Portovenere: il Diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
4 ottobre 2010, by admin
Archiviato in Dalla Provincia
L’Amministrazione Nardini è stata infettata dal virus del Berlusconismo, l’Art. 21 della Costituzione viene temporaneamente “sospeso”.
I cittadini più attivi, più attenti, più critici sono diventati agli occhi della stessa Amministrazione dei denigratori, dei diffamatori, degli esaltati;
allo stesso modo delle libere Associazioni e Comitati sorti negli anni ed attive nel portovenerese vengono additati di portare avanti campagne diffamatorie attraverso i propri documenti stilati od i propri siti internet.
Attraverso una delibera di Giunta di fine agosto u.s. viene dato mandato ad un avvocato di difendere l’Amministrazione da cittadini ed associazioni che, a loro dire, hanno diffamato l’Amministrazione stessa. La Critica ed il Dissenso non possono essere più espressi nel territorio di Porto Venere, l’unica voce alla quale deve essere dato spazio, colpevoli anche i media locali, è quella dell’Amministrazione Comunale che non deve essere contraddetta altrimenti scatta la denuncia o la querela.
Questo modo di rapportarsi con i propri cittadini, rende chiaro il basso profilo politico di questa Amministrazione che ormai, quasi a metà mandato, si è rinchiusa dentro al castello, evita gi incontri LIBERI organizzati dalla cittadinanza e dalle varie Associazioni, partecipa esclusivamente a manifestazioni ufficiali, convegni ed altre iniziative distanti dalla gente comune e dai suoi problemi giornalieri.
La partecipazione popolare ai processi decisionali rimane una spendida utopia, ma sulla scia di nuovi regolamenti introdotti e nuove delibere approvate è diventata una utopia anche la semplice trasparenza: domande in “carta bollata”, lungaggini burocratiche e dinieghi all’accesso agli atti sono gli stumenti legali da subito messi in campo per ostacolare la Conoscenza; ecco allora che molti atti diventano TOP SECRET giustificando il tutto con la PRIVACY!
Sulla scia nazionale, anche a livello locale ed in particolar modo in questi ultimi anni, è andata disgregandosi quella vitalità politica, quell’interesse al bene comune, che troppe volte ha dovuto misurasi con muri di gomma impenetrabili; ecco allora sorgere nella società l’individualismo ed il menefreghismo sentimenti cari ai rappresentanti del “potere” che così ottengono mano libera nella loro attività politico/amministrativa.
Nessun controllo, nemmeno quello politico una volta esercitato dai partiti, è così più presente, l’elettorato dell’area PD che ha sostenuto l’Amministrazione Nardini, pur deluso e scoraggiato non ha la forza di chiedere conto delle gravi contraddizioni e del mancato rispetto del programma elettorale perpetrato dalla Giunta Comunale:
- Dove sono finite le “case popolari” ad oltre tre anni dall’uscita dal governo del territorio del diavolo di RIFONDAZIONE COMUNISTA?
- Perché non è stata immediatamente chiusa, come promesso, la SPA IMMOBILIARE del Comune e si procede invece con la costruzione del parcheggio del Fezzano?
- Dove è finita la promessa riorganizzazione comunale con il reale cambio dei vertici tecnico/amministrativi?
Il territorio nel frattempo è divenuto preda, prevista dal PUC redatto circa 10 anni fa dagli “antenati” dell’attuale Amministrazione, della cementificazione TOTALE, innegabile considerazione per chiunque transiti sulla strada napoleonica…ma per chi si costruisce tutto questo cemento???
Circa 5 anni fa approvammo in giunta quella che oggi viene chiamata “l’opzione zero” ovvero il blocco totale dell’attività edilizia, per avere il tempo di studiare il territorio ed evitare lo scempio che oggi è sotto gli occhi di tutti…quella delibera restò “lettera morta” ostacolata da rappresentanti della stessa Amministrazione Comunale, sia politici che tecnici…quello che accadde successivamente, con la fuoriuscita dal governo locale della nostra componente, è storia che se qualche componente politica dell’attuale amministrazione o singolo amministratore dimostrassero coerenza dovrebbero imitare.
I recenti fatti delle vicine 5 Terre dove anche lì, dalle intercettazioni emerse, risultava “sospeso” l’art. 21 della Costituzione Italiana rendono ancora più odiosa la delibera dell’Amministrazione Nardini approvata a fine agosto con la quale si tenta di annientare CRITICA e DISSENSO che sono alla base di una vita democratica.
Anche per queste ragioni invitiamo L’Amministrazione Comunale a ritirare tale delibera di Giunta ripristinando il DIALOGO con le varie componenti la nostra comunità.
Circolo “Lucio Mori”
Partito della Rifondazione Comunista – Porto Venere
Amministrazione di Portovenere ricordi l’art.21 della Costituzione!
16 settembre 2010, by admin
Archiviato in Dalla Provincia
La delibera con cui il comune di Portovenere incarica un avvocato per sporgere querela nei confronti di cittadini ed associazione è semplicemente vergognosa.
Esprimendo la totale solidarietà con i cittadini ed i membri delle associazioni vittime dell’attenzione dell’amministrazione–Nardini ricordiamo al Sindaco che “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Si rilegga la Costituzione della Repubblica italiana.
Questa è la politica che si vuole praticare? Questa è la forma dialettica che si vuole costruire con i cittadini? Le critiche, anche le più aspre e pungenti, vanno accettate, vanno recepite e su quelle costruire un dialogo che appiani le divergenze.
Parafrasando Giorgio Gaber, oggi “non temiamo Berlusconi in se, ma Berlusconi in noi” e le conseguenti contaminazioni che il berlusconismo sta producendo. Ci piacerebbe sapere dall’amministrazione di Portovenere quale sia la «campagna diffamatoria nei confronti dei rappresentanti dell’amministrazione…» portata avanti da associazioni che altro non fanno che esprimere il loro legittimo pensiero.