“Le panchine di piazza Saint Bon tornino in uso ai cittadini”

25 agosto 2018, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 
Rifondazione Comunista spezzina chiede la re-installazione delle panchine in Piazza Saint Bon affinché genitori, figli, nonni e turisti possano tornare a parlarsi e godere uno spazio pubblico come meglio conviene. Durante la scorsa primavera l’amministrazione comunale spezzina ha infatti rimosso le panchine in Piazza Saint Bon, peraltro a seguito delle esternazioni di qualche consigliere di maggioranza che avrebbe voluto vietare il sedersi sulla fontana di piazza Garibaldi.
 
Le piazze sono i classici luoghi pubblici di incontro, convivenza e socialità, dove mamme e papà portano i bambini a giocare, dove ragazze e ragazzi fanno le loro prime esperienze di vita, dove gli anziani passano alcune ore della giornata. Certamente tale convivenza può mostrare anche i suoi lati negativi, come è normale che sia: ad esempio i contrasti tra generazioni diverse, oppure in alcuni casi episodi di malavita. 
 
Se quest’ultima sia stata la causa della rimozione, riteniamo il provvedimento assunto altamente irresponsabile, oltre che vigliaccamente arrendevole da parte dell’Amministrazione e del Sindaco. La malavita e i comportamenti illegali si combattono con l’impiego degli organi preposti, non certo eliminando delle panchine che invece rendono una città viva e vitale per i suoi residenti e non solo.
 
Se la soluzione per eliminare un nido di vespe è tagliare l’albero, come è stato fatto in un comune limitrofo, riteniamo la soluzione offensiva per l’intelligenza di un qualsiasi cittadino.  
 
 
Rifondazione Comunista La Spezia

Carassale (Prc Portovenere): “Occorre un censimento comunale dei beni”

27 luglio 2016, by  
Archiviato in Ambiente, Partito, Primo piano

 
In attesa e con l’auspicio che venga fatta rapidamente la doverosa chiarezza in merito all’iter seguito, ed al conseguente possibile abuso, nell’abbattimento di un tratto di muro del cortile dell’ex convento degli olivetani, alle Grazie, operato in sede di intervento privato, ed evitando di personalizzare troppo la battaglia dividendo la popolazione, come troppo spesso accade, in distinte tifoserie, prendiamo spunto dalla vicenda per formulare una proposta all’amministrazione comunale, proposta che ha l’intento di evitare, o ridurre, in futuro “buchi” nelle maglie delle normative e sopratutto differenti gradi di sensibilità in merito a specifici interventi tra amministratori politici e funzionari.
 
Con l’occasione della revisione del Puc, che tra non molto dovrà interessare l’operato dell’amministrazione, del nostro comune si potrebbe realizzare, tramite un apposito allegato (qualora non fosse possibile scendere nel dettaglio nello strumento generale) un censimento delle singole opere, o dei manufatti, che seppur privati e scoperti da vincoli di tipo storico ed artistico, abbiano o possano integrare, valenze di tipo testimoniale o sociale, o completare l’insieme di un bene vincolato. 
 

Il censimento potrebbe essere redatto da professionisti accogliendo anche segnalazioni dal territorio, diventando una sorta di guida alla valutazione dei singoli casi.

Non sono mancati in passato episodi che hanno acceso il dibattito, e che hanno riguardato oggetti testimoni del passato (la mancina della calata di Ria, il lampione della “rotonda”, i torchi dell’omonimo fondo nei pressi del santuario di NS delle Grazie, le bitte-cannone, ecc ) e questo tanto negli interventi privati quanto in quelli pubblici.

 
Tale documento, in quanto pubblico, sarebbe anche di riferimento per i privati interessati ad acquisti o a modifiche sugli edificati del territorio, evitando fraintendimenti, perdite di tempo e denaro.
Il tutto nella direzione, da noi sempre ricercata, di una legge davvero uguale per tutti che sappia rispettare i legittimi interessi privati, senza intaccare a nessun titolo l’interesse pubblico (anche, soprattutto quello non economico) che deve rimanere al primo posto.


