Aggregazione Acam-Iren, Prc La Spezia: “Acqua deve rimanere pubblica, subito una manifestazione di protesta in città”

25 febbraio 2017, by  
Archiviato in Ambiente, Partito, Primo piano

 

Rifondazione Comunista esprime forte contrarietà per la decisione dell’amministrazione comunale spezzina di “aggregare” la partecipata Acam con il colosso multiutility Iren. 

Riteniamo tale decisione contraria ai principi sanciti dal referendum del 2011 che obbliga la gestione pubblica del bene primario dell’acqua, senza alcuna possibilità di profitto. Difficile immaginare che ciò non avvenga, trattandosi di una società quotata in borsa, con parte dei capitali forniti da una banca come Intesa San Paolo, che quindi punterà esclusivamente ai propri interessi di cassa e non certo all’amministrazione del servizio nell’interesse dei cittadini.

Senza contare le ripercussioni sui lavoratori, che già hanno compiuto enormi sacrifici con i contratti di solidarietà e con i vari demansionamenti e che ora, nella speranza di non dover perdere il posto, sono costretti ad accettare tale situazione.

Il ricatto occupazionale dovuto alla giusta preoccupazione da parte dei sindacati deve far riflettere ancora una volta sulla vergognosa gestione degli ultimi dieci anni di Acam per la quale nessuno ha mai pagato se non i cittadini (in termini di disservizi e nelle bollette) e i lavoratori.

Chiediamo all’amministratore delegato Garavini (ben pagato con i soldi pubblici) a cosa sono servite le recenti cessioni dei rami di azienda più remunerativi (come il Gas) per arrivare lo stesso alla solita conclusione, ossia la privatizzazione dell’acqua.

Per questi motivi tutti i nostri consiglieri comunali voteranno contro questa soluzione e invitiamo tutte le forze attive e democratiche della provincia a una grande manifestazione di protesta in difesa dei beni comuni pubblici da lanciare nei prossimi giorni in città.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

No all’aggregazione Acam-Iren: “Acqua deve rimanere pubblica, subito una manifestazione di protesta in città”

16 febbraio 2017, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

Rifondazione Comunista esprime forte contrarietà per la decisione dell’amministrazione comunale spezzina di “aggregare” la partecipata Acam con il colosso multiutility Iren.

Riteniamo tale decisione contraria ai principi sanciti dal referendum del 2011 che obbliga la gestione pubblica del bene primario dell’acqua, senza alcuna possibilità di profitto. Difficile immaginare che ciò non avvenga, trattandosi di una società quotata in borsa, con parte dei capitali forniti da una banca come Intesa San Paolo, che quindi punterà esclusivamente ai propri interessi di cassa e non certo all’amministrazione del servizio nell’interesse dei cittadini.

Senza contare le ripercussioni sui lavoratori, che già hanno compiuto enormi sacrifici con i contratti di solidarietà e con i vari demansionamenti e che ora, nella speranza di non dover perdere il posto, sono costretti ad accettare tale situazione.

Il ricatto occupazionale dovuto alla giusta preoccupazione da parte dei sindacati deve far riflettere ancora una volta sulla vergognosa gestione degli ultimi dieci anni di Acam per la quale nessuno ha mai pagato se non i cittadini (in termini di disservizi e nelle bollette) e i lavoratori.

Chiediamo all’amministratore delegato Garavini (ben pagato con i soldi pubblici) a cosa sono servite le recenti cessioni dei rami di azienda più remunerativi (come il Gas) per arrivare lo stesso alla solita conclusione, ossia la privatizzazione dell’acqua.

Per questi motivi tutti i nostri consiglieri comunali voteranno contro questa soluzione e invitiamo tutte le forze attive e democratiche della provincia a una grande manifestazione di protesta in difesa dei beni comuni pubblici da lanciare nei prossimi giorni in città.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“Noi la crisi la barattiamo!” Domenica alla Spezia prima Festa del baratto e libero scambio organizzata da Rifondazione Comunista

5 gennaio 2012, by  
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Domenica 8 gennaio 2012 dalle ore 15 presso la sede della Federazione di Rifondazione Comunista della Spezia avrà luogo la Prima festa del baratto e libero scambio. Si tratta di un’iniziativa che ha come scopo appunto quello di poter barattare o semplicemente cedere liberamente oggetti di vario genere, nuovi o usati purché in buono stato.

Capita a tutti infatti di accumulare oggetti che non utilizziamo ma non vogliamo buttare, o oggetti che ci vengono regalati ma abbiamo già (specie dopo le festività natalizie) e che di conseguenza finirebbero nell’immondizia nonostante il loro perfetto funzionamento. O ancora vestiti che non ci piacciono più, libri, cd e tanto altro ancora. Tutte cose che a noi non servono ma che potrebbero invece servire ad altre persone.

Da questo principio è nato questo “esperimento” di aggregazione sociale e rieducazione collettiva, con una risposta alla crisi molto semplice e a costo zero che porta anche a ritrovare il senso di condivisione dei beni, di lotta allo spreco e una sensibilizzazione verso la problematica dell’eccessiva produzione di rifiuti spesso causata anche dallo smaltimento di oggetti che potrebbero comunque funzionare ma che vengono buttati.

Nella nostra città ci sono già state esperienze simili a questa, come per esempio lo Swap Party organizzato al Portrait con grande successo. La festa del baratto punta ad espandere il raggio d’azione dell’iniziativa aprendo le porte allo scambio di beni di vario genere e la fruizione da parte di un pubblico più ampio e variegato.

Sperando in una forte partecipazione da parte della cittadinanza, spezzina e non, vorremmo ripetere l’incontro con una cadenza bimestrale sempre nelle sede di Rifondazione per far sì che tutto questo diventi un’utile e piacevole abitudine.

Ribadiamo quindi l’invito per domenica 8 gennaio 2012 dalle ore 15 presso la nostra sede di via Lunigiana 545.

Serena Lombardi, Rifondazione Comunista La Spezia