In questi giorni il dibattito spezzino si è improvvisamente animato sull’alienazione di beni appartenenti al comune per rimpolpare le casse municipali a spese della cittadinanza. In particolare sulla scuola materna di via Firenze fa piacere notare come finalmente alcune forze politiche della vecchia maggioranza “scoprano” un problema che ha origine nelle scelte intraprese dalla precedente amministrazione targata Pd-Federici.
In qualità di consigliere comunale di Rifondazione Comunista della scorsa consigliatura ho per primo portato all’attenzione della commissione consiliare competente il progetto di vendita della scuola di via Firenze. Successivamente, insieme ad altri consiglieri, ho provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica l’allora sindaco Federici per falso in atto pubblico, poiché questi aveva dichiarato in una delibera che l’edificio scolastico si trovava in disuso.
In realtà si tratta di una scuola che già all’epoca ospitava cento persone fra insegnanti e bambini, in una zona dove anzi le richieste d’iscrizione non riescono ad essere soddisfatte dalle strutture esistenti visto che ben oltre cinquanta famiglie hanno chiesto di iscrivere lì i propri figli. Oggi l’attuale sindaco “totiano” Peracchini, in assoluta continuità con la precedente amministrazione, sta addirittura ampliando il progetto di privatizzazione degli immobili pubblici: proprio in queste settimane è emersa l’intenzione di mettere in vendita anche la sede della Polizia Municipale di via Lamarmora, il parco del Colombaio e l’ex scuola di Campiglia.
Il pericolo che vedo profilarsi all’orizzonte, soprattutto per quanto riguarda la sede della Polizia Municipale, è che la sua cessione si traduca in un nuovo prelievo di denaro per le spezzine e gli spezzini: il “gioco” potrebbe infatti essere quello di alienare l’edificio ad un privato, che poi andrebbe a riaffittarlo al comune, assicurandosi una rendita a prezzo di libero mercato.
La memoria corre a qualche anno anni fa, quando il governo Berlusconi mise in vendita le sedi dei ministeri, forse favorire qualche speculazione immobiliare di personaggi a lui vicini. E allora che dire?” Berlusconi docet”. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che il patrimonio immobiliare pubblico deve rimanere tale e pertanto inalienabile, perché solo così potranno essere garantiti quei servizi essenziali che vengono richiamati costantemente all’interno della nostra carta costituzionale.
Ma in questi anni con la scusa di fare cassa si è privatizzato di tutto, in un processo di erosione di beni e diritti comuni che mira a trasformare il cittadino in un cliente.
E in questo centrosinistra e centrodestra non si sono di certo differenziati, sia a livello nazionale che a quello locale. La Costituzione è in attesa, oggi più che mai, di essere attuata.
Edmondo Bucchioni,
candidato di “POTERE al POPOLO” all’uninominale spezzino della Camera dei Deputati, già consigliere comunale di Rifondazione Comunista
Tags: alienazioni, Beni Comuni, berlusconi, bucchioni, Costituzione, Federici, Pd, peracchini, potere al popolo, rifondazione, scuola via firenze, spezia
Rifondazione Comunista spezzina lancia l’allarme per il piano di alienazioni che il comune della Spezia sta portando al voto in queste ore.
Infatti la giunta Peracchini prevede inopinatamente di vendere, tra gli altri immobili, il Parco del Colombaio, la scuola di via Firenze (in difesa della quale nella passata consigliatura si tenne una dura battaglia sostenuta dall’allora nostro consigliere Edmondo Bucchioni contro l’amministrazione Pd-Federici) e addirittura la scuola del Limone, importante centro di destinato alle associazioni di volontariato in difesa delle fasce più deboli come disabili, migranti e anziani.
E’ evidente che alla giunta di centrodestra non interessa la coesione sociale ma solamente fare cassa alle spalle dei cittadini. Riteniamo tali alienazioni una vera e propria vergogna per la città e ci opporremo con forza fuori e dentro il consiglio affinché tali sciagurate scelte non vengano attuate dal sindaco e dalla sua maggioranza.
Rifondazione Comunista La Spezia
Tags: alienazioni, Beni Comuni, Bilancio, bucchioni, colombaio, consigliere, Federici, limone, Pd, peracchini, rifondazione, scuole, sindaco, spezia
Una lettera aperta di amministratrici e amministratori promossa dalla “Rete delle Città in Comune”, alla quale ha aderito anche il consigliere spezzino Edmondo Bucchioni, candidato per Spezia bene Comune. L’intento è quello di avviare un percorso che, dopo le elezioni amministrative, possa contribuire a costruire – a partire dalle città – l’alternativa per il Paese.