Saul Carassale,
segretario Circolo Prc  “Lucio Mori”,
 Portovenere

Elezioni comunali Santo Stefano, Bramanti: “Siamo in fase esplorativa, nessuna decisione ancora presa in un senso o nell’altro”

20 febbraio 2016, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

In merito agli articoli apparsi oggi sulla stampa locale (peraltro contraddittori fra loro) riguardo le presunte già concluse alleanze elettorali nel comune di Santo Stefano Magra, in qualità di responsabile Enti Locali della federazione spezzina del Prc ritengo opportuno precisare:

1) Rifondazione sta lavorando da mesi a livello provinciale con le altre forze di sinistra e sicuramente vi è più che mai da parte nostra la volontà di esplorare possibili alternative alla totale egemonia del Pd e alle sue nefaste conseguenze anche sul nostro territorio;

2) siamo impegnati come partito in un confronto serrato e stimolante, volto a ritrovare unità con Sel, Pcdi e  Possibile, ma anche con movimenti, associazioni, cittadini e con quanti oggi si  sentono decisamente in contrasto col sistema liberista, una forte unità politica, programmatica e soprattutto di valori ideali: diritti del lavoro, difesa della Costituzione e democrazia partecipata, vergognosamente calpestati dal governo Renzi;

3) l’obbiettivo strategico, sia a livello nazionale che locale, è una sinistra plurale sul modello europeo, che non sia un cartello elettorale come in passato, né un partito unico con al suo interno mille correnti simile al Pd.

Ciò detto anche su Santo Stefano si sta lavorando in questa prospettiva. 

Ma è doveroso precisare che, al momento, la fase è esclusivamente esplorativa e come tale va valutata, ma soprattutto non può prescindere da una visuale allargata a tutti i comuni della provincia.

In ultimo desidero esprimere un riconoscimento positivo al lavoro svolto in questi anni nell’amministrazione comunale dal nostro compagno Gennaro Giobbe, in particolare sul divieto di costruzione nella fascia pedecollinare, sulla messa in sicurezza dei siti scolastici, sulla realizzazione di alloggi di edilizia economica e popolare e sulla realizzazione di venti posti di lavoro nell’ambito della raccolta differenziata.

 

Chiara Bramanti, 

responsabile provinciale Enti Locali 

Rifondazione Comunista La Spezia

La Spezia, degrado ed incuria di via San Francesco: il capogruppo Prc Bucchioni interpella la giunta comunale

7 novembre 2015, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

In via San Francesco, strada adiacente il complesso scolastico “2 Giugno”, la situazione è estremamente precaria dal punto di vista igienico sanitario, infatti i topi imperversano nella zona, le scarpate sono invase da arbusti ed erbacce inoltre vi staziona un camper con delle persone che vivono in stato di indigenza.


Dalle fonti di informazione si apprende che i genitori degli alunni che frequentano la scuola “2 Giugno” e gli abitanti del quartiere incalzano l’amministrazione affinché possa intervenire sollecitamente al fine di rendere agibile sicura e vivibile questa strada e il suo circondario visto anche la vicinanza con il plesso scolastico.
Tutto ciò premesso si chiede con urgenza al sindaco ed all’assessore competente di intervenire al più presto con un’operazione di derattizzazione, lo sfalcio delle piante infestanti, il risanamento igienico sanitario e l’interessamento dei servizi sociali per aiutare e verificare la situazione degradante delle persone che attualmente vivono nel camper .

Penso che dalla gestione e manutenzione degli spazi comuni si possa verificare la civiltà di un’amministrazione, tanto più se adiacente ad un luogo che forma le Donne e gli Uomini di domani.

