“Sostegno a Garau e Serarcangeli, verità e giustizia alle vittime dell’amianto”

11 dicembre 2017, by  
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Pieno sostegno di Rifondazione Comunista spezzina alle associazioni vittime dell’amianto.

Rifondazione è vicina ai presidenti delle Associazioni Afeva Sardegna, Salvatore Garau e di Afea nazionale, Pietro Serarcangeli, che da oggi, lunedì 11 dicembre, daranno vita a un presidio silenzioso davanti a Montecitorio per chiedere a governo e parlamento di varare un puntuale intervento legislativo che affermi i diritti ora negati ai militari e i civili del comparto Difesa e della Sicurezza Nazionale esposti e vittime dell’amianto e degli altri fattori nocivi.

Infatti anche tra il personale delle Forze Armate e Sicurezza Nazionale ci sono state vittime inconsapevoli dell’amianto ed altri fattori nocivi come l’uranio impoverito ed il radon, per aver operato senza prevenzione a causa di una incolpevole sottovalutazione del rischio.

Il presidente Garau accompagnerà queste giornate di mobilitazione con un gesto estremo come lo sciopero della fame.

Siamo vicini a Garau e solleciteremo le varie istituzioni affinché questa battaglia abbia l’attenzione dovuta.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia 

“Nuova solidarietà all’autista Atc Luca Simoni, punito dall’azienda per aver detto la verità”

30 maggio 2016, by  
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La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà e sostegno al rappresentante dei Cobas Atc Luca Simoni, che nei giorni scorsi ha ricevuto una pesante sanzione disciplinare dall’azienda pubblica nella quale ricopre da trent’anni il ruolo di autista.  

La sua “colpa” è quella di aver detto la verità in difesa dei lavoratori e degli utenti, compiendo in pieno il suo dovere di sindacalista e cittadino.


Simoni è infatti stato accusato dalla dirigenza di aver “diffamato” Atc denunciando pubblicamente la presenza di amianto nella sede di via del Canaletto (denuncia non campata in aria, visto che poco dopo è stato deciso il cambio di locazione). Una presenza a dir poco lesiva della salute dei lavoratori, alcuni dei quali hanno portato alla luce certificati medici recitanti “ispessimento pleurico bilaterale compatibile con asbestosi pleurica”.
 
Il sindacalista ha poi denunciato la fatiscenza dell’ormai vecchio parco mezzi aziendale a discapito della sicurezza degli utenti (anch’essa riconosciuta dall’azienda, che ha provveduto ad acquistare cinque “nuovi” autobus in Germania – in realtà con oltre 600.000 km percorsi – e di altri cinque starebbe concludendo l’acquisto per “tamponare” l’emergenza). 
 
Simoni ha infine presentato un esposto alla magistratura riguardo alla trasparenza sulle assunzioni e sui corsi di formazione, oggetto di indagine dalla Guardia di Finanza, come emerso dalle cronache locali dello scorso dicembre.
 
Ebbene, come punizione per le sue “bugie”, l’autista ha subito la decurtazione mensile del proprio stipendio per un anno, con un provvedimento ufficiale datato 9 maggio 2016.
 
Il comportamento dell’azienda sarebbe quantomeno schizofrenico: a Simoni, nei fatti, è riconosciuta la ragione delle sue argomentazioni, visti i provvedimenti presi dopo le sue denunce, ma viene punito per aver usufruito del suo diritto/dovere di parola, a maggior ragione se espressa in qualità di delegato sindacale.
Se Simoni ha detto la verità, come crediamo, allora non merita alcuna punizione e l’azienda starebbe compiendo un grave abuso nei suoi confronti.
 
