Olivia Canzio: “Solidarietà a Don Giulio Mignani”
5 ottobre 2022, by admin
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Canzio (Prc Levanto): “Il coraggio di don Mignani, in difesa dei diritti civili al contrario ai propri vertici”
13 aprile 2021, by admin
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Era gennaio 2017. Don Giulio Mignani, parroco di Bonassola, finiva sulle cronache nazionali per aver difeso l’amore gay e per aver contestato l’apertura di uno sportello antigender voluto dalla giunta regionale di centrodestra. Forte era stato il sostegno dei fedeli allora, ancora più potente è oggi, quattro anni dopo, quando contesta la negazione della benedizione alle coppie gay da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede rifiutandosi di benedire ulivi e palme.
“I messaggi di tolleranza e inclusione, di così forte impronta cristiana e purtroppo sempre più rari nella società contemporanea, vanno difesi e sostenuti. Quando si parla di diritti civili non bisogna mai spaventarsi di andare in ‘direzione ostinata e contraria’ e anche se il percorso da fare può sembrare lungo non bisogna mai perdere fiducia nelle persone e nelle istituzioni: spesso, come nel caso di Don Giulio, i sacerdoti sono più aperti delle gerarchie ecclesiastiche.”
Così Olivia Canzio,
esponente di Rifondazione Comunista e vice sindaco del Comune di Levanto
Lombardi: “Solidarietà a “La Francesca” di Bonassola, esempio di umanità contro l’odio razzista. Restiamo umani”
1 luglio 2015, by admin
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Unione dei comuni delle Cinque Terre, De Angelis: “Resasco ignora il parere di duecento cittadini di Vernazza”
3 marzo 2015, by admin
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Duecento firme raccolte, ma rimaste inascoltate. E’ la denuncia del consigliere comunale di Vernazza Alfonso De Angelis, della lista “Voci dal territorio”, che si scaglia contro il sindaco Enzo Resasco che nell’ultimo consiglio comunale ha voluto tirare dritto nella costituzione dell’Unione dei Comuni che vede Vernazza insieme a Bonassola, Framura e Deiva Marina, invece di fermare l’operazione, come richiesto da molte parti.
“Prima dell’inizio del Consiglio – afferma De Angelis – ho protocollato presso la segreteria del Comune la raccolta firme di cittadini residenti iscritti nelle liste elettorali del Comune di Vernazza che chiedevano la costituzione di una sola Unione delle Cinque Terre composta da Riomaggiore, Vernazza e Monterosso. Il documento è stato sottoscritto da 200 cittadini con firme raccolte in soli due giorni. Cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Vernazza che vogliono dire una sola cosa “le Cinque Terre sono solo le Cinque Terre” e che chiedono atti amministrativi conseguenti per modificare l’Unione con altri Comuni. Firme che chiedono cose semplici, l’Unione dei Comuni delle Cinque Terre composta da Riomaggiore, Vernazza e Monterosso da realizzarsi nel rispetto dei tempi che le leggi ci impongono“.
Nel corso della seduta del consiglio comunale sono stati eletti i consiglieri che rappresenteranno il Vernazza nel consiglio dell‘Unione con Bonassola, Framura e Deiva Marina: il sindaco Resasco (membro di diritto), Franco Ivani e Rita Colombo.
“Tra gli eletti – lamenta De Angelis – non vi è un solo consigliere che rappresenti questi cittadini e neppure la minoranza che svolge opposizione, la minoranza vera quella che partecipa, che interviene in modo critico, che contesta gli atti motivando il dissenso, in un solo termine, la minoranza scomoda. Ivani è stato eletto come rappresentante della maggioranza, il consigliere Colombo è stata eletta come rappresentante della minoranza. Poco importa ricordare che dal giorno successivo la sua elezione, Colombo è organica alla maggioranza che sostiene votando senza esprimere motivazioni. Un sostegno esterno privo per altro di motivazioni politiche, un sostegno esterno che oggi si presta alle peggiori congetture. Ma cosa più grave, il sindaco ha dimostrato ipocrisia e cinismo non comuni. Ha eliminato ogni opposizione vera semplicemente imponendo alla sua maggioranza di votare il solo Ivani. Giocando poi sull’assenza del consigliere di Rifondazione Comunista e sapendo che a parità di voti sarebbe risultato eletto il genere meno rappresentato in Consiglio, quindi Colombo in quanto donna, ha di fatto buttato nel cestino centinaia di firme“.
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