 

Edmondo Bucchioni,
consigliere comunale Rifondazione Comunista La Spezia

Spezia, degrado quartiere Vicci: interpellanza del consigliere Prc Edmondo Bucchioni

18 giugno 2015, by  
Archiviato in Ambiente, Partito, Primo piano

Premesso che il quartiere dei Vicci è situato nel cuore della nostra città e attualmente vive una situazione di estremo degrado dovuta all’incuria da parte delle Ferrovie dello Stato che non provvedono alla manutenzione delle scarpate adiacenti la stazione centrale, a cui si aggiungono gravi problematiche inerenti il parcheggio dei residenti, che loro malgrado sono costretti a parcheggiare nei pressi delle vie di accesso, per cui nel caso di emergenze sono di ostacolo ai mezzi di soccorso,
si interpella l’amministrazione comunale affinché il sindaco possa emettere un’ordinanza per la pulizia delle scarpate, in particolare quella inerente via Sabotino, chiedendo inoltre alle FFSS la disponibilità di alcuni parcheggi da destinare ai residenti, per ovviare ad una serie di problematiche che da sempre rendono difficile la convivenza con la strada ferrata.
Edmondo Bucchioni,
consigliere comunale Rifondazione Comunista La Spezia

Lombardi: “Costruiamo la sinistra unita sui temi fondamentali per la collettività”

16 giugno 2015, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

Rilanciare la sinistra spezzina sui temi forti come Enel, sanità, golfo, aree militari, lavoro, socialità e invertire la rotta sulle storiche definizioni-cliché della sinistra: quella dei “no” e quella del “buonismo”. E’ la ricetta politica di Massimo Lombardi, avvocato spezzino e segretario provinciale di Rifondazione Comunista, 1641 preferenze alle ultime elezioni regionali nella lista “Rete a Sinistra” in appoggio a Luca Pastorino.

Le regionali hanno dimostrato che c’è un grande vuoto che va riempito con le nostre lotte e con i nostri contenuti” – afferma Lombardi – “troppa gente non è andata a votare, troppi sono rimasti delusi dal brutto andazzo che la politica da tempo ha intrapreso a tutti i livelli. I cittadini non si fidano più di chi li amministra e nelle urne non perdonano. C’è bisogno di trasparenza e limpidezza: ripartiamo dalla questione morale per tornare alla partecipazione collettiva“.

La sinistra è stata accusata di aver fatto perdere la Paita, ma Lombardi è chiaro: “Non ci interessano i problemi interni del Pd, credo che la loro sconfitta sia stata bruciante proprio perché troppo netto è stato lo stacco percepito dall’elettorato sui temi e i metodi proposti dalla candidata presidente e dai suoi dirigenti. Ci interessano solo i contenuti, ma ci deve essere una vera volontà di agire e, soprattutto, rispetto. Da anni parliamo lingue opposte: nei comuni le forze di sinistra sono state prima utilizzate dal Pd per vincere le elezioni, per poi venire eliminate alla prima occasione a risultato acquisito. Il caso di Sarzana, dove è stata appena cacciata l’assessore di Sel, è solo l’ultimo esempio di una lunga serie”.

Lombardi pone l’attenzione al futuro di Spezia: “La causa Atc-comune sui parcheggi della Pinetina oltrepassa i limiti dell’assurdo. Dopo le numerose “perle” della sua gestione, tra cui spiccano i casi Acam e Piazza Verdi, il sindaco Federici non è stato nemmeno in grado di gestire questa situazione, in pratica portando se stesso in tribunale. Credo che l’episodio commenti l’intera da solo epoca federiciana“.

“L’amministrazione comunale dovrebbe accompagnare i cittadini nella battaglia per il no al carbone all’Enel” – prosegue l’esponente Prc – “difendendo al contempo i lavoratori in vista della futura chiusura della centrale. Dovrebbelottare per un golfo che torni ad essere pulito dai fanghi e dai veleni, pretendere una sanità efficiente e aiutare economicamente i commercianti delle zone più disagiate per combattere la criminalità con la socialità e non con la repressione, anche se va usata tolleranza zero con chi delinque, perché non c’è giustizia sociale senza giustizia reale. Occorre inoltre fornire incentivi alle società sportive per togliere dalla strada i ragazzini e sottrarli alla delinquenza: lo sport per tutti è garanzia di una società sana. Questi sono temi concreti da affrontare con urgenza“.