Premesso che Simoni ricorrerà contro il comportamento antisindacale di Atc, Rifondazione spezzina è pronta a sostenerlo in tutti i consigli comunali della provincia come avvenuto nei mesi scorsi, quando fu approvata, in primis da Ortonovo e Castelnuovo, una mozione in difesa della libertà di espressione e di azione sindacale.
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Lombardi (Rete a Sinistra): “Parole di giustizia o ipocrisia? Spezia sta ancora pagando le sue ingiustizie”

25 maggio 2015, by  
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Si è chiusa a Spezia la rassegna “Parole di giustizia”. 

Un evento culturale molto importante per la nostra città: per tre giorni si è discusso di democrazia, scuola e politica al massimo livello, con alcuni tra i più importanti intellettuali del nostro paese.

 Notevole l’iniziativa, altrettanto degna di nota l’ipocrisia di fondo.

Infatti, cosa c’è di giusto nella “Democrazia Renziana” di questi tempi?

Quella dell’uomo solo al comando, imperatore quasi assoluto che sta mettendo la mordacchia all’intero sistema giudiziario scontrandosi duramente con i magistrati come mai era riuscito a fare il governo Berlusconi?Quella che con l’Italicum, vergognosamente approvato a colpi di fiducia come il governo Mussolini fece con la famigerata legge-Acerbo, viene blindata ancora di più la casta dei politici di Roma, aumentando a dismisura il divario già enorme tra cittadini e istituzioni?
Quella che, parole di Renzi, vuole “accorpare” i sindacati?
Quella che vuole distruggere definitivamente la scuola pubblica, dopo aver fatto a pezzi il mondo del lavoro?

Di quale giustizia stiamo parlando? Questa, per chi non se la ricorda, è la breve storia d’Italia dell’ultimo anno e mezzo.

E dato che l’amministrazione comunale spezzina e quella regionale si sperticano negli elogi al presidente del consiglio, nel tentativo affannoso di mettersi in luce presso il principe, mi sembra di poter affermare che si sia trattato di uno show vuoto e vano, da intitolare con “Parole di ipocrisia”, o meglio,  “Parole di ingiustia”.

Quell’ingiustizia che Spezia ha da sempre sofferto sulla propria pellel’ingiustizia degli scandali ambientali, da Pitelli all’amianto, dall’aria avvelenata dall’Enel al nostro meraviglioso “golfo dei veleni”, fino ad arrivare all’ingiustizia dell’occupazione delle aree militari, che da oltre un secolo privano quasi interamente i cittadini del nostro bene più prezioso, il mare.

Di queste ingiustizie gli illuminati amministratori tacciono.

E infine, a proposito di questioni militari, voglio aggiungere una piccola riflessione nell’importante ricorrenza a cent’anni dall’ingresso italiano nella Grande guerra. 

Anche allora fu un atto di scandalosa ingiustiziain primis contro la stessa democrazia: fu un blitz del governo, appoggiato dalla casa reale, a scavalcare indegnamente il parlamento e l’intero popolo italiano, contrario in stragrande maggioranza al conflitto.

Pochissimi individui, sovvenzionati già allora dagli appetiti dell’industria bellica e dal capitalismo internazionale, e sorretti dalle grida deliranti di qualche vate in piazza, portarono al macello 600000 giovani, rasi al suolo da una guerra indegna, combattuta a tradimento e senza pietà nel nome dello stesso popolo che veniva portato al massacro. 
La più grande delle ingiustizie, quella del potere, pagata con il sangue della meglio gioventù di allora, tra cui, naturalmente, anche migliaia di spezzini.
Oggi, dopo un secolo, regna un insensato e sempre più crescente nazionalismo, la benzina che ha innescato, e sta re-innescando, il germe del fascismo. Ed è una realtà da combattere.
Massimo Lombardi,
 
candidato al consiglio regionale della Liguria 
 
Rete a Sinistra – Pastorino Presidente

Senternza Eternit: “Solidarietà alle vittime di amianto, il parlamento è l’unico responsabile di questa ingiustizia. Il ministro Orlando intervenga sul caso”

26 novembre 2014, by  
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Rifondazione Comunista della Spezia si unisce al dolore dei parenti delle tantissime vittime di amianto a cui la corte di Cassazione ha negato, causa l’infame prescizione, il risarcimento e la giusta punizione ai responsabili di una delle più grosse stragi sul lavoro mai accadute in Italia.

