Eternit a Marola, Rifondazione Comunista e Spezia Bene Comune: “Vicenda al limite del surreale”

9 novembre 2018, by  
Archiviato in Ambiente, Partito, Primo piano

La vicenda dei tetti in eternit dei capannoni siti nell’area arsenale di Marola in parte divelti dal vento dello scorso weekend, sta assumendo connotati al limite del surreale. Si è partiti da una serie di segnalazioni dei cittadini, senza il quale probabilmente nessuno sarebbe intervenuto sulla questione, si è passati dalle sconcertanti parole del sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, che i parlava di interventi ancora prima che nessun operaio avesse messo piede in arsenale, per arrivare alla preoccupante assenza di trasparenza. 
 
Il sindaco è il primo responsabile e tutore della salute pubblica e visto i “buoni rapporti di vicinato” che ha con la M.M  sarebbe opportuno che invece di pronunciare proclami ben lontani dalla realtà, si prodighi per mitigare un rapporto di buon vicinato che tale è probabilmente solo per questa amministrazione.
Peracchini ha voluto rassicurare la cittadinanza ma la realtà, documentata dai cittadini, è tutt’altro rispetto a quanto affermato dal primo cittadino: persistono frammenti di lastre rotte in sito oltre che alcuni pezzi ritrovati nella pubblica via. Siamo di fronte ad un fatto senza precedenti, oltre alla gravità di affermazioni non veritiere da parte del sindaco, resta la ancor più grave situazione di rischio di dispersione di fibre d’amianto per l’area circostante, area che vede un centro abitato, esercizi commerciali, uffici postali ed una scuola dell’infanzia e di primo grado.
 
SBC e Rifondazione Comunista esprimono vicinanza alla popolazione di Marola, chiedendo che le istituzioni intervengano con urgenza, affinché si verifichi lo stato degli interventi che sono in atto, auspicando che prevedano la rimozione di tetti in eternit fatiscenti e non dei rattoppi che sarebbe certamente causa di ulteriori situazioni di pericolosità per la salute dei cittadini. In secondo luogo che si avvii immediatamente un monitoraggio sulle dispersioni aeree di fibre di amianto e che tale monitoraggio sia reso al più presto pubblico.
 
Nella nostra provincia è altissima l’incidenza del mesotelioma quindi auspichiamo che vengano messe velocemente in atto tutte le procedure atte a contrastare una patologia i cui maggiori picchi sono purtroppo  previsti nei prossimi anni a causa di un indiscriminata esposizione all’amianto.
 
Rifondazione Comunista La Spezia
Spezia Bene Comune

Lombardi, lettera aperta alle/ai cittadini spezzini: il 22 febbraio costruiamo insieme una mobilitazione collettiva e plurale in difesa del nostro territorio

13 febbraio 2014, by  
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Partito, Primo piano

Cara/o cittadina/o Spezzina/o,

Scrivo a Te cittadina/o Spezzina/o, (non solo a chi segue la politica o che la agisce attivamente), soprattutto a Te che ami Spezia, ci sei nato e/o ci abiti nel nostro territorio – non importa se sei di Marola o di Lerici, se vivi al Favaro, a Melara o in centro – e soffri per le mille nocività che lo feriscono e annientano, ma non ti rassegni a ciò come accadimento ineluttabile e hai voglia di agire per il bene della nostra città.

Mi permetto di rivolgermi a Te, Cittadina/o Spezzina/o, perchè sino ad oggi è stato assordante il silenzio delle istituzioni locali in relazione a questo delicatissimo tema, associato alla sordità di chi non vuole ascoltare le ragioni di quanti, in questi anni, abbiamo portato all’ordine del giorno temi scottanti come i traffici dei rifiuti e l’uso sconsiderato del nostro territorio con discariche.

