“Sulla gestione del territorio il ministro Orlando sbaglia obbiettivi”

25 maggio 2013, by  
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Il neo ministro dell’Ambeinte Andrea Orlando illustra le sue linee programmatiche con un’enfasi che traspare la sua voglia di fare, ma che cela tutte le contraddizioni di un governo in cui c’è tutto ed il contrario di tutto. Dalla sua relazione in commissione Ambiente emergono alcuni aspetti importanti, sui quali intendiamo esprimere le nostre critiche e perplessità, a partire dal tema delle politiche di gestione del suolo, prioritarie per un territorio come quello spezzino, lacerato e dilaniato ad ogni pioggia.
Prendiamo atto che tra le priorità del neoministro c’è lo stop al consumo del territorio e alla cementificazione ulteriore. Lo riteniamo una vittoria di quell’area politica e culturale che da anni chiede di fermare il consumo di suolo (soprattutto agricolo) in ragione di cementificazioni inutili, in ragione della quantità enorme di abitazioni sfitte presenti sul territorio, di un mercato saturo.
Tuttavia è evidente che tale possibilità contrasta visceralmente con la realtà spezzina: dall’outlet di Brugnato alla piana di Marinella la colata di cemento è già ampiamente prevista, talvolta auspicata da molti colleghi di partito del ministro Orlando, senza contare i tanti comuni spezzini che hanno da decenni piani urbanistici scaduti, ma che nonostante questo continuano a consentire cementificazioni, in ragione di bilanci comunali che vengono redatti sulla scorta degli oneri di urbanizzazione.
Il ministro Orlando sta perdendo l’ennesima occasione per puntare su una rivoluzione culturale vera e propria, perché nelle sue parole non c’è ancora la convinzione che la vera “grande opera” per l’Italia debba essere un Piano nazionale di Riassetto idrogeologico attraverso la messa in salvaguardia del territorio, un investimento dai larghi orizzonti che farebbe risparmiare miliardi a lungo termine, che farebbe uscire il nostro Paese dalla continua emergenza (che costa dieci volte più della prevenzione) e che garantirebbe uno sviluppo occupazionale importante. Rifondazione alla Spezia, in tempi non sospetti, chiese che nel piano industriale di Acam fosse previsto un rilancio delle proprie attività legate al dissesto idrogeologico, in relazione alle competenze maturate da Acam in tema di conoscenza del territorio stesso.
Siamo infine lieti che il tema della Partecipazione sia parte integrante dei convincimenti di Orlando, tuttavia ci permettiamo di suggerire al ministro che proprio nella nostra provincia questa forma di coinvolgimento, soprattutto nelle scelte di politica di gestione del territorio, non solo è latitante, ma sistematicamente avversata dalla classe dirigente locale, soprattutto del Pd: basta vedere come si sono sviluppati i progetti di trasformazione alla Spezia (Waterfront, Scalinata Cernaia, Piazza Verdi, ecc).
A questo aggiungiamo che su questi temi fondamentale sarà il contributo della conoscenza e della ricerca, ragion per cui ogni processo di salvaguardia dovrebbe accompagnare lo sviluppo della ricerca in questo settore. Alla Spezia non si fa altro che parlare del polo universitario. Ministro, faccia lei 2+2.
Segreteria prov.le Prc La Spezia

La lotta alla mafia è una lotta comune, fondamentale l’informazione ai cittadini

22 dicembre 2010, by  
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Caro Andrea,

ti rispondo sperando anch’io di mettere fine a una querelle ormai troppo strascicata, proprio perché penso in maniera convinta che la lotta alla mafia sia una battaglia comune delle nostre rispettive forze politiche, una battaglia che vede innanzitutto coinvolti cittadini, persone della società civile che non hanno il diritto di trovare informazioni e partecipazione e non ulteriori elementi di divisione.

Tu sai bene che nell’iniziativa dell’assessore Marcesini ad Ortonovo non c’era nessun intento santificatorio nei confronti di Massimo Ciancimino ma solo la volontà di aprire un dibattito a 360 gradi sulla mafia che ci permettesse di parlare anche delle possibili infiltrazioni nel nostro territorio oltre che cominciare una seria discussione storica sui tragici fatti che sconvolsero il nostro Paese tra il 1992 e il 1993, eventi ancora oscuri e indecifrabili che minarono e segnarono profondamente la nostra Democrazia.
La difesa della stessa Democrazia passa anche nel non accettare quelle pressioni o intimidazioni che il Pdl e le destre hanno esercitato  a Ortonovo nei confronti del Sindaco portandolo a scegliere di annullare un incontro di forte impatto, da tempo concordato.
Apprezzo la tua disponibilità ad un confronto diretto sul tema della mafia e della Democrazia per cui colgo l’occasione per invitarti all’iniziativa che la Federazione della Sinistra spezzina organizzerà a gennaio con la discussione sul libro “ Don Vito” alla presenza degli autori Ciancimino e La Licata.

Sarà anche l’occasione per un sereno chiarimento in cui la pregiudiziale che poniamo è, e rimarrà, la libertà di espressione.

Cari saluti
Chiara Bramanti

Università: Tra dire e fare c’è di mezzo Orlando, e la Lega sta con Roma

2 dicembre 2010, by  
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Dalla stampa si legge di 50 mila euro impegnati in Parlamento per le risorse per le scuole spezzine, grazie all’onorevole Orlando. Sarebbe una bella notizia se questo annuncio corrispondesse a dei fatti concreti, ma basta informarsi dettagliatamente per scoprire che così non è.