Una strage che è iniziata da decenni e che continua tutt’ora, anche nella nostra provincia, dove le morti per mesiotelioma e asbestosi sono all’ordine del giorno.

Putroppo tutto questo è un esclusivo problema politico e non di giustizia, come si vuole credere.

Infatti laddove esitono leggi atte a favorire chi compie il crimine e non a difendere le vittime e l’intero popolo italiano (in nome del quale la Giustizia dovrebbe essere amministrata secondo Costituzione) il parlamento, adibito a scriverle, ne è l’unico responsabile.

Così mentre si continua a morire di amianto, la fa franca chi si è arricchito in maniera smisurata sulla pelle della gente e tutto ciò è intollerabile e disgustoso.

Contrariamente alle apparenze, il problema non è giudiziale ma esclusivamente politico.

Peccatoc he questa politica, come nel vergognoso caso Cucchi, al di la delle ipocrite dichiarazioni di facciata, si guarderà bene dal fare ciò che è stata deputata a fare, ossia produrre leggi che tutelino la collettività e che colpiscano inesorabilmente gli autori di tali crimini.

Rifondazione spezzina, nel ribadire vicinanza e solidarietà alle associazioni delle vittime, fa un appelllo al nostro concittadino, il ministro guardasigilli Orlando, affinchè intervenga nel merito per realizzare una legge che cancelli questa prescrizione, in modo che personaggi come Schmidheiny paghino una volta per tutte per le morti che hanno causato.

 Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Sanità bene comune: venerdì 27 aprile doppio presidio per le vittime dell’amianto e per la sanità spezzina

Ore 9 Inail, ore 11 ospedale Sant’Andrea alla presenza dei candidati Cossu e Bucchioni

Venerdì 27 aprile doppio appuntamento della Federazione della Sinistra spezzina con i temi della sanità.

Alle 9 la Fds aderirà al presidio organizzato davanti alla sede dell’Inail provinciale in corso Nazionale per la giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Sul territorio italiano, secondo una stima del CNR, sono ancora da smaltire ben 32 milioni di tonnellate di amianto (di cui 8 milioni di amianto puro) che ammontano ad un totale di 100 milioni di tonnellate se si considerano anche le cosiddette “pietre verdi”.

La nostra provincia in particolare vanta un triste primato per le vittime del mesiotelioma pleurico causate dalla presenza di amianto specie nel settore militare, oltre a quello civile. Le vittime dell’amianto sono dunque innanzitutto vittime sul lavoro, troppo spesso dimenticate dall’opinione pubblica: per questo vogliamo verità e giustizia.

Così come vogliamo verità e giustizia sull’increscioso problema dei tagli alla sanità pubblica, in special modo alla sanità spezzina.

La Spezia deve tornare al centro dei piani della Regione Liguria che continua a tagliare finanziamenti e personale, mentre le liste di attesa si fanno sempre più lunghe e i servizi peggiorano in maniera inaccettabile.

Per questo domani alle 11 la Fds organizza un presidio-volantinaggio presso l’ospedale Sant’Andrea per chiedere risposte precise alla Regione e per solidarizzare con la cittadinanza esasperata per la situazione.

Saranno presenti il segretario provinciale Prc/Fds Massimo Lombardi e i candidati al consiglio comunale Simona Cossu e Edmondo Bucchioni. La sanità è un bene comune, la sanità non si tocca.

Federazione della Sinistra La Spezia

Prc/Fds La Spezia: “Successo dell’inchiesta sociale, il programma del centrosinistra non potrà prescindere dall’esito dei questionari”

29 febbraio 2012, by  
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“Migliaia di questionari distribuiti, tantissimi cittadini e molti confronti diretti tra la gente, in città”.

