Rifondazione per il No: oggi pomeriggio incontro pubblico con il presidente Anpi Liguria presso la sala Coop di via Saffi
24 novembre 2016, by admin
Archiviato in Appuntamenti, Partito, Primo piano

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Lombardi: “Nessun accordo, pronti a creare la Sinistra Ligure Unita”
12 gennaio 2015, by admin
Archiviato in Partito, Primo piano, Società
Il segretario punta all’unione di tutte le componenti per una sinistra plurale e alternativa, radicale e anticapitalista: “L’appoggio a Federici fa parte di un passato remoto morto e sepolto. Seguiamo i modelli di Front de Gauche e dell’Izquierda“
Vuoi vedere che alla fine il voto che incorona Raffaella Paita non diventa il più clamoroso degli assist alla sempre più moribonda e sfilacciata sinistra d’opposizione? Sarebbe stato molto diverso se ieri fosse stato Sergio Cofferati a primeggiare, soprattutto per quella parte di elettorato di estrema sinistra che, pur non andando a votare, aveva visto nell’ex segretario della Cgil una soluzione più rispondente ai valori tradizionali della ‘gauche’ italica. Vuoi vedere che il malcontento di ieri si trasforma in un’alternativa alla Paita stessa alle prossime elezioni di maggio, attraverso una coalizione di sinistra che migliori e superi l’esperienza Tsipras, in un soggetto politico capace di essere punto di riferimento dell’altra sinistra, smarcatasi dalla Paita? Massimo Lombardi, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, inizia da subito a tessere una tela intricata ma densa di possibilità, soprattutto se quella parte di Pd che ieri è uscita malconcia dalle Primarie, vorrà “affilare i coltelli” per dare battagli ‘dentro’ ma soprattutto ‘fuori’.
Segretario Lombardi, sorpreso di com’è andata?
“L’esito delle primarie mi ha parzialmente sorpreso, pensavo infatti che Cofferati riuscisse ad avere la meglio, anche e soprattutto per il livello di notorietà che aveva come leader sindacale e la straordinaria capacità di mobilitazione connessa“.
Cosa pensa di quelli che, dichiaratamente di sinistra ma esterni al Pd, ieri sono andato a votare Cofferati?
“Chi è esterno al Pd ma è andato a votare Cofferati intendeva favorire il rafforzamento del centro sinistra ed arginare la deriva a destra, operata con lo sdoganamento di ex fascisti ed il sostegno del partito trasversale degli affari che nulla centra con le idee ed i valori della sinistra“.
Pentiti di non aver appoggiato la candidatura di Cofferati oppure l’esito delle elezioni apre una pagina nuova, quella che speravate?
“Ritengo corretta la posizione adottata da Rifondazione Comunista a livello regionale, non eravamo interessati a personalismi ed a competizioni interne ad un altro partito. Come già dichiarato abbiamo certamente notato la differenza di posizioni politiche, non apprezzando minimamente aperture di credito a culture destrorse e pratiche di sistematica cementificazione e merceficazione del territorio”.
Un Pd spostato a destra, dice il suo segretario regionale, rende più o meno forte Rifondazione e tutti gli altri attori che vorranno unirsi in una ipotetica costellazione di sinistra?
“E’ l’ora di rompere gli indugi e creare finalmente la Sinistra Ligure Unita, che si definisca tale ed agisca da sinistra. Basta con i tatticismi, le posizioni di equilibrismo, la moderazione per piacere a questo o a quello. Una sinistra che deve essere costruita dal basso e contemporaneamente dall’alto, che sappia riunire quelle compagne e quei compagni, da tempo divisi, non tramite un ennesimo effimero scatolone ma sulla condivisione di temi: la salvaguardia del territorio, la valorizzazione dei beni comuni, la difesa dei diritti dei lavoratori contro ogni sfruttamento, il diritto alla casa, la lotta alle mille fonti di nocività ed inquinamento. Progetti concreti da declinare insieme, nulla di precostituito nelle segreterie di partiti o associazioni, ma piattaforme progettuali condivise attraverso percorsi di democrazia partecipativa. Non vuole essere una sommatoria di sigle di partiti, associazioni, comitati ma un soggetto che parta dall’idea collettiva dell’agire politico, lontano dalla personalizzazione“.
La Ministra Pinotti ha ricordato che che “Ncd è alleato di governo”. Le fa paura che anche su scala regionale sia possibile una riproposizione dell’asse Renzi-Alfano?
“La riproposizione dell’asse Renzi-Alfano ha trionfato in queste primarie, noi la contrasteremo con ogni mezzo lecito possibile. Scuotere le coscienze e risvegliare la passione del popolo della sinistra sarà la nostra sfida“.
Tanti vostri ex elettori vi contestano l’appoggio alla candidatura di Federici e temono un’alleanza in extremis a favore del candidato Pd alle regionali.
“L’appoggio a Federici fa parte di un passato remoto morto e sepolto. Voglio rassicurare chi teme questo. Non faremo nessun tipo di accordo con il Pd. Anzi siamo già mobilitati per costruire una sinistra plurale e alternativa, radicale e anticapitalista, che sappia unire la salvaguardia del lavoro con la tutela dell’ambiente e della salute, inclusiva e aperta al contributo di tutte/i quelli che hanno il loro dna nei valori della Resistenza, dell’anifascismo, della Costituzione. Una Sinistra vera non sommatoria ma fronte popolare, seguendo il modello francese del Front de Gauche e dell’Izquierda spagnola. Ora più che mai c’è bisogno di Sinistra in Liguria“.
