anni.
Disoccupazione, sanità, trasporto, parcheggi, Enel, Panigaglia, dissesto idrogeologico, waterfront, porto e aree militarisono i principali argomenti sui quali vertono le domande dell’indagine sociale proposta dalla Federazione della Sinistra.
Si tratta del primo momento della ‘campagna contro la crisi’ che vogliamo portare avanti insieme – ha dichiarato Massimo Lombardi, segretario di Rifondazione – ampliando il fronte delle iniziative comuni oltre l’orizzonte elettorale. Una carovana delle idee che percorrerà tutti comuni della provincia a partire dal capoluogo, valorizzando quello che ci unisce e uscendo allo scoperto nel dare seguito alle richieste di opposizione all’azione di governo che provengono dal mondo sindacale. Vogliamo ritornare ad essere opposizione politica e sociale nei luoghi di lavoro, recuperando o bloccando l’avanzata della Lega in alcune realtà produttive. Il concetto di fabbrica oggi si traduce in call center, partite Iva, piccoli artigiani e commercianti e mondo del lavoro atipico. Prima di stendere il programma vogliamo combattere la crisi e ascoltare cosa chiedono gli spezzini“.
Pierluigi Sommovigo, segretario dei Comunisti italiani ha posto l’accento sul fatto che la crisi di combatte all’opposto di come sta facendo il governo Monti, senza la cancellazione dell’articolo 18, “tema strumentalizzato che nasconde in realtà l’intenzione di attaccare un sistema costruito in anni di battaglie“.
Per questo la Federazione della Sinistra aderisce totalmente allo sciopero e alla manifestazione indetti dalla Fiom per venerdì 9 marzo.Ritornando al locale i due segretari hanno spiegato il senso dell’iniziativa che li vedrà raccogliere le istanze dei cittadini. Non viene meno la lealtà verso le amministrazioni locali di centrosinistra, dove il Pd la fa da padrone, ma la Federazione della Sinistra si farà portavoce dei punti di vista che emergeranno, anche se diversi da quelli portati avanti dai sindaci e dai vertici del Partito Democratico. “Saremo le sentinelle rosse del percorso di strutturazione dei programmi e dell’azione di governo dei Comuni, così come abbiamo fatto negli anni. Vogliamo dare un senso al concetto della ‘politica dal basso’. Cosa pensano i cittadini sul confronto tra l’amministrazione e le borgate, sull’Enel, sulle aree e sul waterfront, questo è quello che ci interessa, prima di tutto“.
E a chi pensa che l’iniziativa sia una risposta, tardiva, alle mosse di Sel Lombardi e Sommovigo rispondono: “Da ottobre ad oggi ci siamo visti settimanalmente come forze di centrosinistra, compresa Sel, per la stesura di una bozza di programma. E in quel documento ci sono gli stessi identici temi che Sel ha tirato fuori nelle ultime settimane. A Lerici, ad esempio, il programma proposto da Sel è identico a quello del centrosinistra, come fanno a parlare di inconciliabilità?”.
Per quando riguarda La Spezia, però, a livello generale, i temi sono gli stessi, ma le soluzioni sono differenti.
La nostra presenza nella maggioranza comunale del capoluogo e nella giunta – concludono Lombardi e Sommovigo – serve anche per fare da contrappeso a certe posizioni diverse dalle nostre. Perché non c’è stata un’unità d’intenti con Sel? Per la mancanza di dialogo che abbiamo riscontrato, per la loro fuga in avanti e perché non vogliamo consegnare Spezia nelle mani del centrodestra“.La distribuzione e la raccolta dei questionari inizierà in centro città, con un gazebo all’incrocio tra Corso Cavour e Via Rattazzi, dal 20 febbraio a fine mese, dalle 9 alle 19. Poi sarà la volta delle periferie e degli altri comuni della provincia.
Federazione della Sinistra: la parola agli spezzini

di Marco Ursano, Cronaca4.it

La Federazione della Sinistra riscopre l’importanza dell’analisi sociale sul campo. I dirigenti di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani hanno deciso di distribuire agli spezzini 5.000 questionari dal titolo “Un’altra Spezia possibile. Mi informo, mi confronto, compilo, partecipo”. Il documento sarà “somministrato” attraverso una serie di presidi sul territorio a partire dal 20 febbraio con un point mobile in Corso Cavour angolo Via Rattazzi, aperto tutti i giorni sino a fine mese dalle 9 alle 19. Seguiranno anche altri presidi nei quartieri periferici.

I questionari, rigorosamente anonimi, oltre a contenere una serie di domande per identificare la tipologia sociale dei soggetti che decideranno di compilarlo, propongono ai cittadini di rivelare le proprie idee su una serie di temi strategici per la città: lavoro, problemi sociali, traffico, scuola, sanità, casa. Non manca certo la sollecitazione sulle grandi questioni del momento, Enel, waterfront, aree militari, raccolta rifiuti, nuovo ospedale.
Manca però, e ci pare bizzarro, ma forse qui possiamo intravedere con qualche malizia un po’ di coda di paglia, un giudizio sull’amministrazione in carica e sulle forze politiche proponenti il questionario e comunque facenti parte della coalizione di centro sinistra.

