Morte sul lavoro a Beverino, Rifondazione: “Cordoglio alla famiglia di Luca Pellegrini. Fermare subito l’ecatombe dei lavoratori”
30 agosto 2013, by admin
Archiviato in Dalla Provincia, Lavoro, Partito, Primo piano
La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista piange l’ennesimo caduto sul lavoro nel nostro territorio.
La tragedia è ancora più grande si si pensa alla giovanissima età di Luca Pellegrini, ragazzo di soli 23 anni, rimasto schiacciato questa mattina a Beverino dalla sua ruspa.
Ci ritroviamo come sempre con l’indignazione mista a rabbia per incidenti assurdi che che non devono mai più accadere, e che invece puntalmente si realizzano, lasciando nel dolore intere famiglie.
Siamo vicini ai familiari, agli amici di Luca e a tutta la comunità di Beverino che stanno vivendo ore di profonda angoscia.
Da parte della politica e del mondo del lavoro si impone una presa di coscienza che il problema va risolto aumentando seriamente gli investimenti sulla sicurezza, reprimendo e scovando chi non rispetta le leggi previste e creando così le condizioni affinchè si smetta di morire per vivere. Solo così si potrà mettere fine a questa ecatombe.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Caos Ripa: “Finalmente anche Casabianca si è convinto. Occorre ripristinare la salvaguardia del territorio”
2 aprile 2013, by admin
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Partito, Primo piano
“Soldi all’unica grande opera: la messa in salvaguardia del territorio”
26 novembre 2012, by admin
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Partito, Primo piano
“L’outlet di Brugnato è solo speculazione, nessun sviluppo per il territorio”
14 novembre 2012, by admin
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Partito, Primo piano

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Andrea Licari, coordinatore circolo cultura, ambiente e territorio Val di Vara
“No al casello di Beverino anche per motivi economici”
19 settembre 2012, by admin
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Partito, Primo piano
Prendiamo atto che il Pd sta sempre più cristallizzando la sua posizione a favore dell’ennesimo sbaglio nella gestione del territorio: il casello autostradale di Beverino, un’opera inutile proprio dal punto di vista economico. Si tratta di un spreco di risorse che potrebbero essere destinate alla manutenzione della viabilità ordinaria e alla prevenzione dei disastri, invece si continua pervicacemente a proporlo.
Rendiamo merito all’ex assessore Casabianca del suo capillare lavoro durante il periodo alluvionale, tuttavia rappresenta l’ennesima voce del suo partito, il Pd, a favore di un’opera che non porterà alcun giovamento, tant’è che la sua presenza non avrebbe cambiato nulla per il raggiungimento delle aree alluvionate, visto la posizione in cui dovrebbe sorgere.
Anche per la bassa Val di Vara l’opera non avrà nessun senso, tant’è che Follo e Bolano, i due centri più popolosi e con maggiori attività, saranno pressochè equidistanti sia dal presunto casello beverinese che da quello esistente a S.Stefano.
Nessun vantaggio viabilistico e nessuno economico, anzi, una distrazione di fondi che potrebbero essere ben utilizzati in virtù delle criticità del territorio. Senza tener conto della scelta politica miope di andare ad aumentare il traffico laddove oggi non c’è.
Il Pd s’interroghi: se un’opera è così ampiamente condivisa anche dal centrodestra locale forse è il caso di capire quali interessi andrà a sostenere. Non basta ciò che accade a Roma con il sostegno bipartisan al peggior governo degli ultimi 20 anni?
Segreteria provinciale Prc/Fds La Spezia
“No al casello di Beverino, si investa piuttosto in prevenzione”
13 settembre 2012, by admin
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Partito, Primo piano
Riteniamo allarmanti le dichiarazioni apparse sulla stampa dell’assessore regionale alle infrastrutture Raffaella Paita riguardo all’ipoesi di realizzazione del casello autostradale di Beverino.
L’opera infatti non ha alcun senso ne dal punto di vista economico ne soprattutto dal punto di vista ambientale. L’assessore inoltre non si preoccupa neppure di metterla in dubbio nonostante le sue stesse affermazioni riguardo la mancanza di fondi che permettererebbe “solo la realizzazione dell’uscita autostradale”.
Un’idea assolutamente insensata che produrrebbe solamente ulteriori danni al fragile ambiente di quella Val di Vara già devastata dall’alluvione dello scorso anno e che necessita sì di interventi ma di messa in sicurezza del territorio e non davvero di caselli autostradali.
Ci chiediamo: ma quando la politica che ha in mano le grandi decisioni deciderà finalmente di impiegare risorse ed energie per realizzare opere veramente utili per i cittadini smettendola una volta per tutte di favorire interessi che poco hanno a che fare con il bene comune?
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Casello di Beverino? Si usino quei soldi per sostenere l’economia!
28 febbraio 2012, by admin
Archiviato in Ambiente, Dalla Provincia, Primo piano
Il casello di Beverino non s’ha da fare: inutile, dispendioso e controproducente. Possibile che non si riesca in questo territorio a pensare ad uno sviluppo che sia alternativo al modello che ci ha cacciato nella peggiore crisi economica dal 1929 ad oggi? Possibile che non possiamo leggere di progetti di sviluppo compatibile del territorio? Forse è il tentativo di battere un record da guinness: tre caselli autostradali nel raggio di 25 km, roba da grande raccordo anulare. Le conseguenze sul territorio sarebbero ulteriori complicazioni idrogeologiche e ‘aumento del traffico pesante in val di Vara.
Sarebbe più saggio evitare di buttare soldi inutilmente in un’infrastruttura che non darebbe nessun vantaggio (anzi creerebbe danni ulteriori) al territorio ed all’economia locale. Ci aspettiamo che si investano quei soldi per sostenere lo sviluppo di un economia locale, a filiera corta, per l’incentivo di nuove tecnologie e di attività produttive che possano essere sostenibili economicamente ed ambientalmente.
La responsabilità di una classe dirigente oggi è strutturare un modello economico che sia alternativo a quello fallimentare e che ci ha portato avanti con il mercato, il debito ed il Pil. La crisi economica che viviamo non è fantasia, ma reale conseguenza di un mercato che non ha regolato nulla, ma ha divorato tutto ciò che poteva, di un debito che ci sta soffocando e nega il futuro ad intere generazioni. O si cambia registro o continueremo a registrare fallimenti.
Rifondazione Comunista/Fds La Spezia