“Siamo amministratrici e amministratori di città e regioni.
Siamo stati e siamo protagonisti di esperienze politiche e elettorali nate sui territori e rappresentate da liste unitarie della sinistra diffusa e di alternativa. Da circa un anno, insieme a tante energie dell’associazionismo, abbiamo passo dopo passo tessuto la rete de “Le Città in Comune”.
Siamo stati in prima linea nella straordinaria iniziativa di popolo per il No al referendum costituzionale del 4 Dicembre scorso. Portiamo ogni giorno nei consigli comunali e regionali le voci e i conflitti di chi spesso è dimenticato dal circuito della politica tradizionale. Da ultimo, in oltre 100 consigli comunali, abbiamo presentato ordini del giorno per contrastare i cosiddetti Decreti Minniti-Orlando, organizzando iniziative di protesta in molte città nella giornata dell’8 aprile. Siamo convinti che anche nel nostro Paese vi siano enormi potenzialità per rappresentare il variegato popolo delle periferie economiche, sociali e culturali in una proposta di governo credibile per dare attuazione alla nostra Costituzione.
Incontriamo ogni giorno, nelle città, straordinarie esperienze di solidarietà, cooperazione sociale, innovazione condivisa, mutualismo diffuso, giustizia ambientale. Siamo, pertanto, preoccupati/e per l’autoreferenzialità e il soffocante politicismo nel dibattito nazionale in vista delle elezioni per il Parlamento italiano. Consideriamo definitivamente conclusa la lunga stagione del centrosinistra e de L’Ulivo. Siamo in un’altra fase storica. La geografia politica del trentennio alle nostre spalle è stata terremotata dall’offensiva liberista.
Si sono aperte faglie profonde sul terreno economico e sociale. In tale quadro con il Partito Democratico non sono praticabili alleanze elettorali in nome di astratti e generici “valori comuni” perché va messa in campo un’alternativa progressiva al liberismo che tuttora domina in Europa.
Un’alternativa orientata dai principi e dagli obiettivi programmatici della nostra Costituzione. Sono altrettanto impraticabili proposte per una competizione rassegnata e forzata con il Pd per arrivare a un’alleanza post voto in nome di astratti valori di centrosinistra e di una retorica eredità ulivista.
Sono impraticabili imposizioni dall’alto di programmi e presunti leader preconfezionati da qualche grande giornale e poi “autenticati” da tavoli più o meno trasparenti di ceto politico sopravvissuto. Per la preparazione di una proposta politica e elettorale e per la selezione di una classe dirigente adeguata alle sfide di fronte a noi è necessaria, innanzitutto, discontinuità di modi e forme della politica.
Chiediamo a tutte le donne e a tutti gli uomini disponibili di essere protagonisti/e di un percorso partecipato, a partire dai territori. Proponiamo di avviare subito, in ogni comune, un percorso per discutere dal basso il programma e per far sì che i territori siano i protagonisti nella scelta dei candidati. A tal fine, proponiamo alle forze politiche, alle associazioni, ai movimenti, alle forze sindacali di incontrarci per condividere le modalità del percorso partecipato da avviare al più presto”.