Il segretario di Rifondazione lancia infine uno sguardo al panorama nazionale in cui si muoverà la sinistra: Guardiamo con interesse al laboratorio di Landini e anche a quello di Civati. Ma dobbiamo uscire dalle singole sigle di partiti e associazioni, comitati e liste civiche, per costruire tutti insieme un’alternativa sociale. Senza primeggiare tra di noi, ma solo per lavorare per il bene della collettività. Tantissimi spezzini ce lo stanno chiedendo e noi lo faremo”.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Ravera: “Il collettivo Delta Tau Kai? Qualcosa di fresco in città”

5 settembre 2012, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano, Società

 

Rifondazione Comunista La Spezia interviene nel dibattito avviato dal neonato collettivo “Delta Tau Kai”, sottolineando l’importanza e la centralità delle questioni evidenziate, le quale contengono una  lucida analisi circa lo stato della nostra città e le sue prospettive.

Ci permettiamo di osservare che non si tratta solo di questione giovanile. I ragazzi del “Delta Tau Kai” parlano di cittadinanza,  spazi, possibilità,  diritti, precariato, tematiche che vanno portate fino al cuore del dibattito politico e culturale, perchè porle solo come questione giovanile rischia di essere una derubricazione.
Crediamo che la questione giovanile non sia altro che una delle tante contraddizioni strutturali del capitalismo neoliberista.
Va dato spazio ai giovani perchè se lo meritano, perchè negli anni, in questa città, hanno dato prova di saper sperimentare, creare, organizzare. Ne sono prova i locali sorti sulla scia della “Skaletta” quando, anni novanta, sembrava una follia un luogo dove fare musica dal vivo.
ed invece, pochi anni dopo, “las*pezia city rockers” era un termine conosciuto in tutto il mondo della musica alternativa e non mainstream.
La città ha sempre avuto fermenti culturali vivaci ed interessanti, nati dal basso tramite le pratiche dell’autorganizzazione e lontane dalle logiche del mercato: nella prima decade del XXI secolo si sono moltiplicati i luoghi capaci di produrre live musicali,  mostre, spettacoli, esposizioni, offrire la possibilità di aggregazione senza dover pagare biglietti di ingresso nè tanto meno andare fuori città.
Ultimamente tale spinta propulsiva sembra essersi affievolita. Le ragioni possono essere molteplici, certamente la crisi ha influito, ma non si possono negare disattenzioni, chiusure, incomprensioni da parte della città nel suo complesso, a cominciare dalla politica, la quale dovrebbe essere in grado di compiere la sintesi tra le diverse esigenze e sensibilità. Spezia deve essere in grado di valorizzare le idee, le competenze, i fermenti che nascono dal basso.
L’amministrazione cittadina può farlo mettendo a disposizione luoghi, spazi e saperi, deve saper ascoltare, condividire, mettere in rete persone, gruppi, musicisti, compagnie teatrali, scrittori, sceneggiatori e quanti producono e consumano arte e cultura.
Le scelte devono essere partecipate, aperte alle indicazioni, alle sollecitazioni, e perchè no, alle critiche sia degli operatori del settore che dei semplici fruitori. E non condividiamo la discriminante, indicata dal Sindaco, circa gli “spocchiosi”. Speriamo fosse solo una battuta, perchè gli elementi soggettivi non possono essere alla base di valutazioni dirimenti, ma si deve dare centralità alle competenze.
I governi nazionali hanno massacrato anche la cultura, ma la mancanza di fondi non può essere la scusa per l’immobilismo. Esiste un capitale di idee, di sollecitazioni, di saperi da sviluppare e da mettere in sinergia tra loro. E’ necessario un cambio di rotta, perchè la cultura la si fa 365 giorni l’anno, non bastano alcuni eventi spot per dare il segno di una politica culturale coerente ed efficace. Sono più utili sale prove a prezzo popolare rispetto ad un concerto di qualche star capace di riempiere lo stadio. 
La discussione sviluppatasi attorno agli enti e alle isituzioni culturali è senza senso: si parla troppo di contenitori e poco di contenuti. Il ragionamento del chi su quale poltrona non da risposte alle questioni poste dai ragazzi del “Delta Tau Kai”, e da il senso di una lontananza della politica dalle questioni reali percepite dai cittadini.