C’è necessità che Tu, Cittadina/o Spezzina/o, partecipi in prima persona ad una grande manifestazione pubblica che chieda “verità e giustizia” contro ogni nocività presenti nello Spezzino, dall’incidenza inquinante di centrale Enel e del Porto, alle condizioni delle aree militari, tra cui spicca il Campo in Ferro in Arsenale, ma anche nella val di Magra, circa la presenza di rifiuti interrati sulle sponde del fiume, emersi in relazione all’azione erosiva del fiume. 

Abbiamo assistito in queste settimane ad un susseguirsi di informazioni rese da soggetti legati alla criminalità organizzata che hanno esplicitamente chiamato in causa il nostro territorio circa la presenza di rifiuti tossico-nocivi. Non si tratta di un episodio. Prima di Schiavone, il pentito Fonti dichiarò la presenza di navi affondate al largo del mare spezzino.

Abbiamo assistito sgomenti ad un processo, quello della discarica di Pitelli, che ha visto gli imputati incredibilmente prosciolti da ogni accusa, per non aver commesso il fatto. Se da un lato è doveroso rispettare la sentenza di un Tribunale, tuttavia in troppe occasione il Nostro Paese ha visto sminuito il ruolo e l’autorevolezza di questo potere fondamentale per l’esercizio di una vera Democrazia, veicolato e vincolato ai poteri forti trasversali.

Di fronte a questo stupro del territorio, occorre una immediata ed enorme reazione popolare collettiva, di tutte/i le/i Cittadine/i Spezzine/i, – con la partecipazione di Comitati, Associazioni, Forze Politiche – che incanali lo sdegno fine e se stesso in partecipazione attiva e costruttiva, pertanto proponiamo per sabato 22 febbraio prossimo una grande manifestazione collettiva e plurale che veda protagonisti Tutte/i le/gli Spezzine/i – oltre ogni divisione politica – che si battono contro le nocività presenti nel nostro territorio avente come obiettivo dapprima quello della ricerca della verità, a cui segua l’assunzione di impegni concreti per risanare gli stupri ambientali e territoriali che la nostra provincia ha subito e susce a tutt’oggi.

Cittadina/o Spezzina/o siamo certi che la Tua risposta sarà straordinaria e lascerà basiti i molti che ancora oggi, dietro un buonismo di facciata, fanno ancora finta di non capire.

 

Massimo Lombardi

Segretario provinciale di Rifondazione Comunista La Spezia

Rifondazione spezzina in lutto per la scomparsa del compagno Iglio Lombardi: cavaliere del lavoro, pacifista e comunista

17 agosto 2012, by  
Archiviato in Dalla Provincia, News, Partito, Primo piano

 

Grave lutto in casa Rifondazione Comunista spezzina.

Si è spento nella giornata di oggi all’età di 94 anni il compagno Iglio Lombardi, padre di Nadia, consigliera comunale e segretaria del circolo Prc di Vezzano Ligure, nonchè nonno del segretario provinciale Massimo e padre dello storico segretario provinciale Prc Aldo Lombardi, scomparso nel 2005.

Per il suo credo politico Iglio Lombardi ha vissuto sulla sua pelle le persecuzioni e le repressioni anticomuniste nel suo ambiente di lavoro, l’arsenale militare spezzino, tanto che fu allontanato dalla Spezia e costretto a lavorare in giro per l’Italia per aver issato la bandiera rossa sul pennone dell’edificio.

Molto significativa una sua celebre frase dal suo banco di lavoro: “Questo banco lavora per la pace, non per la guerra“. Iglio Lombardi è divenuto in seguito cavaliere del lavoro, un titolo di cui andava molto orgoglioso.

I funerali si terranno lunedì 20 agosto alle ore 10.30 presso la chiesa di nostra signora del Molinello ai Prati di Vezzano.