“Buon lavoro al neo presidente Anpi Carlo Bertolani: pronti a collaborare in difesa della Costituzione”
31 luglio 2013, by admin
Archiviato in Dalla Provincia, Primo piano, Società
La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista porge i migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente provinciale Anpi della Spezia Carlo Bertolani e rinnova la più piena collaborazione nel segno dell’antifascismo e della difesa della Costituzione, valori insindacabili e purtroppo messi sempre più in discussione da un’indegna classe politica.
Infatti il momento storico che vive il Paese è delicatissimo. Si avvicina una battaglia campale a difesa della Costituzione, mai come ora in pericolo di morte.
Già nel 2005 il governo Berlusconi-Bossi-Fini a colpi di maggioranza andò molto vicino a stravolgerla: solo una grande campagna di opinione riuscì a creare le condizioni per lo stop deciso dal popolo italiano col referendum del 2006.
Stavolta le “larghe intese” del vergognoso duopolio Pd-Pdl toglieranno anche qualsiasi possibilità di difesa popolare, avendo ampiamente la maggioranza dei due terzi al Senato e alla Camera richiesti dalla Costituzione stessa per evitare il referendum confermativo.
Dunque questa volta l’assalto non verrà solamente dalla destra classica ma anche, e soprattutto, dallo stesso Pd che ora dovrà togliere definitavamente la maschera e dire finalmente agli italiani da che parte vuole stare.
Per questo auspichiamo che tutte le forze politiche e sociali che hanno a cuore la nostra Costituzione, nata dal sangue della Resistenza al nazifascismo, formino un unico grande fronte a sua difesa, alla Spezia come in tutta Italia.
La Costituzione è l’ultimo baluardo democratico che ci protegge dalla barbarie del neo-liberismo, che infatti la vede come un fastidioso ostacolo da rimuovere.
E’ già stata più volte tradita e aggirata, ma mai riscritta. Siamo pronti a difenderla ad ogni costo e auspichiamo che l’Anpi sia pienamente daccordo con noi.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
“Decreto del fare o del fare male ai lavoratori? Aderiamo all’appello di Marco Bazzoni per modificare il DL Letta-Alfano”
11 luglio 2013, by admin
Archiviato in Dall'Italia, Lavoro, Primo piano
In tale decreto infatti ci sono numerose semplificazioni per la sicurezza sul lavoro (articoli 32 e 35). Il termine più corretto sarebbe riduzioni per la sicurezza sul lavoro.
A cominciare dall’esenzione del DUVRI per i “settori di attività a basso rischio infortunistico”, alla riduzione formazione, informazione e sorveglianza sanitaria per i lavoratori fino a 50 giornate lavorative nell’anno solare, all’autocertificazione del DVR per i “settori di attività a basso rischio infortunistico”, all’eliminazione dell’obbligo di denuncia per i datori di lavoro alle autorità di pubblica sicurezza per gli infortuni mortali e per gli infortuni superiori a 3 giornate lavorative, alle indagini per gli infortuni sul lavoro che non saranno più condotte di ufficio, ma dovranno essere richieste dal lavoratore infortunato, di un superstite o dell’Inail, fino alla “chicca finale”, ossia che le indagini sulle responsabilità dei datori di lavoro per gli infortuni sul lavoro si faranno solo se ci sono i soldi per farle: “agli adempimenti di cui al presente articolo si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziare disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Peccato che nel governo che chi, come il Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione D’Alia, va dicendo imperterrito, e senza alcuna vergogna, che: “‘Le norme contenute nel dl Fare, come quelle nel ddl Semplificazione, non mettono in alcun modo in discussione la sicurezza dei lavoratori”.
Per questo Rifondazione Comunista della Spezia aderisce all’appello on line su Articolo 21 di Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico di Firenze che da anni lotta contro le tragedie sul lavoro in Italia, riuscendo da solo a far mettere in mora il nostro Paese nei confronti dell’UE per le gravi inadempienze in materia.
“Considero queste norme peggiorative” afferma Bazzoni “perchè comporteranno non solo una riduzione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ma anche una probabile (ed ennesima) procedura d’infrazione per violazione della direttiva 89/391/CEE per la sicurezza, visto che nel DL ci sono possibili violazioni degli articoli 6,9, 10 e 12 di tale direttiva. Come fare capire al governo Letta-Alfano che qui non siamo di fronte a delle sole semplificazioni burocratiche, ma ad una sostaziale riduzione delle tutele del lavoro?“.
Di tali tragedie ne abbiamo abbastanza, anche e soprattutto nella nostra provincia. Dato che di tale argomento se ne parla solamente in occasione di nuove disgrazie, vogliamo questa volta che si agisca prima. Occorre pretendere che la vita dei lavoratori venga difesa ad oltranza e non ulteriormente oltraggiata.
Pertanto chiediamo con forza (ma anche con il sano realismo di chi sa di parlare al deserto) che nel percorso di conversione in legge siano modificati, o meglio ancora stralciati, gli articoli 32 e 35 del DL 69/2013.
Difficilmente chi ha fatto la scelta di stare dalla parte dei Marchionne, Monti e Berlusconi riceverà il messaggio. Ma è importante denunciare tali ingiustizie.
Per aderire all’appello basta scrivere via mail nome, cognome, professione, e luogo di residenza a bazzoni_m@tin.it.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia