Demilitarizziamo il mondo, solidarietà ad Alessandro da Rifondazione Comunista

6 febbraio 2023, by  
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Camec, centro di Arte Moderna e Contemporanea. La condanna a 3 mesi commutata in 3300 euro che ha colpito Alessandro, artvistx reo, nel giugno scorso, di aver scritto su di una parete del Camec, *Demilitarizza la Spezia”. Una performance autorizzata, ma evidentemente non piaciuta nel contenuto, che ha fatto sì che ne nascesse un caso politico e a quanto pare giudiziario.

L’arte, le svariate forme d’arte spesso nella storia hanno fatto discutere e sentenziato condanne, mettendo in discussione la libertà d’espressione nel suo senso più ampio, ma che questo oscurantismo possa avvenire anche nel 2023, lascia sgomenti.
La solidarietà ad Alessandro ed al Collettivo Dada Boom è totale e siamo a disposizione per supporti che si pensano necessari. 
Il tema della DEMILITARIZZAZIONE a Spezia e’ di fatto un tabù.
Un tabù per le Istituzioni e per i tanti benpensanti che con il militare sono conniventi, ma non lo è per le tante Associazioni presenti in città che da anni chiedono di poter affrontare il tema. Dal coordinamento che chiede la riconversione di Seafuture, al tema dei Murati vivi, al presidio per la Pace del Lunedì che oramai da un anno si ritrova in Piazza Mentana, nascerà un nodo della Rete di Pace e Disarmo spezzina.
Alla spettacolarizzazione della guerra e del sangue che ne consegue, preferiamo sempre il lavoro per la Pace e per questo diciamo che il tema della DEMILITARIZZAZIONE è un traguardo che non si arresta.
Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista

Rifondazione, le ragioni della frattura: domani ore 18 al Camec presentazione del “libro nero di Federici”

13 giugno 2013, by  
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Venerdì al Camec la presentazione del libro nero di Federici: “Acam? Se volevano vendere lo potevano fare cinque anni fa”.

Federici ed il Pd hanno tradito il programma elettorale. Rifondazione non ci sta. Vogliamo partecipazione nella trasformazione della nostra città, rispetto da parte del sindaco e della giunta, trasparenza totale“.
La battaglia dei ‘rifondaroli’ spezzini contro la giunta dalla quale sono usciti tre mesi fa in modo forte, si rinnova di un ennesimo capitolo che si svolgerà nella giornata di venerdì, giorno clou per la vicenda Acam.
Quel giorno, infatti mentre Rifondazione presenterà il libro nero della giunta Federici, i sindaci della Provincia saranno chiamati ad avallare il piano industriale relativo alla multiutility di Via Picco che dà il via alla vendita di alcuni asset: “Sarà la fine -attacca la consigliera Cossu-. E noi quel giorno spiegheremo ancora una volta i perché di una strategia fallimentare: la verità è che volevano liberarsi del bubbone Acam, fin dall’inizio. Altro che fusione con Hera, possibilità sulla quale abbiamo sempre nutrito fortissimi dubbi, espressi anche in consiglio comunale. Rimarrà quindi la sola divisione acqua caricata di un debito di circa 150milioni di euro mentre il resto sarà svenduto: Gas, Clienti e nel tempo il pacchetto Ambiente. E a pagare, come sempre, saranno i cittadini“.Rifondazione è sicura che la maggior parte dei sindaci seguirà l’esempio di Federici, per classiche ragioni di partito: “Tutti i primi cittadini del Pd faranno come lui. E la cosa brutta è che tutto questo viene spacciato come una grande conquista: se era per vendere tutto allora potevano farlo cinque anni fa. C’è stato il referendum sull’acqua, con le code ai banchetti che avete visto tutti: l’unico a non essersene accorto è Federici. La verità è che si è bypassata una discussione programmatica“.
Le preoccupazioni di Rifondazione non si fermano qui: “Una volta che si libereranno di Acam ambiente, sia Saturnia che Mangina saranno due discariche di fatto gestite da privati. Pitelli non insegna proprio nulla. Venerdì al Camec alle 18 oltre a tutto questo illustreremo le nostre perplessità anche rispetto al bilancio del Comune della Spezia, ripercorrendo passo passo il primo anno di lavoro della giunta. Diremo insomma i perché della nostra uscita dalla maggioranza“.
Abbiamo votato contro la Tares -continua Cossu- per cui si prevede un aumento dell’11%, Imu e contro la delibera di Acam. Sull’Imu il Comune ha completamente sbagliato la lettura della situazione: messa così sembra che alla Spezia chi possiede una seconda casa sia ricco. La verità è che la manovra colpisce i soliti noti“.
William Domenichini, responsabile ambiente del Prc spezzino, ricorda la proposta che fu abbozzata ma mai presa veramente in considerazione: “Convertire Acam da spa a società consortile, com’era un tempo“.
Il segretario Massimo Lombardi chiude con una diagnosi politica, negando la solitudine in cui Rifondazione è caduta da tempo, ancor più dopo il flop del cartello Ingroia alle ultime devastanti elezioni politiche: “Non ci sentiamo affatto soli. C’è un 50% di persone che non va a votare, ci sono i comitati, i cittadini stanchi. Non ci sentiamo l’ultimo baluardo di lotta, nostro compito dev’essere costruire una linea di lavoro e di battaglia su temi concreti, coagulare le forze, contro la lottizzazione di poche persone e il potere trasversale che gestisce tutto in questa città, anche la politica. Penso a personaggi del privato che convocano amministratori per spiegare i piani industriali, questo è inaccettabile e alquanto pericoloso“.
Da www.cittadellaspezia.it

 

“Avena e Forcieri: il solito balletto di poltrone del Pd che alimenta l’antipolitica”

29 dicembre 2012, by  
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Riteniamo incomprensibile la nomina di Salvatore Avena come Amministratore Delegato della società ATC Mobilità e Parcheggi.

E’ una questione non solo di competenze ma anche di merito. Questo vale non solo per ATC Mobilità e Parcheggi. Nelle prossime settimane saranno effettuate le scelte per le nomine pubbliche alla cultura (Istituzione per i Servizi Culturali direzione del teatro Civico, museo Camec).

L’antipolitica trova linfa dai comportamenti sbagliati, e talora incomprensibili, della politica stessa. Non si può ignorare la legittima pretesa dell’opinione pubblica affinchè le nomine pubbliche siano fatte evitando che si adombrino sospetti di logica spartitoria e perpetuazione di meccanismi volti alla creazione di consenso e di logiche clientelari.
Siamo convinti che il momento renda ancora più inderogabile attenersi, nelle scelte politiche, a principi di trasparenza e meritocrazia, e che vadano premiate in primo luogo le competenze e le idee prima delle appartenenze.

Chiediamo che venga utilizzato lo strumento dei bandi pubblici dove, attraverso la composizione di commissioni a rilevanza nazionale, la scelta sia affidata a criteri oggettivi sulla base di curricula, competenze professionali, presenza di un progetto.

La cultura può e deve essere uno dei volani per il rilancio della città. Pertanto serve un deciso cambio di passo rispetto a quanto fatto in passato, a cominciare dalla valorizzazione del patrimonio museale. Per fare questo è necessario ricercare le più alte competenze possibili, evitando la riproposizione dei soliti nomi, talvolta impegnati in una poco credibile transumanza da una poltrona all’altra.

A tal proposito, riteniamo che non faccia bene alla credibilità della politica il balletto sulla candidatura di Forcieri alle primarie del PD, chiaro espediente utilizzato per ottenere assicurazioni ad una riconferma alla guida dell’Autorità Portuale.

Le valutazioni circa le figure da mettere a capo di un’istituzione con poteri gestionali e di indirizzo vitali per il nostro territorio non possono essere terreno di giochi di potere, dove al bene pubblico vengono anteposti i bilancini necessari a comporre le alchimie interne di un partito.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Carosi: “Fasce Rosse, quando la soliderietà crea socialità”

10 marzo 2012, by  
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«Sabato a Spezia ci saranno le ragazze e i ragazzi che hanno aiutato la gente di Brugnato, Borghetto, Ameglia, Vernazza, Aulla. Galante dovrebbe vergognarsi di quello che ha detto e pensare alla salvaguardia del suo territorio invece che attaccare chi ha contribuito a difenderlo».

Così Massimo Carosi, dirigente del Prc e responsabile delle “Fasce Rosse”, la squadra di volontari giunti da ogni parte d’Italia nella provincia spezzina dopo l’alluvione del 25 ottobre scorso, risponde al sindaco di Brugnato che aveva accusato le stesse “Fasce Rosse” di demagogia riguardo all’opposizione al progetto outlet. Un argomento che verrà certamente discusso nell’assemblea in programma al Camec dalle 10 alle 18, che sarà aperta da una mostra fotografica e un libro sulle gesta dei volontari.