Le nomine devono essere fatte in base alle competenze, ai curricula, alle idee, senza dare spazio a logiche spartitorie e senza dare adito a sospetti di meccanismi volti alla creazione di consenso e di logiche clientelari. Si potrebbe cominciare da qui, avere il coraggio di affidare la gestione di spazi a giovani che hanno competenze e capacità, creando forme di gestione aperte, condivise, partecipate.

Diego Ravera

Responsabile Provinciale Politiche Sociali Prc La Spezia

Balderi: “Il centro sociale di Melara deve essere aperto”

22 febbraio 2012, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Partito, Primo piano

 

Dopo il recente caso dell’asilo di Melara, chiediamo nuovamente spiegazioni all’amministrazione comunale, questa volta sul centro sociale della zona. Non è possibile infatti che rimanga chiuso l’unico spazio pubblico di aggregazione che abbiamo nel quartiere.

Il parco di Melara è chiuso da Natale, così come il bar. In attesa che riappaltino la nuova gestione, la porta del centro sociale, che potrebbe rimanere custodita dagli abitanti, rimane misteriosamente chiusa.

Il centro sociale di Melara deve rimanere aperto per consentire ai cittadini del quartiere di disporre degli spazi pubblici di cui hanno diritto. Chiediamo con forza una soluzione al problema, non si può togliere ulteriori spazi aggregativi a una città come la nostra, con molti anziani e per questo particolarmente bisognosa di luoghi di socialità.

Alberto Balderi, segretario circolo Prc/Fds La Spezia – Melara

Lombardi: “Orgogliosi delle Borgate, fieri del Palio del Golfo, simbolo di Spezia”

16 febbraio 2012, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Primo piano, Società

 

Il “Palio del Golfo” affonda le sue radici nella cultura marinara della nostra gente. Per gli spezzini significa tradizione e amore per il proprio mare e per tutti quei mestieri che hanno fatto conoscere la nostra città in tutto il Mondo.

I miticoltori (o come piace chiamarli a noi “i muscolai”), i maestri d’ascia e i pescatori sono per noi vere e proprie professioni, fiori all’occhiello della nostra cultura marinara.

Riteniamo che l’assessore Manfredini e l’Amministazione Comunale abbiano fatto in questi anni un ottimo lavoro sul Palio e li invitiamo a proseguire ed anzi a migliorarlo, ascoltando la stupenda gente delle borgate per far si che questa esperienza sociale continui ad avere a livello nazionale il giusto risalto per il nostro mare e per la nostra città.
La passione della gente delle borgate esprime l’essenza stessa della spezzinità, il sudore e l’impegno dei vogatori, l’amore per il mare e la costa manifestato dai dirigenti delle borgate rappresentano il più bel biglietto da visita per la nostra città.Imbarcazioni alle sagole è uno slogan che ci fa provare emozioni indicibili e anche quest’anno, alla prima domenica di agosto 2012, lo vogliamo sentire echeggiare in Passeggiata Morin, nel tripudio di bandiere delle Borgate, con gli armi allineati e una folla straboccante di spezzini in festa.
Massimo Lombardi, segretario provinciale Prc/FdS La Spezia

Solidarietà agli abitanti di Biassa, il comune attivi le procedure per la chiusura della cava della Fornace

15 settembre 2011, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Primo piano

La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista è pienamente vicina e solidale ai cittadini di Biassa che nei giorni scorsi hanno fatto sentire per l’ennesima volta la voce della loro protesta a causa della ripresa dei lavori alla cava della Fornace.

Rifondazione auspica che vengano attuate dall’amministrazione comunale tutte le procedure in merito alla chiusura definitiva della cava e che le relative operazioni di messa in sicurezza si realizzino al più presto e con minor disagio possibile per la popolazione, sia per quanto riguarda il forte l’inquinamento acustico che per il sollevamento delle polveri e detriti del sito.

La salute di tutti i cittadini deve assolutamente essere una priorità di ogni istituzione, in particolar modo dell’ente comunale.

Qui di seguito l’intervista rilasciata al presidente della Circoscrizione I della Spezia Diego Ravera di Rifondazione Comunista:

http://www.cittadellaspezia.it/La-Spezia/Cronaca/Cava-della-Fornace-gli-abitanti-sono-93214.aspx

Rifondazione Comunista La Spezia