I motivi dell’iniziativa sono stati illustrati questa mattina durante una conferenza stampa da Massimo Lombardi, Segretario di Rifondazione Comunista e da Pier Luigi “Gipo” Sommovigo, Segretario Provinciale dei Comunisti Italiani. Presenti anche Paolo Magliani, Responsabile Comunicazione di Prc, e l’Assessore Cristiano Ruggia.

Per Lombardi “questo è un primo momento in cui la Federazione della Sinistra si presenta con un’iniziativa comune. E’ una campagna cotro la crisi, un passo in avanti per ricompattarci sui temi e sui contenuti, non solo a livello elettorale. Attiveremo una forte mobilitazione in centro e nei quartieri, una sorta di “carovana delle idee”. Usciamo allo scoperto per ricostruire un’opposizione sociale con una forte presenza sul territorio. Vogliamo metterci a disposizione ed ascoltare, tornare nei luoghi di lavoro, nelle fabbriche. Vogliamo parlare anche ai lavoratori dei call center, al popolo partite iva, ai piccoli commedianti e artigiani”.
E’ indispensabile cercare di uscire dalla crisi diversamente da quello che propone il governo Monti -ha aggiunto Sommovigo- ci rivolgiamo alla miriade di lavoratori senza garanzie, l’articolo 18 va semmai esteso a chi ha meno diritti. Torniamo a fare politica dal basso, a metterci in gioco, magari a beccarci mazzate metaforiche dalla gente. Ci confronteremo con il PD anche sulla base dei risultati di questa indagine.

C’è parso di capire che alla base dell’operazione c’è l’esigenza da parte della Federazione della Sinistra di ricostruire un blocco sociale di riferimento. Ascoltare gli spezzini con l’obiettivo che l’agenda politica e le scelte amministrative siano permeate dalle esigenze dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, delle donne. La strategia è quella di ancorare il più possibile a sinistra l’asse della coalizione che governa la città e che si ripresenterà alle prossime elezioni.

Ma, anche al di là delle ultime sortite unitarie che hanno ribadito il “volemose bene”, è indubbio che le differenze di opinioni sui grandi temi tra Lombardi (Sommovigo) e Veschi siano i molti casi profonde e strutturali. Basti pensare alle diverse prese di posizione su Enel, Waterfront, Sanità e molto altro. Anche considerando la differenza di approccio verso il governo Monti tra PD e Federazione della Sinistra, ci sembra che il tentativo di sintesi di coalizione potrà rivelarsi complicato e che forse il programma che sarà proposto agli spezzini per le amministrative sconterà qualche difetto di genericità. E’ vero che dal 25 ottobre esiste un tavolo programmatico del centro sinistra, ma per adesso non abbiamo avuto riscontri in merito a proposte e soluzioni per il futuro governo della città. Aspettiamo fiduciosi.

Senza contare che in campo c’è anche la variabile SEL, con la quale Sommovigo e Lombardi sono più polemici che accomodanti; come del resto lo è lo stesso Azzolini nei confronti dei “cugini”. Probabilmente verrebbe da pensare che alla Spezia il centro sinistra sta perdendo un’occasione d’oro: confrontarsi con coraggio e trasparenza attraverso le primarie, rinnovando il dibattito e, perché no, anche le classi dirigenti. Dare realmente ascolto e parola ai cittadini, sapendo leggere ed interpretare un vento che non sta soffiando solo a Genova: qualche raffica è arrivata anche sul nostro Golfo.

 

Cinquemila questionari: Fds ascolta gli spezzini

 

da La Nazione on line

La Spezia, 17 febbraio 2012 – RC E PDCI sanciscono la loro alleanza politica nella Federazione della Sinistra avviando una campagna di ascolto degli spezzini in vista di una partecipazione alle comunali sotto un’unica insegna comunista e costituendo un coordinamento provinciale e circoli unitari nei principali centri. La prima iniziativa prevede la distribuzione di 5mila questionari. I cittadini possono esprimere il loro parere sulle scelte strategiche della città, mantenendo l’anonimato. Il via alla kermesse chiamata «Partecipo!» lunedì 20 febbraio.

Tutti i giorni fino al 29, i militanti della Fds raccoglieranno i questionari in punti di raccolta organizzati di volta in volta in città, nei quartieri di periferia, nelle vicinanze dei luoghi di lavoro. Massimo Lombardi, segretario di Rc, ha definito l’iniziativa «una carovana di idee». Il questionario spazia su tutti i temi: dalla sanità, al traffico, ai problemi sociali, all’Enel, ai grandi progetti come waterfront». Pierluigi Sommovigo, segretario del Pdci, ha posto dal canto suo l’accento sulla «politica fatta dal basso, dall’importanza dell’ascolto della gente».

La Fds ha ribadito la sua presenza nella coalizione per Federici con l’intento di mantenere la barra a sinistra. Non ha risparmiato critiche alle posizione assunte da Sel («Non ci sentiamo scavalcati a sinistra, abbiamo vissuto sul campo la politica dei movimenti»). Al tempo stesso, Sommovigo ha messo in luce l’importanza del traguardo di una sinistra unita.

Fds intende riaprire sezioni nelle fabbriche per «frenare l’avanzata della Lega nel proletariato». Intende parlare con i lavoratori dei call center, il popolo delle partite iva, i piccoli commercianti e artigiani.