Qual è il vostro l’obbiettivo?

«Abbiamo intenzione di creare una rete di volontariato in grado di agire sulle emergenze naturali, dal terremoto, alla neve, alle alluvioni, ormai sempre più frequenti. Ormai tutti abbiamo toccato con mano che il territorio e la sua difesa sono l’unico patrimonio che ci resta e il volontariato è parte fondamentale del soccorso. Il nostro compito è dare continuità a quel percorso facendo tesoro dell’esperienza, ricostruendo un protagonismo sociale che intreccia la questione di classe col rafforzamento dei legami e la costruzione di comunità solidali. All’emergenza nazionale contro le speculazioni del cemento va contrapposta questa sensibilizzazione. La stessa che vediamo in questi giorni nella lotta in Piemonte contro lo scempio Tav».

Quali sono i vostri programmi di sabato?

«Anzitutto riabbracciarci cinque mesi dopo quei terribili giorni, ragionando anche sugli errori che abbiamo commesso. Dopodiché verificheremo se ci sono le condizioni per dare vita ad un’associazione facendo compilare una pre-iscrizione. Questa esperienza ci ha insegnato che i valori della solidarietà e della convivenza possono tenere unite molte persone. La migliore risposta ad un modello sociale dove tutto viene sacrificato sull’altare del profitto».

Organizzerete una manifestazione contro l’outlet?

«Personalmente lo vorrei ma sarà l’assemblea a decidere. Vorrei che la partecipazione fosse autentica e non una decisione presa dall’alto».

Cosa rispondete a chi vi accusa di essere contro ai posti di lavoro che l’outlet creerebbe?

«Il ricatto del lavoro è la stessa scusa. Il lavoro sarà comunque precario. Questo vale anche per l’assurdo centro commerciale di Romito, progettato vicino all’argine del Magra e sequestrato dalla magistratura proprio la settimana scorsa. In ogni caso crediamo che si possano creare posti di lavoro stabili utilizzando progetti innovativi con la riconversione dell’economia ambientale. E poi chi andrebbe all’outlet di Brugnato? Solo i costi dell’autostrada scoraggiano chi viene da Spezia mentre alle Cinque Terre credo abbiano altri pensieri. Insomma è un’operazione ad alto rischio, ambientale ed economica».

Assemblea pubblica delle Fasce Rosse: sabato 10 Marzo al CAMeC della Spezia

Un’assemblea pubblica e una mostra fotografica per celebrare la straordinaria esperienza dei volontari delle Fasce Rosse nel territorio spezzino dopo l’alluvione del 25 ottobre scorso. L’iniziativa si terrà sabato 10 marzo dalle ore 10 presso il museo Camec di piazza Battisti 1 alla Spezia.

Le tragiche vicende accadute il 25 Ottobre 2011 nella Provincia della Spezia, da Ameglia alle Cinque Terre e nella vallata del Vara (Borghetto Vara, Brugnato, Pignone, Cassana) hanno messo in discussione tematiche che parzialmente si conoscevanocome il consumo del territorio, e che tutt’ora sono all’ordine dell’agenda politica delle amministrazioni comunali e dei partiti di governo e di opposizione.

Il nostro compito è quindi cercare di intervenire su queste tematiche creando un percorso partecipativo coinvolgendo i territori alluvionati e non solo. La nostra presenza sui territori alluvionati sin dall’inizio dell’alluvione e grazie al contributo vero delle Brigate di Solidarietà Attiva, ci ha permesso per la prima volta di entrare in contatto con una realtà a noi conosciuta ma distante dalla nostra pratica politica.

Lo sforzo organizzativo che si è fatto ha trovato riscontro sia sul territorio locale che su quello Nazionale. In tutto sono stati coinvolti più di 1500 volontari che con passione e competenza hanno portato un vento d’aria nuovo sul modo di stare insieme ma anche sul modo di fare politica.

Il nostro compito oggi è quello di cercare di dare continuità a quel percorso facendo tesoro dell’esperienza.

Per queste ragioni vogliamo richiamare tutti i volontari non solo delle Fasce Rosse e delle BSA, ma anche coloro che sono intervenuti autonomamente autoorganizzandosi, all’assemblea del 10 marzo dove verrà inaugurata una mostra fotografica dei lavori svolti sul campo.