F.to
Basilio Rizzo, Consigliere Comune di Milano – MILANO IN COMUNE – SINISTRA E COSTITUZIONE
Elena Coccia, Consigliera Città Metropolitana Di Napoli – NAPOLI IN COMUNE
Eleonora Artesio, Consigliera comune di Torino – TORINO IN COMUNE – LA SINISTRA
Stefano Fassina, Consigliere Comune di Roma – SINISTRA X ROMA
Tommaso Fattori, Consigliere Regione Toscana – SI TOSCANA A SINISTRA
Adriano Labbucci, Consigliere Municipio I Roma – SINISTRA X ROMA
Alberto Montelaghi, Consigliere Comune di Casalgrande – SINISTRA PER CASALGRANDE
Andrea Guerrieri, Consigliere Comune di San Giustino – SAN GIUSTINO DOMANI
Andrea Viaro, Consigliere Municipalità del Lido-Pellestrina del Comune di Venezia – VENEZIA2020
Angelo Santicchia, Consigliere Comune di Santa Maria Nuova – PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA
Antonella Coloru, Consigliera Comune di Solaro – INSIEME PER SOLARO
Antonia Romano, Consigliera Comunale Comune di Trento – ALTRA TRENTO A SINISTRA
Antonino Leotta, Consigliere Comune di Latina – LBC LATINA BENE COMUNE
Carola Carpinello, Consigliera Comune di Aosta – L’ALTRA VALLE D’AOSTA SINISTRA PER LA CITTÀ
Costanza Boccardi, Assessore Decima Municipalità – Napoli – NAPOLI IN COMUNE
Daniela Alfonzi, Consigliera circoscrizionale – TORINO IN COMUNE – LA SINISTRA
Diego Sabbi, Consigliere Comune di Arquata Scrivia – ARQUATA BENE COMUNE
Domenico Angelini, Consigliere Comune di Castel di Lama – CASTEL DI LAMA PER TUTTI
Donella Verdi, Consigliera Comune di Firenze – CONSILIARE FIRENZE RIPARTE A SINISTRA
Edmondo Bucchioni, Consigliere Comune della Spezia – RIFONDAZIONE COMUNISTA – candidato per SPEZIA BENE COMUNE
Enrico Raimondi, Consigliere Comune di Chieti – L’ALTRA CHIETI
Fabrizio Dellepiane, Consigliere Comune di Arquata Scrivia – SINISTRA ITALIANA
Federico Martelloni, Consigliere Comune di Bologna – COALIZIONE CIVICA
Francesco Auletta, Consigliere Comune di Pisa – UNA CITTA’ IN COMUNE
Francesco Rubini, Consigliere Comune di Ancona – ANCONA BENE COMUNE
Giacomo Trombi, Consigliere Comune di Firenze – CONSILIARE FIRENZE RIPARTE A SINISTRA
Giacomo Zacconi, Consigliere Comune di Agugliano – SINISTRA PER AGUGLIANO
Giorgio Airaudo, Candidato Sindaco di Torino – TORINO IN COMUNE – LA SINISTRA
Giovanni Lambiase, Consigliere Comune di Salerno – SALERNO DI… TUTTI
Giuliano Parodi, Sindaco Comune di Suvereto – ASSEMBLEA POPOLARE
Giuseppe Lama, Sindaco Comune di Borgo San Giacomo – LISTA CIVICA PER BORGO SAN GIACOMO
Ilaria Paladini, Candidato sindaco Comune di Carrara – LA COMUNE
Iole Murruni, Presidente Municipio 5 Genova Valpolcevera – RETE A SINISTRA
Jacopo Zannini, Consigliere Circoscrizione 12 – Trento – ALTRA TRENTO A SINISTRA
Lorenzo Rossi, Assessore Comune di Grottammare – SOLIDARIETA’ E PARTECIPAZIONE
Luca Grasselli, Consigliere Comune di Albinea – L’ALTRA ALBINEA SINISTRA UNITA
Luca Barbuti, Consigliere Comune di San Giuliano Terme – L’ALTRA SAN GIULIANO
Lucia Calò, Assessore Comune di Carosino –
Luigino Nespeca, Consigliere Comune di Offida – OFFICINA OFFIDA
Marco Ravera, Consigliere Comune di Savona – #RETE A SINISTRA – SAVONA CHE VORREI
Marco Ricci, Consigliere Comune di Pisa – UNA CITTÀ IN COMUNE PISA
Marco Chiriaco, Consigliere Comune di Roccavignale – RIFONDAZIONE COMUNISTA
Massimiliano Manfroni, Assessore Ai Lavori Pubblici Comune di San Giustino – SAN GIUSTINO DOMANI
Massimiliano Sforzi, Consigliere Comune di Pistoia
Massimo Rossi, Consigliere Comune di Fermo – FERMO MIGLIORE
Matteo Spadaro, Consigliere Comune di San Giorgio Ionico – PATTO DEMOCRATICO
Mauro Colaianni, Consigliere Comune di Barisciano – BARISCIANO BENE COMUNE
Michele Antognoli, Consigliere Comune di San Giuliano Terme – L’ALTRA SAN GIULIANO
Nello Fierro, Consigliere Comune di Cuneo – CUNEO PER I BENI COMUNI
Nicola Cavazzuti, Consigliere Comune di Massa – PRC – SINISTRA PER MASSA
Paolo Sarti, Consigliere Regione Toscana – SI TOSCANA A SINISTRA
Pierluigi Zuccolo, Consigliere Comune di Diano castello – UNITI PER CASTELLO
