Terremoto, Ferroni (Prc): “Magazzini pieni, pronti ad accogliere i volontari sul territorio”

31 agosto 2016, by  
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Care Compagne e Cari Compagni,
al quinto giorno di intervento attivo sulle zone interessate dal terremoto, siamo ora a comunicare gli aggiornamenti della situazione attuale e le prime linee guida dell’intervento in atto.

I compagni e le compagne che dai primi istanti hanno lavorato instancabilmente nei punti di raccolta beni sparsi in tutta Italia e che continuano nel lavoro di stoccaggio e catalogazione dei materiali, sono in queste ore presenti con e al fianco delle Brigate di Solidarietà Attiva all’interno del cratere del terremoto.

In particolare stiamo intervenendo nel territorio di Acquasanta in co-gestione con la Protezione Civile Comunale, dove è stata attivata una cucina per mezzo di cui, autonomamente, già da ieri le Brigate di Solidarietà Attiva hanno erogato più di 100 pasti. Inoltre, sarà operativo a breve un magazzino dedicato allo spaccio popolare che servirà la zona di Acquasanta e le frazioni limitrofe (più di 50). I beni necessari alla gestione del campo di Acquasanta sono stoccati e organizzati dai magazzini presenti a Colli del Tronto e a Offida.

Vi confermiamo che i magazzini sono pieni e quindi di non fare invii autonomi e comunque non prima di martedì.

Stiamo intervenendo anche nel comune di Amatrice, dove è in allestimento un ulteriore spazio popolare per attivare anche in quel territorio un servizio di consegna dei beni necessari alla popolazione. Il magazzino di riferimento di questo spaccio è sito a Rieti.

Al fine di permettere una gestione più efficiente, chiediamo a tutti/e di comunicare tipologie e quantità dei diversi beni presenti attualmente nelle varie sedi territoriali d’Italia, così da permettere di indirizzarli in modo più semplice nei magazzini centrali, all’indirizzo email magazzinibsa@gmail.com insieme al contatto telefonico di un referente.

Colli del Tronto e Offida per il versante Marchigiano e Rieti per il versante laziale sono i centri di stoccaggio da cui partono i rifornimenti per gli interventi sul campo. Sono quindi interdette consegne dirette ai campi, perché producono solo danni. Con l’occasione, confermiamo che i magazzini sono attualmente pieni, invitiamo perciò nuovamente tutti i territori a non partire autonomamente alla volta dei magazzini del Piceno e di Rieti e senza coordinarsi con i referenti.

Chiediamo inoltre a tutti/e un ulteriore sforzo nell’organizzare iniziative di autofinanziamento, volte a sostenere economicamente i compagni coinvolti nella logistica e nell’intervento in loco.

Infine invitiamo tutti/e i compagni motivati (e possibilmente automuniti) ad unirsi al corpo volontari, ed iniziare a comunicare le proprie disponibilità in termini di tempo alla seguente mail volontaribsa@gmail.com.

Per una migliore gestione dei turni dei volontari, si richiedono disponibilità della durata minima di 4-7 giorni.

Dal popolo, per il popolo!

Il referente nazionale del Partito della Rifondazione Comunista

Andrea Ferroni

Ravera: “Vicinanza e cordoglio alla famiglia Marchetti, non è più rinviabile la messa in sicurezza della zona dell’Acquasanta”

8 agosto 2011, by  
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Sabato 30 luglio un’altra giovane vita si è spenta lungo la strada Napoleonica. Alla famiglia la vicinanza e il cordoglio, personale e di tutto il Consiglio di Circoscrizione che rappresento. Alcune riflessioni sono necessarie e non più derogabili.
La Strada Provinciale 530 è un’arteria non in grado di sostenere il traffico veicolare a cui è sottoposta, stretta com’è tra il muraglione dell’Arsenale e la collina nel tratto iniziale, e tra le abitazioni lungo il percorso che si snoda, sostanzialmente, tra l’Acquasanta e il Fezzano. Circa cinque chilometri di strada funestati da troppi incidenti e da una pericolosità potenziale elevatissima.
Non ci sono vie di fuga, pochi i marciapiedi, gli attraversamenti pedonali sono pericolosi, gli innesti per e dalle frazioni con visibilità ridotta in quanto a ridosso di curve, decine di portoni e cancelli di private abitazioni che si affacciano, senza protezioni di sorta, direttamente sulla carreggiata stradale. La Prima Circoscrizione da anni si batte, spesso inascoltata, per ottenere miglioramenti alla viabilità che vadano nella direzione di una maggior sicurezza e nella dissuasione di comportamenti pericolosi. Recentemente ha avviato un percorso per chiedere la realizzazione di una rotonda all’innesto di Cadimare, dove nelle scorse ore si è verificato l’ennesimo incidente, per fortuna senza gravi conseguenze.

Ma vi sono anche difficoltà oggettive
nell’intervenire in una strada che, stando così le cose, offre poche soluzioni. Il progetto di una rettifica di Viale Fieschi all’incrocio con Via Mori è stato abbandonato causa il rifiuto della Marina Militare a concedere una porzione di terreno necessaria alla realizzazione dell’opera; la normativa proibisce di installare

autovelox nei centri abitati; i dissuasori sono invocati e poi osteggiati, e spesso divelti. La stessa pluralità di Enti ed Istituzioni competenti nei vari tratti di percorso osteggia un fluido percorso decisionale e realizzativo.

Un ragionamento complessivo sulla viabilità lungo la costa di Ponente non è più rinviabile, e la Prima Circoscrizione metterà in moto tutte le risorse di sua competenza per obbligare gli Enti competenti a dare risposte alle esigenze di sicurezza che emergono da questi territori.

Resta un dato di fatto, inconfutabile. Per l’ennesima volta tutta la costa di Ponente è rimasta bloccata per ore. Non è la prima volta che accade, non sarà l’ultima. Incidenti, allagamenti, mezzi in panne, le normali problematiche di qualsiasi arteria stradale provocano il sostanziale isolamento di migliaia di residenti e turisti. Impossibilitati a raggiungere le abitazioni, i luoghi di lavoro, per non parlare dei problemi e dei rallentamenti a cui sono soggetti automediche e altri mezzi di pronto intervento.

Senza dimenticare la presenza del rigassificatore di Panigaglia, cui dovrebbe essere garantita la possibilità di un veloce ed efficace raggiungimento, per ovvie questioni di sicurezza. Eppure, al di là del muro, all’interno dell’Arsenale Militare, c’è una viabilità alternativa pronta e già utilizzabile. Le richieste dei cittadini e delle associazioni volte ad
una razionalizzazione della Base navale che porti a liberare gli spazi, oramai inutilizzati, della costa di Ponente non sono capricci e nemmeno impuntature ideologiche. Sono una necessità improrogabile che i fatti, purtroppo talvolta tragici, continuano a dimostrarci.

Diego Ravera
Presidente Prima Circoscrizione La Spezia