Programma in aggiornamento

  • 10.00 Inaugurazione mostra fotografica
  • 10,30 Introduzione di Massimo Carosi
  • 11.00 Interventi e saluti
  • 13.00 Pausa con rinfresco rosso offerto dai compagni Rifondazione Comunista
  • 14.30 Ripresa interventi
  • 17.00 Intervento di Francesco Piobbichi
  • 18.00 Conclusioni

***Alle ore 20:30 cena e pernottamento da Ruggero a Brugnato***

“Benvenuti in Palestina 2012”: lunedì 6 febbraio incontro al CAmec con Freedom Flotilla ricordando il grande Vittorio Arrigoni

3 febbraio 2012, by  
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Lunedì 6 febbraio 2012 doppio appuntamento con il coordinamento di Freedom Flotilla La Spezia/Massa-Carrara che presenterà il progetto Benvenuti in Palestina 2012 in collaborazione con DIMA onlus, Comitato Regionale Arci Toscana e il gruppo consiliare spezzino di Rifondazione Comunista.

A un anno dall’assassinio di Vittorio Arrigoni, centinaia di volontari voleranno a Tel Aviv per costruire una scuola in Palestina sfidando l’occupazione illegale di Israele. Se ne parlerà con Sebastian Rodriguez, membro di BDS e Benvenuti in Palestina, attivista israeliano per i diritti del popolo palestinese e Khalid Rawash presidente associazione DIMA onlus. Inoltre in collegamento da Gaza interverrà Rosa Schiano dell’International Solidarity Movement.

Il primo incontro si terrà alle 17.30 alla Spezia presso il museo CAmec di piazza Battisti con moderatore Tiziano Ferri del coordinamento Freedom Flotilla La Spezia / Massa-Carrara.

Si replicherà alle 21 a Massa presso il circolo Arci “La CasaMatta” di via Alberica. Modererà Carla Cocilova, Responsabile Arci Regionale Toscana, settore internazionale.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Rifondazione Comunista, gruppo consiliare Comune della Spezia

1° Congresso provinciale della FdS

10 novembre 2010, by  
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Sabato 13 novembre presso la sala multimediale del museo Camec della Spezia in piazza Battisti 1, avrà luogo il primo congresso della Federazione della sinistra della Spezia per i circoli della Riviera, Val di Vara, Golfo dei Poeti e comune capoluogo, secondo appuntamento dopo il congresso dei circoli della Val di Magra, avvenuto lo scorso sabato 6 novembre a Sarzana.

Il lavori avranno inizio alle ore 9.30 e sono aperti al pubblico.

Sarà presente l’on. Giovanni Russo Spena, già capogruppo al senato per Rifondazione Comunista e attuale responsabile del Dipartimento Giustizia del PRC, che chiuderà l’assemblea.

In vista del congresso nazionale di Roma previsto per il 20 e 21 novembre prossimi, la Federazione della Sinistra, il nuovo soggetto politico composto da Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000 e Lavoro e Solidarietà, costituisce ufficialmente il suo progetto politico pronta alle possibili elezioni politiche nazionali, data la grave crisi che ta tempo vive la maggioranza del disastroso governo Berlusconi.

La Federazione denuncia e combatte da tempo l’attacco durissimo e concentrico che Governo e Confindustria portano ai lavoratori e alla democrazia, un attacco che richiede un impegno forte nella costruzione, organizzazione, del conflitto sociale.

Questo è il punto di partenza per costruire una piattaforma di lotta della Sinistra di Alternativa che deve essere necessariamente, senza se e senza ma, al fianco di tutti i lavoratori.

Non a caso il congresso simbolicamente parte con la Manifestazione nazionale della Fiom del 16 ottobre e si chiude con la manifestazione nazionale dalla Cgil prevista per il 27 novembre.

Il Congresso dovrà discutere ed approvare il Documento politico che illustra la linea politica elaborata e praticata nel corso di questo ultimo anno ovvero:

1)     la costruzione della Federazione come polo politico autonomo della sinistra costruita a partire dai conflitti sociali;

2)     l’iniziativa unitaria per costruire una Sinistra di Alternativa;

3)     la proposta del fronte democratico per battere le destre e superare il bipolarismo unito alla indisponibilità ad un accordo organico di governo.

Una proposta che coniuga autonomia politica alla necessità di battere Berlusconi e di superare il sistema bipolare e la seconda repubblica.