Pietro Giansoldati, Consigliere Comune di Cadelbosco di sopra – RIFONDAZIONE COMUNISTA
Riccardo Allegria, Consigliere Comune di Monte Santa Maria Tiberina – SINISTRA UNITA PER IL MONTE
Riziero Zaccagnini, Sindaco Comune di Tocco Da Casauria – PRIMAVERA TOCCOLANA
Roberto Pavarini, Consigliere Comune di Fabbrico – SINISTRA PER FABBRICO
Roberto Perin, Consigliere Comune di Fagnano Olona – FAGNANO BENE COMUNE
Sonia Coloru, Consigliera Comune di Cesate – SINISTRA PER CESATE
Stefano Lugli, Consigliere Comune di Finale Emilia – SINISTRA CIVICA PER FINALE EMILIA
Stefano Torzuoli, Vicesindaco Comune di Tuoro Sul Trasimeno – TUORO BENE COMUNE
Tommaso Grassi, Consigliere Comune di Firenze – CONSILIARE FIRENZE RIPARTE A SINISTRA
Vito Guerrera, Sindaco Comune di Carlantino – L’ALTRA CARLANTINO
Domani pomeriggio alle 17 presso l’Urban Center del Teatro Civico della Spezia si terrà l’iniziativa pubblica “Un’altra città è possibile” organizzata dal gruppo consiliare comunale di Rifondazione Comunista.
Una tavola rotonda per analizzare e commentare due ottime esperienze politiche della sinistra in città importanti come Napoli e Pisa. Il capoluogo campano è la prima grande città interamente amministrata da una giunta “rossa” a guida Luigi De Magistris, mentre la realtà pisana vede il gruppo “Una città in comune” all’opposizione contro il Partito Democratico.
Due esperienze nate dal basso e con il sostegno di un’autentica partecipazione popolare, che mettono al centro del proprio operato la
difesa dei beni comuni come acqua e servizi pubblici, coniugata con la
difesa del lavoro e dell’ambiente fino ad arrivare ai diritti civili e sociali come la casa.
Esperienze preziose che dimostrano come la sinistra possa non solo essere una voce di opposizione, ma anche di governo, che un’altra via per governare è possibile, fuori dalle logiche capitalistiche delle privatizzazioni e della corruzione a cui la politica di oggi è schiava.
E ci auguriamo che anche Spezia si rifaccia a quel modello di amministrazione, con una sinistra che sia finalemente protagonista di importanti cambiamenti sociali e politici.
Ne parleremo con la consigliera comunale di Napoli Elena Coccia, della lista “Napoli bene comune” e con il consigliere di “Una città in comune” di Pisa Ciccio Auletta.
Coordina William Domenichini, della redazione di Informazione Sostenibile. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Lo scorso giovedì sera in consiglio comunale di Levanto Rifondazione Comunista, a differenza della maggioranza, ha votato contro il nuovo piano industriale di Acam che prevede l’aggregazione con il colosso Iren. A partire dal necessario distinguo che sento di rivendicare appartenendo ad una coalizione composta da differenti partiti e sensibilità, ritengo fondamentale allinearmi al mandato amministrativo per il quale siamo stati eletti, ma al contempo esprimere libertà di voto per pratiche riguardanti tematiche più generali.
Nel caso Acam Spa ritengo quanto segue:
1) il nuovo piano tradisce l’esito referendario del 2011, per il quale mi ero particolarmente spesa, che bocciava la privatizzazione dei servizi pubblici a rilevanza economica;
2) già nel 2013 era stato approvato un pesante piano di riassetto che prevedeva la cessione di due rami sani (gas e ambiente), la riduzione del costo lavoro(flessibilità e demansionamenti) prevedendo però il mantenimento pubblico al 100%;
3) ora ci raccontano che tutto è stato vano e bisogna aggregarsi con un soggetto più forte.
Ad oggi esiste una manifestazione di interessi da parte di Iren, colosso quotato in borsa e partecipato dalle banche. Dico NO perché accettare l’aggregazione significherebbe mettere i lavoratori alla mercè del mercato del lavoro (oggi dicono che verranno mantenuti, domani chi ci garantisce che non verranno trasferiti? I lavoratori non devono diventare pedine) e non avere più la governance da parte dei comuni. Dico NO perché non accetto che la politica abdichi al suo ruolo, delegando al mercato i suoi compiti.