La federazione spezzina di Rifondazione Comunista si stringe ai compagni Nadia e Massimo, ai nipotini Ivan e Chiara e a tutta la famiglia Lombardi in questo momento di grande dolore.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Ravera: “Vicinanza e cordoglio alla famiglia Marchetti, non è più rinviabile la messa in sicurezza della zona dell’Acquasanta”

8 agosto 2011, by  
Archiviato in Dalla Provincia, Istituzioni, Primo piano

Sabato 30 luglio un’altra giovane vita si è spenta lungo la strada Napoleonica. Alla famiglia la vicinanza e il cordoglio, personale e di tutto il Consiglio di Circoscrizione che rappresento. Alcune riflessioni sono necessarie e non più derogabili.
La Strada Provinciale 530 è un’arteria non in grado di sostenere il traffico veicolare a cui è sottoposta, stretta com’è tra il muraglione dell’Arsenale e la collina nel tratto iniziale, e tra le abitazioni lungo il percorso che si snoda, sostanzialmente, tra l’Acquasanta e il Fezzano. Circa cinque chilometri di strada funestati da troppi incidenti e da una pericolosità potenziale elevatissima.
Non ci sono vie di fuga, pochi i marciapiedi, gli attraversamenti pedonali sono pericolosi, gli innesti per e dalle frazioni con visibilità ridotta in quanto a ridosso di curve, decine di portoni e cancelli di private abitazioni che si affacciano, senza protezioni di sorta, direttamente sulla carreggiata stradale. La Prima Circoscrizione da anni si batte, spesso inascoltata, per ottenere miglioramenti alla viabilità che vadano nella direzione di una maggior sicurezza e nella dissuasione di comportamenti pericolosi. Recentemente ha avviato un percorso per chiedere la realizzazione di una rotonda all’innesto di Cadimare, dove nelle scorse ore si è verificato l’ennesimo incidente, per fortuna senza gravi conseguenze.

Ma vi sono anche difficoltà oggettive
nell’intervenire in una strada che, stando così le cose, offre poche soluzioni. Il progetto di una rettifica di Viale Fieschi all’incrocio con Via Mori è stato abbandonato causa il rifiuto della Marina Militare a concedere una porzione di terreno necessaria alla realizzazione dell’opera; la normativa proibisce di installare

autovelox nei centri abitati; i dissuasori sono invocati e poi osteggiati, e spesso divelti. La stessa pluralità di Enti ed Istituzioni competenti nei vari tratti di percorso osteggia un fluido percorso decisionale e realizzativo.

Un ragionamento complessivo sulla viabilità lungo la costa di Ponente non è più rinviabile, e la Prima Circoscrizione metterà in moto tutte le risorse di sua competenza per obbligare gli Enti competenti a dare risposte alle esigenze di sicurezza che emergono da questi territori.

Resta un dato di fatto, inconfutabile. Per l’ennesima volta tutta la costa di Ponente è rimasta bloccata per ore. Non è la prima volta che accade, non sarà l’ultima. Incidenti, allagamenti, mezzi in panne, le normali problematiche di qualsiasi arteria stradale provocano il sostanziale isolamento di migliaia di residenti e turisti. Impossibilitati a raggiungere le abitazioni, i luoghi di lavoro, per non parlare dei problemi e dei rallentamenti a cui sono soggetti automediche e altri mezzi di pronto intervento.

Senza dimenticare la presenza del rigassificatore di Panigaglia, cui dovrebbe essere garantita la possibilità di un veloce ed efficace raggiungimento, per ovvie questioni di sicurezza. Eppure, al di là del muro, all’interno dell’Arsenale Militare, c’è una viabilità alternativa pronta e già utilizzabile. Le richieste dei cittadini e delle associazioni volte ad
una razionalizzazione della Base navale che porti a liberare gli spazi, oramai inutilizzati, della costa di Ponente non sono capricci e nemmeno impuntature ideologiche. Sono una necessità improrogabile che i fatti, purtroppo talvolta tragici, continuano a dimostrarci.

Diego Ravera
Presidente Prima Circoscrizione La Spezia