Rifondazione Comunista/Fds fa un primo bilancio dell’iniziativa politica delle “urne rosse”, il banchetto permanente tenuto in Corso Cavour alla Spezia: “l’inchiesta sociale continuerà nei quartieri spezzini con la compilazione del questionario di 14 domande per chiedere ai cittadini quali sono le priorità sulla base delle questioni più importanti: ambiente, lavoro, economia, rapporti sociali. Nei prossimi giorni comunicheremo il calendario della “carovana delle idee“: da Marola al Favaro, da Canaletto a Pegazzano, un importante percorso di partecipazione e condivisione dal basso. Un lavoro di inchiesta che sarà il nostro metro di confronto con le altre forze politiche del centrosinistra e che riteniamo non proseguibile prima di aver concluso il nostro percorso di ascolto della città.

C’è chi si sta sperticando nelle acrobazie tattiche per sapere che fare da grande” -prosegue la nota- “noi abbiamo scelto di confrontare le nostre idee con la gente, in modo aperto e senza populismi ma coscienti che il confronto parte dalla nostra elaborazione politica e dalle battaglie sostenute nell’attuale amministrazione della città, che va dalla difesa dei beni comuni alla visione di uno sviluppo compatibile con le esigenze di vita degli spezzini.

Allo stesso tempo è inaccettabile assistere alle lezioncine del centrodestra” -proseguono dalla Federazione della Sinistra “dopo 15 anni di mal governo di questo Paese, tra nani e ballerine, ora tocca allo spettacolo fantasioso in salsa spezzina, a partire dalle dichiarazioni della candidata in pectore Chiarandini che da già la cifra del bassissimo livello politico. Si vuole infatti denigrare il voto di 27 milioni di italiani che hanno deciso di mantenere pubblici i servizi locali, così come si fa già spregio di elementi basilari per la vita democratica come la partecipazione, motore essenziale per trasformare la città, fino all’indecente strumentalizzazione del ricatto occupazionale.

Infine il vero tema su cui nessuno si confronta è il lavoro e la sua qualità” -conclude il Prc/Fds- “siamo e resteremo sostenitori di percorsi di partecipazione e trasparenza per condividere le scelte strategiche del territorio, a cominciare dalla riconversione degli impianti esistenti e dalla piaga del lavoro nero. Abbiamo visto l’utilizzo massiccio di amianto. Quante furono le voci indignate che denunciarono la presenza della fibra killer? Quanti ebbero il coraggio di dire basta? Abbiamo il dovere morale di pensare ad un futuro migliore di questo. Spezia ha inoltre una percentuale altissima di lavoro irregolare, com’è emerso dal rapporto dell’Ispettorato del Lavoro. Una condizione insostenibile per moltissimi lavoratori già vessati dalla sciagura del precariato che la politica deve combattere e sconfiggere“.

Federazione della Sinistra La Spezia

Storica sentenza Eternit: ora piena luce su Liguria e La Spezia

13 febbraio 2012, by  
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Il 13 febbraio 2012 potremmo ricordarlo come un giorno storico, dove la giustizia ha reso il suo servigio a tantissimi lavoratori e loro cari per la condanna esemplare nel processo Eternit: 16 anni al Schmidheiny e a de Cartier, per reati commessi negli stabilimenti di Casale Monferrato, oltre alla condanna pecuniaria. Tuttavia nulla vale la perdita di chi ha vissuto la tragedia dell’amianto.

Una condanna che segue quella degli ex vertici Fincantieri (processo di Palermo) e che significa tutela per i cittadini, ma che non basta. Ora la politica deve perseguire l’azione avviata dalla magistratura e non lasciare che questa conquista giuridica sia lettera morta. Un’azione che deve essere strutturata ed articolata su più fronti.

Rifondazione Comunista lancia un appello perché alla Spezia si rilanci un fronte di lotta sul tema amianto, troppo spesso marginale rispetto al gravità locale. Occorre avere la lungimiranza di riconoscere, nel diritto dei lavoratori e delle lavoratrici, la salvaguardia e la prevenzione della salute, agendo in primo luogo nella difesa dell’ambiente di lavoro, nella lotta contro le nocività.

Federazione prov.le Rifondazione Comunista/Fds La Spezia

 Nulla vale la vita di un lavoratore ucciso dall’amianto, nemmeno una sentenza giusta come quella che ha condannato i manager della Eternit di Casale Monferrato. Tuttavia quella sentenza “parla” anche alla Liguria essendo la nostra la regione più colpita dalle morti per esposizione all’amianto. Proprio nel momento in cui il padronato ed il Governo Monti stanno sferrando nuovi intollerabili attacchi ai diritti dei lavoratori ed alle loro condizioni di vita, la sentenza dell’Eternit ci chiama a rilanciare l’impegno contro le nocività e ad operare affinché i responsabili dei tanti omicidi provocati dall’amianto in Liguria vengano giudicati dalla Giustizia. Come è successo ai manager della Eternit”.

Sergio Olivieri
Segretario regionale ligure di Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra

Sergio Olivieri a Radio Babboleo

Prc Follo: “Discariche a cielo aperto ed abusivismo, il far west continua”

1 ottobre 2011, by  
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270911-1326

 

Nonostante iniziative lodevoli iniziative in tema di ambiente, fatte in collaborazione con provincia, altri comuni e associazioni, nel comune di Follo il parco fluviale è in condizioni di abbandono mai viste. Da mesi Rifondazione Comunista denuncia l’assenza dell’amministrazione riguardo a serie politiche ambientali ed oggi continuiamo a registrare fallimenti.

Nel mirino ancora una volta l’area fluviale e un’amministrazione di centrodestra che non fa nulla, ne per intervenire direttamente, ne per sollecitare chi di dovere, ripristinando la chiusura dei varchi.

310811-1801310811-1800Così come Rifondazione denunciò lo spostamento e l’installazione senza autorizzazione della tettoia in prossimità del galoppatoio, ancora oggi l’assenza di impedimenti ai varchi consente l’accesso a mezzi motorizzati che scorrazzano nell’area fluviale mettendo in pericolo chi va a fare trekking o va in bicicletta, e consentendo l’accesso a chi utilizza il parco come discarica o peggio: cumuli di detriti edili sono presenti in vari punti, ma il capolavoro è vicino al torrente Gorda dove è nato un vero e proprio abuso circondato da discariche che contengono anche amianto. Quale straordinario sforzo dovrebbe fare l’amministrazione?

270911-1340In condizioni normale dovremmo chiedere politiche ambientali, progetti di riqualificazione e di incentivo delle attività agricole nella piana, una politica seria di presidio del territorio da parte di chi lo lavora, politiche sportive che investano un patrimonio territoriale inestimabile come il parco fluviale, tutte cose evidentemente fuori dalla portata dell’amministrazione Cozzani. Ecco perché diciamo che basterebbero meno chiacchiere e far mettere una catena ed un lucchetto.

090911-1307Un’altra grave situazione è relativa allo stato dei cassonetti della nettezza urbana. Mesi or sono abbiamo documentato lo stato indecoroso dei siti di raccolta dei rifiuti, oggi siamo al paradosso che sono stati semplicemente spostati per non essere visti. Cosa aspetta l’amministrazione Cozzani a strutturare progetti di politiche serie sul conferimento dei rifiuti? Evidentemente le promesse elettorali di rinnovamento si sono già infrante contro cassonetti intorno ai quali, in ogni frazione del comune, nascono discariche a cielo aperto.