Olivia Canzio,
consigliera comunale Rifondazione Comunista Levanto
Sabato 16 novembre sarà una giornata di lotta molto intensa che attraverserà l’Italia come un fiume in piena. In Val di Susa si scenderà in piazza contro la TAV, per un altro modello di sviluppo e di democrazia, a Gradisca, per chiudere subito tutti i CIE, per un altra politica delle migrazioni e dei diritti di cittadinanza, a Napoli contro il biocidio e le ecomafie, per la giustizia sociale e ambientale.
Una delegazione spezzina di Rifondazione sarà presente a Pisa, dove questo fiume in piena attraverserà la città toscana per difendere i beni comuni, per la riappropriazione degli spazi sociali, in solidarietà all’ex colorificio liberato, sgomberato nel silenzio della giunta Pd – Sel, pochi giorni fa.
Con la delegazione spezzina del Prc manifesterà la consigliera comunale Simona Cossu, già presentatrice di una mozione consiliare in difesa dell’esperienza pisana. “L’ex Colorificio, dichiara Simona Cossu, va oltre la città di Pisa, rappresenta realmente un’esperienza straordinaria di riappropriazione della proprietà collettiva e pubblica, la difesa di un bene comune, mentre la proprietà privata delocalizzava ed ha lasciato a casa lavoratori e lavoratrici. Un’esperienza che ha ridato uno spazio sociale ad una comunità, come hanno dimostrato le tante iniziative straordinarie che lo hanno animato. Difendiamo questa esperienza nella speranza è ci contamini, perchè anche alla Spezia chi è portatore di un pensiero critico non ha spazi di costruzione sociale“.
Rifondazione Comunista La Spezia
Tags: Beni Comuni, cossu, democrazia, ex colorificio, manifestazione, Pd, pisa, rifondazione, SEL, tav, valsusa
La federazione provinciale di Rifondazione Comunista della Spezia esprime la totale solidarietà con le compagne/i dell’ex-Colorificio liberato di Pisa, un’esperienza straordinaria di partecipazione e di bene comune che in questo momento è sotto sgombero da parte delle forze di polizia, nel silenzio più assoluto dell’amministrazione pisana.
Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla loro lotta perchè crediamo che quell’esperienza sia un’anima straordinaria di quella società che in Italia non vuole cedere alla mercificazione di tutto e di tutti, costruendo concretamente e quotidianamente un altro mondo possibile.
Lascia sgomenti il silenzio assordante delle istituzioni pisane su questo vicenda che vorrebbe segnare la fine di un’esperienza straordinaria. L’assedio dell’ex-Colorificio ed il sindaco pisano del Pd si rifiuta di fare da intermediario con le forze dell’ordine, dimenticandosi volontariamente dell’impegno preso dal consiglio comunale, votato e sollecitato da tantissimi sindaci di tutta Italia (compreso quello spezzino, Federici, grazie alla mozione di Simona Cossu).
Ancora una volta chi parla di legalità tradisce la democrazia.
Ora e sempre Resistenza all’ex-Colorificio. A tutti coloro i quali oggi lottano per difenderlo va il nostro pensiero e la nostra solidarietà.
Rifondazione Comunista La Spezia
Tags: Beni Comuni, colorificio, Federici, forze dell'ordine, Pd, pisa, rifondazione, sgombero, sindaco, solidarietà, spezia
Ancora una volta il diritto di proprietà prevale sul diritto della cittadinanza di riappropriarsi di luoghi in totale abbandono per restituirli alla loro funzione sociale.
Il tribunale di Pisa ha disposto il sequestro immediato dell’ex Colorificio che era stato liberato 11 mesi fa dai cittadini, ridando vita sociale ad un luogo abbandonato dalla delocalizzazione di padroni che hanno pensato bene di chiudere sulla pelle dei lavoratori un fabbrica.
L’ex Colorificio va oltre la città di Pisa e rappresenta realmente un bene comune, ben lontano dalla retorica di certe propagande elettorali che rasentano il ridicolo, tanto nel locale, quanto nel nazionale. Lo dimostrano quotidianamente, lo hanno dimostrato le tante iniziative straordinarie che lo animano.
Un’esperienza riconosciuta anche dal Consiglio d’Europa, che ha scelto gli attivisti dell’ex Colorificio come moderatori a una conferenza sulle politiche di gestione condivisa delle risorse. Si chiamerà “Responding Together. Citizens engagement in reducing poverty and inequalities” e si svolgerà dal 4 al 6 novembre a Strasburgo.
Ritengo che con la liberazione l’ex-Colorificio di Pisa, creando il Municipio dei Beni comuni, abbiano solo applicato la Costituzione italiana, poiché l’attività economica non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale (art 41) e poichè la proprietà privata ed il suo godimento hanno dei limiti nella funzione sociale (art. 42), togliendo al degrado e ridando alla città di Pisa un’ampia area della città, abbandonata da 8 anni, impedendo l’ennesimo progetto speculativo, come dimostra la richiesta di variante urbanistica presentata dalla proprietà.
In coerenza con l’impegno assunto dal Sindaco della Spezia in sede di consiglio comunale, chiedo che intervenga direttamente affinchè il collega pisano, Marco Filippeschi, dia la possibilità di continuare questa esperienza sociale straordinaria, che indica la possibilità concreta di porre un argine alla mercificazione degli spazi urbani.
Giù le mani dall’ex-Colorificio liberato a Pisa!
Simona Cossu
Capogruppo Rifondazione Comunista
Consiglio comunale La Spezia
Le dichiarazioni dell’ex sindaco lericino Fresco, che auspicherebbe un inceneritore alla Spezia, sono gravissime, tanto più perchè pronunciate da un esponente politico che conosce bene il piano provinciale dei rifiuti, strumento che nega, fortunatamente, questa scelleratezza.
Le parole di Fresco non arrivano evidentemente per caso, visto che la regione sta discutendo di un bacino regionale dei rifiuti che giustificherebbe, visto le cifre da paese incivile sulla differenziata, un inceneritore regionale.
Una scelta folle da un punto di vista sanitario e fallimentare da quello economico, a meno che non vi siano i soliti sostanziosi finanziamenti pubblici per opere private, come nel caso della truffa dei CIP6.
In questa provincia si è voluto negare in ogni istanza un piano industriale dei beni comuni che punti a costruire una filiera del rifiuto, dal recupero delle materie seconde al compostaggio, dal riuso alla riparazione, perchè evidentemente non è ben vista dagli interessi locali.
Ma quei si tratta degli interessi di una collettività. Abbiamo dei dati sanitari assurdi per quanto riguarda l’incidenza tumorale con impianti e siti altamente inquinanti e che nessuno accenna a convertire con tecnologie, quelle si, meno impattanti. Oggi Fresco promuove l’inceneritore: la solita solfa vecchia, noiosa e superata, come le larghe intese.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
“
Giorgio Napolitano è un gigante. Rodotà non esiste, neppure è degno del confronto“. Con queste parole sprezzanti il sindaco spezzino
Massimo Federici commenta sui social network la vicenda Quirinale, dimostrando ancora una volta arroganza e alterigia nei confronti delle opinioni diverse dalla sua, con un
giudizio lesivo di una personalità di grandissimo spicco come Stefano Rodotà. Poteva esprimere la propria, legittima quanto non condivisibile, gioia per la rielezione per l’88enne presidente, che ha sdogananto il governo delle banche di Monti, con sobrietà, invece ha deciso di farlo con una partigianeria di partito che poco si confà al suo ruolo di primo cittadino.
Tutto ciò senza contare la miopia politica che a questo giro rasenta il ridicolo. Evidentemente Federici ignora, o fa finta di ignorare, che
Rodotà rappresenta quei 27 milioni di italiani che l’11/12 giugno 2011 hanno scelto di mantenere l’acqua pubblica in difesa dei beni comuni, o semplicemente è un’allergia: quella di Federici alla Democrazia.

Con questa perla di arroganza ed ipocrisia, visto che
le stesse parole non le ha manifestate di persona durante la manifestazione “Parole di Giustizia” alla quale Rodotà partecipò (assieme a Romano Prodi)
con una lectio magistralis straordinaria, Federici conferma la sua inattitudine a rappresentare una comunità, dimostrata già ampiamente in questi ultimi anni nella gestione delle vicende cittadine, e mai smentita dal suo partito.
Da un passaggio istituzionale ecco l’ennesimo scivolone di un sindaco che non ha molta dimestichezza con il confronto democratico e civile, l’ennesimo silenzio assordante di un partito, il Pd, incapace di costruire una sinistra di popolo in questo paese e dal quale Rifondazione prende sempre più le distanze.
Segreteria provinciale Prc La Spezia
Pagina successiva »