In Parlamento la proposta per stornare 20 milioni di euro dei finanziamenti ai partiti e destinarli ai precari dell’università è stata bellamente bocciata e tra i gli astenuti c’è anche l’on.Orlando. Domande:
  1. oggi in queste condizioni di crisi economica, sociale, ambientale e soprattutto culturale i partiti avrebbero potuto sacrificare 20 milioni di finanziamento per l’università?
  2. l’on.Orlando pensava che annunciare lo stanziamento di 50mila euro per l’Istituto comprensivo di Piazza Verdi potesse far passare inosservata la sua pesante astensione?
  3. sentiremo ancora parlare l’on.Orlando ed i suoi collaboratori dell’importanza dell’università quando non si ha il coraggio di stornare 20 milioni dalle tasche dei partiti
  4. perché il Pd si frantuma in tre tronconi tra astenuti, favorevoli e contrari ad un emendamento che avrebbe tolto risorse alla casta per darli a precari dell’università?

Commento a parte per l’On.Di Vizia, Lega Nord, paladini padani contro Roma ladrona, che quest’emendamento l’ha cassato senza colpo ferire. Ennesimo esempio di come la Lega dica, parli, annunci, urli e strepiti tra fucili padani e stupidaggina varie, poi non solo fa parte della casta, ma ne è un pilastro fondante e restauratore.

E’ l’ennesima dimostrazione che questo Parlamento non ascolta il dramma del paese, delle nuove generazioni senza un futuro ma pensa solo alla autoreferenziale mantenimento sulle spalle dei cittadini.

A scanso di equivoci segnaliamo il link dove poter verificare le nostre osservazioni: http://parlamento.openpolis.it/votazione/34726

Coordinamento provinciale Giovani Comunisti/e La Spezia

Caso Ciancimino-Ortonovo: “Pd e Pdl vergognosa censurato su intrecci tra mafia e politica”

25 novembre 2010, by  
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La federazione spezzina di Rifondazione Comunista ritiene gravissimo il comportamento censorio del sindaco di Ortonovo Francesco Pietrini, dell’onorevole Andrea Orlando e di tutto il Partito Democratico che hanno deciso unilateralmente di annullare l’attesa iniziativa pubblica di domani pomeriggio assieme a Massimo Ciancimino, autore del libro “Don Vito”, scritto a quattro mani con il giornalista Francesco La Licata.

Ci sembra incredibile che, per pressioni del Pdl, che forse teme che si scoperchino del tutto i pericolosi intrecci già in parte emersi tra mafia e politica a partire dalle ultime indagini sulle stragi del 92-93, il Pd pavidamente cancelli, senza alcuna consultazione con l’amministrazione locale, un’iniziativa pubblica molto importante e di stretta attualità e interesse, alla luce anche di quanto afferma in merito lo stesso Orlando, che, da membro della commissione parlamentare antimafia, da tempo parla di infiltrazioni mafiose anche in Liguria.

E’ bene dunque che si parli di una sanguinosissima storia contemporanea che ci riguarda tutti da vicino e in particolar modo proprio la Val di Magra. Infatti non dimenticheremo mai che nella strage mafiosa di Via dei Georgofili del 27 maggio 1993 morì un ragazzo di Sarzana, Dario Capolicchio, “colpevole” solo di studiare all’università in quel di Firenze. Sottolineiamo anche l’incredibile coincidenza con l’apertura del processo sulla stessa strage che coinvolge direttamente la ormai famigerata trattativa tra mafia e stato: nell’aula bunhker fiorentina lunedì scorso era assente proprio l’avvocatura dello stato, ennesima offesa ai familiari delle vittime e a tutti i cittadini italiani.

Proprio per questo riteniamo scandaloso che si censuri tale iniziativa. Facendo così, invece del dibattito, vicono gli esponenti del Pdl già condannati per mafia come il senatore Dell’Utri, che il suo partito evidentemente contina a difendere a spada tratta, anche in questa provincia.

Il Pd ha paura di parlar di questi argomenti e fa fare una pessima figura all’intera amministrazione comunale di Ortonovo, che, tramite l’assessore alla cultura e vicesindaco di Rifondazione Comunista Massimo Marcesini, aveva organizzato da mesi l’evento.

Inoltre lo stesso libro di Ciancimino è stato presentato per tutta l’estate da numerosissimi enti locali d’Italia amminisitrati dal Partito Democratico, e addirittura nella festa dell’Unità di Bologna del luglio scorso.

Per noi resta l’ennesimo episodio di malcostume politico che il Partito Democratico locale compie ai danni di Rifondazione e dell’operato dei suoi uomini nelle amministrazioni.

Rifondazione comunista Ameglia: e la sicurezza sul Magra?

8 giugno 2010, by  
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Continuano le prese di posizione e le riunioni per decidere che fare del fiume Magra.

Dopo l’ennesima, dura, esternazione del Sindaco Galazzo c’e stata la presentazione della proposta di legge dell’On. Orlando.

Lunedi 24 maggio è tornato il Presidente Burlando nella sua veste di Commissario, ed ha parlato degli stanziamenti economici che sembrano finalmente in arrivo. Il dragaggio del tratto focivo del Magra, che sarebbe la prima e più immediata risposta verso una mitigazione del rischio idraulico, però non inizia ancora.

La popolazione di Fiumaretta e di Bocca di Magra continua a vivere con la costante paura della prossima rovinosa piena, che sarà ancora più pericolosa della precedente, visto il quasi completamento degli argini ad Ameglia.

Ma la soluzione del problema è ancora di là da venire.

E’ forse qiunto il momento di passare ad azioni eclatanti che sconquassino il silenzio assordante che circonda la sicurezza della popolazione ameqliese.

NOI COMUNISTI SIAMO PRONTI A QUALSIASI INIZIATIVA.