Circolo PRC  “XXVIII Luglio 1944” – Follo

Il Paese degli scudi per pochi

4 febbraio 2010, by  
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Prima uno scudo fiscale, poi lo scudo legale. Nel nostro paese è tutto uno scudo, ma solo per pochi. Per le persone normali le cose non migliorano, perché manca una vera riforma della giustizia”. Queste non sono le parole di un membro della 3a Internazionale, ma di Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino.

Nell’italietta berlusconiana un’altra pietra miliare dell’inciviltà: il legittimo impedimento. Che vuol dire? Semplice, io governo, la Magistratura indaga su eventuali mie malefatte, vengo chiamato in giudizio e che posso fare? Dire, “non posso, sono in bagno”! Ma l’art.3 della Costituzione? L’uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge?

Berlusconi è all’acme del suo “capolavoro” orwelliano: tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri.

Esiste un problema giustizia? Certo! Non è tollerabile che rimangano impuniti padroni che mandano al macello lavoratori quotidianamente: non è tollerabile che rimangano impunite multinazionali che speculano sulla salute dei lavoratori (Amianto? cvm e pvc a Porto Marghera? Ecc, ecc, ecc.), che calpestano i diritti dei cittadini (Parmalat? Tangobond? Ecc, ecc, ecc.), che se ne infischiano dell’ambiente che ci circonda (Pitelli?). Non è tollerabile che vengano incarcerati liberi cittadini per uscire morti ammazzati, non è tollerabile che in questo paese la giustizia (con la g minuscola) si abbatta come un maglio sui deboli e lasci impuniti i potenti.

Questa operazione vergognosa, per salvare il premier dai suoi guai è legittimata dal suo potenziale mediatico dirompente che occlude la vista e la ragione.

Farsesco il teatrino dei valvassori proni a coprire le terga del Berlusconi/Napoleone:

  • il ministro della Giustizia, Angelino Alfano: “il legittimo impedimento altro non è che il diritto a governare da parte di chi ha vinto le elezioni partendo non da un privilegio ma da un legittimo diritto a sottoporsi al processo senza che questo gli impedisca di governare
  • il ministro per le Riforme, Umberto Bossi: ”E’ passata, e’ andata. C’è sempre qualche moralista, ma la legge andava fatta e l’abbiamo fatta
  • capogruppo PdL alla Camera, Fabrizio Cicchitto (tessera P2 n°2232): “Non ci sono defezioni perchè la maggioranza è concorde su un provvedimento che consente al premier e ai ministri di svolgere i propri ruoli
  • presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota: ”non è immunità ma solo il riconoscimento di un legittimo impedimento ad essere presente in aula al processo. Ed è giusto che a certificare il legittimo impedimento sia l’organo competente, cioè la presidenza del Consiglio che è la più alta istituzione eletta dal popolo. Si tratta del principio della sovranità popolare, che chi è eletto dal popolo è giudicato dal popolo”.

Chi ci governa dimostra da un lato la sua ignoranza di educazione civica (poi ci si chiede perchè la Gelmini vuole togliere la geografia?), dall’altro un abbassamento culturale, fino ad una connivente e subdola strumentalizzazione.

Ecco che per il guardasigilli essere impuniti è un diritto, il ministro riformatore dimostra che si doveva obbedire al padrone, lo scudiero piduista idem, ma la perla arriva dal presidente dei leghisti alla Camera che sfodera la sua ignoranza più profonda, sostenendo che il governo sia eletto dal popolo… ma quando mai?

Dunque irriverentemente abbiamo selezionato alcune situazioni in cui Silvio Berlusconi potrà invocare il legittimo impedimento. Eccole:

Allo stadio con la squadra del cuore…

… in compagnia di belle prostitute sul lettone di Putin…

A fare il menestrello con Apicella…

…o nel suo harem

… è lecito commentare questa ennesima vergogna concordando…

Legittimo un cazzo!

Consigliamo vivamente la lettura de “La verità su B. raccontata dal suo ex avvocato” – Intervista a Carlo Taormina (tratto dal blog di Alessandro Gilioli)